La Chiesa di Santa Maria di Farfa, un gioiello dell’architettura duecentesca nel centro storico dell’Aquila, sarà riaperta domani alle ore 11 con una cerimonia di inaugurazione alla presenza di autorità ecclesiastiche, istituzioni locali e Cavalieri del Lavoro. La chiesa, a seguito dei danni subiti dal sisma dell’aprile 2009, è stata interessata da un progetto di restauro reso possibile grazie all’impegno della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Nei giorni immediatamente successivi al terremoto, infatti, la Federazione ha costituito un fondo per raccogliere, tra i propri associati, i contributi da destinarsi ad un intervento di ricostruzione che riguardasse un bene architettonico nel centro storico della città dell’Aquila.
“Il 6 aprile del 2009, giorno in cui nel territorio della provincia dell’Aquila si è verificato un evento sismico di portata eccezionale, è una data che è rimasta nel cuore di tutti noi italiani – ricorda il Past President della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Benito Benedini che ha promosso il fondo tra i Cavalieri del Lavoro – Il dolore e la distruzione che abbiamo visto, le giovani vite spezzate, il terrore negli occhi degli scampati al disastro, le macerie che sembravano infinite, tutto questo ci ha spinto a metterci in gioco in prima persona, trovando tra i nostri Cavalieri del Lavoro le risorse economiche per dare un fattivo contributo alla rinascita della città dell’Aquila”.
Il progetto di restauro della Chiesa di Santa Maria di Farfa, individuato dalla Federazione tra una rosa di progetti relativi a monumenti di rilievo storico ed architettonico, ha avuto inizio nel giugno 2012 dopo la sottoscrizione di una convenzione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo che ha curato la realizzazione dell’intervento edilizio.
“La sinergica condivisione d’intenti tra la nostra Amministrazione ed i Cavalieri del Lavoro ha reso possibile, in tempi brevi, il restauro della Chiesa di Santa Maria di Farfa, monumento su cui è stata convogliata la generosa donazione della Federazione – dichiara Fabrizio Magani, Direttore Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo – E la scelta di questo bene monumentale non è stata casuale, perché così si è restituito ai cittadini un luogo simbolico e d’incontro in uno dei quartieri del centro storico che per primo si sta ripopolando e si sta riappropriando della propria quotidianità”.
I lavori di restauro sono stati realizzati dalla Di Vincenzo Dino & C. S.p.A. sulla base di un progetto realizzato dall’Arch. Gianlorenzo Conti redatto nel rispetto degli elementi storico-artistici ed architettonici e della normativa antisismica. I Cavalieri del Lavoro – con questo intervento di restauro – hanno partecipato alla rinascita della città dell’Aquila con un impegno finanziario pari a 160.000 euro, a cui si aggiungono le donazioni di singoli Cavalieri del Lavoro a favore di iniziative altrettanto meritorie promosse da altre istituzioni e associazioni.