Era il 24 dicembre del 2009 quando andò in scena al Castello di Miradolo la prima performance del progetto artistico Avant-dernière pensée.
La sera della Vigilia di Natale, alla Fondazione Cosso, iniziavano le 840 ripetizioni del brano Vexations di Erik Satie, la composizione musicale più lunga della storia: l’esecuzione, prima al pianoforte, si trasformava poi in un loop infinito di registrazioni e sovra incisioni, da seguire, in diretta streaming, per tutto il giorno di Natale. Un pianoforte immobile “suonava”, solitario, nella sala più grande del Castello di Miradolo allora in restauro. Le ultime dieci ripetizioni, nuovamente dal vivo, iniziavano, ventiquattr’ore dopo, il concerto “vero e proprio”, il 25 dicembre.
A distanza di dieci anni, i prossimi 25 e il 26 dicembre, alle ore 21.15, cla Fondazione Cosso rinnova il tradizionale appuntamento al Castello di Miradolo con Ambient 1, una performance dedicata all’incontro tra la musica e le immagini di Oliviero Toscani.
Il Concerto sarà preceduto, alle ore 20.00, da una guida all’ascolto curata da Roberto Galimberti, ideatore del progetto artistico, con il quale il pubblico potrà confrontarsi.
La performance presenterà, in versioni differenti, due esecuzioni simultanee dei brani: una, per celesta, nella manica del Castello dedicata alle fotografie giovanili di Toscani, a Warhol e ai ritratti; l’altra, per archi, nelle maniche che ospitano le icone. Il pubblico potrà scegliere, percorrendo le sale e gli spazi, quale versione ascoltare e, soprattutto, in quale “ambiente sonoro” immergersi. Lo spazio, quindi, come luogo di risonanza non soltanto del suono ma anche, come nelle parole di Brian Eno, come “atmosfera o influenza circostante: una tinta, per momenti e situazioni particolari”, individuali e personali.
Tra i brani eseguiti, Brian Eno: da “Ambient 1: Music for Airports”, la prima traccia dell’album del 1978. Poi, Erik Satie, i “Dodici piccoli corali” e, infine, John Cage che, nel 1963, allestì la prima esecuzione pubblica di Vexations: le “44 Harmonies from Apartment House 1776”, scritte nel 1976 per i duecento anni della Costituzione americana.
La performance intenderà offrire una prospettiva sulla ricerca che questi compositori hanno compiuto, attraverso il Novecento, sul ruolo e sulla funzione della musica, in relazione ad un mondo in cambiamento e ad una fruizione che via via sembra perdere le proprie certezze.
Le fotografie di Oliviero Toscani si trasformeranno, per questo evento, in una grande installazione video che si diffonderà nelle 11 sale espositive: decine di immagini dedicate ai personaggi del Max’s Kansas City, al Cretto di Gibellina o rarissime istantanee astratte, saranno l’ideale controcanto all’esecuzione strumentale.