Il notaio Marco Aquino, laureato del Collegio, ha illustrato agli studenti le funzioni e le responsabilità della professione notarile. Partendo dall’art.1 della legge 89/1913, si comprende subito come il notaio non sia un semplice professionista, ma rappresenti un pubblico ufficiale, i cui doveri sono individuati ex lege. Un primo compito consiste nell’attribuire “pubblica fede” agli atti pubblici e alle scritture private, conferendo a questi documenti la “sicurezza” e la “certezza” che sono fondamentali per i cittadini e che richiedono, fra l’altro, l’obbligo di conservazione delle negoziazioni e il deposito degli atti presso gli archivi notarili del Ministero della Giustizia. Questi dati sono essenziali ai fini catastali, dell’equità fiscale e tributaria.
L’art.28 della legge notarile pone poi l’accento sull’obbligo del notaio di attuare il “controllo della legalità” degli atti, pena la sospensione da 6 mesi ad 1 anno dall’attività notarile, o la destituzione in caso di infrazione reiterata.
Ai sensi dell’art.47, invece, si individua il ruolo anti-contenzioso e anti-processualista del notaio, che deve indagare a tal fine la “volontà delle parti”, svolgendo così un controllo confirmatorio.
Al termine dell’incontro Marco Aquino ha esposto anche le sue perplessità riguardo al disegno di legge governativo sulla concorrenza, in particolare riguardo alla possibilità di rivolgersi per la compravendita di immobili non ad uso abitativo e di valore catastale inferiore a 100mila euro a soggetti diversi dai notai, quali gli avvocati. Questo non offrirebbe quel controllo e quelle garanzie di legalità e di sicurezza degli atti che la figura del notaio riesce ad assicurare.