Il tradizionale viaggio di studio ha portato quest’anno gli studenti del Collegio a visitare la Romania, Budapest e Vienna. L’obiettivo del programma era quello di ritrovare le tracce di una doppia linea di confine che ha attraversato questa parte dell’Europa oggi “unita”: quella tracciata intorno ai territori che furono dell’Impero austro-ungarico e quella che, dopo la Seconda guerra mondiale, fece calare sul continente la cortina di ferro.
A Budapest, presso l’Istituto italiano di cultura, all’ingresso del quale si trova un busto che ricorda Giorgio Perlasca, l’Ambasciatore Maria Assunta Accili ha offerto ai giovani del Collegio la possibilità di confrontarsi con Eniko Gyori – già Ambasciatore in Italia e oggi Segretario di Stato per gli Affari Europei, che ha illustrato le dinamiche politiche che caratterizzano l’Ungheria – e con un protagonista dell’imprenditoria italiana che opera nel paese magiaro: Giuseppe Monsone-Gebauer, responsabile per l’Ungheria di Selex/Finmeccanica.
A Vienna, alle Nazioni Unite, l’Ambasciatore Filippo Formica, laureato del Collegio e Rappresentante permanente dell’Italia, ha introdotto gli interventi di Sandee Chawla – Deputy Executive Director dell’Unodc – e di Rafael Grossi, Capo di Gabinetto del Direttore generale dell’Aiea, alla presenza del Direttore generale della Federazione, dott. Franco Caramazza, e del Direttore scientifico del Collegio Universitario, prof. Stefano Semplici. Gli studenti, che l’Ambasciatore Formica ha voluto invitare anche per la colazione, hanno avuto la possibilità di discutere con lui il ruolo della sede viennese dell’Onu e i nodi principali della politica internazionale.