Da Magritte a Picasso, Balla e Fontana, tele di pittori veronesi antichi, e ancora: sculture, disegni e una mirabile selezione di oggetti d’arte tra mobili d’epoca, vetri antichi, ceramiche rinascimentali e maioliche sei-settecentesche, argenti, avori, manufatti lignei, pezzi d’arte orientale, volumi rari.
Le collezioni del Cavaliere del Lavoro Luigi Carlon donano una nuova anima a Palazzo Maffei, tra i più scenografici palazzi di Verona, quinta suggestiva di piazza Erbe.
Terminato il restauro, dal 15 febbraio il palazzo seicentesco tornerà a impreziosire il patrimonio artistico e culturale della città scaligera con una casa-museo unica, frutto di oltre cinquant’anni di passione collezionistica dell’imprenditore Luigi Carlon.
Più di 350 opere di cui 200 dipinti ricreano una dimora che si candida a diventare un nuovo punto di riferimento per gli amanti dell’arte, un percorso eclettico tra capolavori e curiosità che attraversano più di cinque secoli, accomunati da una caleidoscopica passione collezionistica.
Il progetto architettonico e allestitivo è dello studio Baldessari e Baldessari su un’idea museografica di Gabriella Belli, con contributi scientifici di Valerio Terraroli e Enrico Guzzo.