Iniziò la sua attività molto giovane, impiegato in qualità di mozzo su una nave in partenza dal porto di Genova e diretta in Australia. Fu quel duro viaggio l'inizio di una carriera che lo portò a divenire da marinaio a primo ufficiale, fino a comandare, a soli 24 anni, un battello a vapore, il Dante. Nel 1908 acquistò un'imbarcazione, un bastimento a vela che curiosamente chiamò Castagna. Riuscì in seguito ad armare altri tre vapori e due velieri. Lo scoppio della prima guerra mondiale funestò la flotta del giovane comandante, che si trovò ad affrontare i sottomarini tedeschi. Riuscì a salvare soltanto un veliero. Si risollevò in fretta però da questa difficile situazione. Armò nuovamente una numerosa flotta di navi a vapore, con una capacità di ben 300.000 tonnellate. Molto apprezzato per l'operosità e la competenza, fu chiamato a ricoprire varie cariche. Oltre a presiedere la sua società di navigazione, fu vicepresidente della Società Polena di Genova. Fu membro del Consiglio superiore della marina mercantile con sede a Roma e della giunta della Federazione armatori.