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SINTESI IN PRIMO PIANO – 30 dicembre 2019

–  Regionali in Emilia Romagna, nasce l’asse Bonaccini-Sala
–  Riforma della giustizia, rischi per la tenuta del Governo
–  Quota 100 e reddito di cittadinanza: si accende il dibattito
–  Usa, nuovo attacco antisemita
–  Crisi libica,  Erdogan invia jihadisti reduci della Siria

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Cesare Zapperi
Titolo: L’asse Bonaccini-Sala (e il partito delle città): da qui parte la riscossa
Tema: Regionali in Emilia Romagna, nasce l’asse Bonaccini-Sala
Beppe Sala e Stefano Bonaccini si ritrovano sullo stesso palco in una sala dell’autodromo di Imola per la campagna per le Regionali del 26 gennaio, ma il loro orizzonte va al di là e mira a coinvolgere in un unico progetto l’emergente «partito dei sindaci» (che annovera, tra gli altri, il barese Antonio Decaro, presidente dell’Anci, il fiorentino Dario Nardella e il bergamasco Giorgio Gori), materializzatosi nella manifestazione per Liliana Segre a Milano, e le energie che potrebbero spuntare dal movimento delle Sardine che, partito proprio da Bologna, tornerà nel capoluogo emiliano il 19 gennaio, giusto una settimana prima delle elezioni. Dice il sindaco di Milano che non vuole appartenere «alla sinistra che si accontenta di testimoniare. Non voglio diventare un panda». E Stefano Bonaccini vuole che dall’Emilia-Romagna, salvata dall’assalto leghista, parta «la riscossa del centrosinistra anche a livello nazionale».
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Testata:  Messaggero
Autore:  D.Pir
Titolo: Conte, grana giustizia Iv: il governo rischia – Giustizia prima grana sul tavolo di Conte Poi il nodo sicurezza
Tema: Riforma della giustizia, lo “slalom” di Conte
Sarà la giustizia, e in particolare la prescrizione, la prima tappa dello slalom di gennaio di Giuseppe Conte
La riforma voluta dal Guardasigilli Alfonso Bonafede entrerà in vigore mercoledì prossimo, quando, di fatto, dal primo grado di giudizio la prescrizione verrà abolita. E se il Pd punta ancora a intervenire per modificare la norma, smontando il provvedimento che aveva visto scontrarsi anche Lega e Cinquestelle, Conte prova ad aggirare l’ostacolo, considerando che gli effetti non arriveranno prima di due o tre anni. La questione sarà comunque affrontata in un vertice concocato a palazzo Chigi per il 7 gennaio
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Testata:  Messaggero
Autore: Diodato Pirone
Titolo: Intervista ad Ettore Rosato – «Prescrizione, il governo rischia grosso Italia Viva pronta a votare il testo di FI»
Tema: Riforma della giustizia, l’avvertimento di Italia Viva
Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e esponente di Italia Viva, annuncia che sul tema della prescrizione il suo partito non arretrerà al tavolo di trattativa che dovrebbe aprirsi il 7 gennaio. Afferma infatti: La giustizia è una cosa seria. Per cui ciò che ha fatto il governo Lega-5Stelle sulla prescrizione va semplicemente abrogato. Se non accadrà, come abbiamo sempre detto, noi voteremo con Forza Italia che consideriamo il male minore».
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Testata:  Repubblica
Autore: Claudio Tito
Titolo: “Non sarò un altro Cincinnato” – Conte: “Resto in politica” – “Non lascerò la politica alla fine del mio mandato”
Tema: Il futuro politico di Giuseppe Conte

Claudio Tito  delinea il ruolo che Giuseppe Conte intende ritagliarsi sulla scena politica nazionale guardando oltre l’attuale esperienza di governo.«Non mi vedo novello Cincinnato che mi ritraggo e mi disinteresso della politica. Ma la politica non è solo fondare un partito o fare il leader di partito o fare competizioni elettorali. Ci sono mille modi per partecipare alla vita politica e dare un contributo al proprio paese», le parole del premier. Il suo obiettivo, commenta Tito, “non può più essere solo il tentativo di tenere in piedi un governo spesso minato dai suoi stessi soci di maggioranza. Ma programmare un futuro” E ne prospetta il progressivo distacco dai 5 Stelle, non più in grado di sostenere un nuovo progetto, e il suo avvicinamento al centrosinistra. ” I vertici dem – scrive – lo hanno capito e ne solleticano le aspirazioni nella convinzione che quando si tornerà al voto il suo volto sara’ utile per recuperare i voti di sinistra dispersi nell’arcipelago pentastellato. Ma anche perche al momento non possono contare su leadership alternative”.
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Testata:  Libero Quotidiano
Autore:  Pietro Senaldi
Titolo: Intervista a Matteo Salvini – Salvini sale, Conte scende – Salvini svela i suoi piani «Così sto studiando da premier. Sono pronto»
Tema:  Intervista a Matteo Salvini
Matteo Salvini replica alle accuse che il premier Conte gli ha mosso nella conferenza stampa di fine anno, indicandolo come un leader  «inquietante».per la tenura del sistema democratico. Per la democrazia, afferma, «è più inquietante che govemi uno che non ha preso un voto ma si è inchiodato a Palazzo Chigi per fame di potere».Prevede che il governo Conte bis imploderà a breve, per effetto dei risultati delle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria, con un vistoso calo dei consensi del 5 Stelle che finiranno per essere inglobati dal Pd. «Sto studiando da premier»,, dichiara. E aggiunge: «Ho stretto nuovi rapporti, in Italia e all’estero. Con la Ue non ci sono più problemi. Gli italiani sono un grande popolo. basta non riempirli di tasse e il Paese risorgerà». Sulla possibile incriminazione per il caso della nave della Guardia Costiera Gregoretti, avverte: «Processare me significa incriminare gli italiani. Sarebbe un processo politico non penale. L’occasione per aprire una riflessione sulla giustizia italiana»
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Testata:  Giornale 
Autore:  Alessandro Sallusti
Titolo: Fioramonti e i partiti biodegradabili
Tema: Il nuovo partito di Fioramonti

Alessandro Sallusti riflette sulla formazione di nuove forze politiche,  l’ultima delle quali è il partito ecologista che l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti starebbe per lanciare. “In pochi mesi – scrive – abbiamo visto Renzi fondare Italia Viva, Calenda lanciare Azione, Toti mettere su Cambiamo, Mara Carfagna aprire Voce libera (che non è ancora un partito ma poco ci manca), Fioramonti annunciare Eco […] Avanti così ci saranno più partiti che parlamentari. Messi tutti insieme questi neonati faticano, secondo i sondaggi, a raggiungere il cinque per cento dell’elettorato ma pazienza, non servono per vincere qualcosa ma per fare esistere i loro fondatori nel grande gioco della politica e nell’immaginario collettivo. Il risultato – avverte – è la disgregazione della politica e l’ingovernabilità”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marzio Breda
Titolo: Il retroscena – L’ora della «coesione nazionale» L’invito del Colle per il 2020
Tema: Il messaggio di fine anno di Mattarella

Marzio Breda anticipa i contenuti del messaggio di fine anno che Sergio Mattarella sta limando in queste ore. I suo sarà
un ragionamento che ruoterà intorno alle idee guida di «coesione nazionale» e «identità italiana». Due concetti (che approfondirà con esempi concreti, dunque non astrazioni) da rivalutare e rigenerare perché rientrano fra gli antidoti al naufragio, quando il Paese attraversa momenti difficili. Come accade nel tempo presente. Si tratterà di un discorso attraverso il quale il Presidente dovrebbe esortare i cittadini all’autostima e alla fiducia «nonostante tutto», e in quel tutto vanno compresi i postumi di una crisi economica che ancora morde e il progressivo e ormai insopportabile (e lo dimostra clamorosamente Il fenomeno delle Sardine) degrado della politica. Un invito – scrive Breda – “che, parafrasando il celebre «spes contra spem» di San Paolo – da lui molto letto e amato – potremmo aggiornare traducendolo in «sperare malgrado la disperazione».
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Economia e finanza

Testata:  Stampa 
Autore:  Federico Capurso
Titolo: Governo Conte pronto a rivedere reddito di cittadinanza e pensioni – Reddito e Quota 100, Conte pronto al cambio Ma i Cinque Stelle si oppongono al piano
Tema: Il dibattito su Quota 100 e Reddito di cittadinanza

Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, Giuseppe Conte ha aperto due temi centrali per il futuro del suo governo: la modifica del Reddito di cittadinanza e di Quota 100. Le misure bandiera del Movimento 5 stelle e della Lega, varate durante il Conte I, dovranno tomare sul tavolo ed essere ridiscusse coni nuovi alleati, come chiedono da tempo Pd, Italia viva e Leu. La volontà non è di azzerare quanto fatto dai gialloverdi, ma di intervenire su limiti e storture che le norme hanno mostrato nel primo anno di vita.Le intenzioni espresse dal premier incontrano però la ferma opposizione di Luigi Di Maio:
il capo politico Cinque stelle vi legge il tentativo delle forze di centrosinistra di rimuovere dalla memoria grillina l’esperienza con la Lega e riavvicinare il M5S al progetto di un campo progressista largo. Campo in cui Di Maio non ha intenzione di entrare.Reagisce anche Matteo Salvini: «Se toccano quota 100 e i decreti sicurezza – avverte – dovranno vedersela con il popolo italiano, non solo con la Lega. Gli conviene non provare a farlo, perché li teniamo in Parlamento giorno e notte e fuori ci sarete voi. Pacifici, per carità».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Roberto Giovannini
Titolo: Intervista ad Elsa Fornero – Intervista alla Fornero: Quota 100 misura demagogica – “Giusto rivedere la misura È nata con fini elettorali e pesa sui futuri governi”
Tema: Quota 100

Elsa Fornero così commenta le parole del premier circa la necessità di correggere Quota 100: «L’importante è che sia una riflessione seria, non basata sulla discrezionalità politica e la demagogia, che in passato ha costruito le promesse pensionistiche non sul lavoro delle persone, ma indebitando le generazioni future. Altrimenti c’è da preoccuparsi». E più avanti: «Si parla di flessibilità, e dunque sarebbe giusto applicare anche agli uomini la “opzione donna”, cioè la possibilità di andare in pensione prima ricalcolando l’assegno interamente col sistema contributivo. Sarebbe una scelta di equità, peraltro. Ma attenzione: andare col contributivo in età relativamente più giovane vuol dire avere una pensione relativamente più bassa di quella teoricamente possibile. C’è il rischio di creare dei futuri poveri, se l’assegno maturato è troppo basso. Piuttosto che varare quota 100 e della furia contro la riforma previdenziale, sarebbe stato molto meglio continuare sulla strada dell’Ape social e dell’Ape volontaria. Stesso discorso per il reddito di cittadinanza e il Rei. Sarebbe bene che il Conte 2 riconoscesse che il Conte 1 di cose sbagliate ne ha fatte tante».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore: Nando Pagnoncelli
Titolo: Italiani pessimisti sull’economia Timori dal 77% – Italiani più pessimisti rispetto a un anno fa Il 77% è preoccupato per lavoro ed economia
Tema: Sondaggio Ipsos, italiani pessimisti sull’economia

Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos, gli italiani si mostrano sempre più pessimisti circa le prospettive economiche del Paese, e il loro giudizio sull’operato del Governo appare molto più severo rispettoa un anno fa..Oggi, infatti, quasi uno su due (49%) ritiene che il Paese stia andando nella direzione sbagliata (+ 10% rispetto al dicembre 2018), mentre il 21% è convinto che abbia intrapreso la giusta strada (-14%) e il 30% sospende il giudizio. Solamente il 15% degli italiani esprime un giudizio positivo sull’economia del Paese (-3% rispetto al 2018), mentre il 76% è di parere opposto. La maggioranza assoluta (53%) non intravede alcun segnale di ripresa (+ 6%), mentre il 2.4% ritiene che vi siano alcune avvisaglie e solo una minima parte (2%) è del parere che i segnali di miglioramento siano evidenti.
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Testata:  Stampa 
Autore: Carlo Cottarelli  
Titolo: Economia un decennio orribile – Si chiude un decennio orribile per l’economia con la crescita più bassa dall’Unità d’Italia
Tema: Economia, l’allarme di Cottarelli
L’economista sottolinea come il decennio che si sta concludendo sia stato, dal punto di vista della crescita economica, il peggiore dell’unità d’Italia. “Il reddito prodotto (il Pil) è aumentato in media dello 0,2 per cento l’anno, meno di quanto fosse avvenuto nel decennio precedente (0,5 per cento), nonostante la crisi globale del 2008-09, e meno di quanto fosse avvenuto negli Anni ’40 del secolo scorso (0,4 per cento), nonostante il disastro della seconda guerra mondiale”. E invoca una “rivoluzione” per sostenere una vera strategia di crescita. “il rischio di una nuova recessione – ammonisce – è dietro l’angolo”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Valentina Conte
Titolo: Intervista a Giuseppe Provenzano – Provenzano: “Il Sud è una emergenza, investiamo 100 miliardi” – Provenzano “Puntiamo 100 miliardi sul Sud Ma dobbiamo rivedere il reddito di cittadinanza”
Tema: Il piano per il Sud

Il ministro Pd per il Sud, Giuseppe Provenzano, annuncia che il Governo varerà un piano decennale di investimenti per il Meridione, per un ammontare complessivo di 100 miliardi.Il piano verrà finanziato con i fondi Ue. Nei primi tre anni serviranno a finanziare le le novità della legge di Bilancio, che stabilisce che da oggi in poi un terzo di tutti gli investimenti nazionali andrà al Sud, «Negli altri sette – aggiunge – attueremo meglio la programmazione europea». E sul reddito di citadinanza, afferma: «Quanti vogliono cancellare il reddito probabilmente non hanno mai parlato con chi mette insieme pranzo e cena grazie a quel sostegno. Ma la misura va profondamente rivista per correggerne le storture, coinvolgendo gli attori sociali, come l’Alleanza perla povertà, separando gli obiettivi di contrasto alla povertà e attivazione al lavoro. II reddito da solo però non crea posti. Per quello servono gli investimenti».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore: Marta Casadei  -Michele Finizio
Titolo: Guida 2020: 135 novità tra casa, auto e famiglia – Tutte le misure al via nel 2020 tra micro tasse e nuovi bonus
Tema: Le misure economiche al via nel 2020

Il Sole Ore del Lunedì propone una “guida” alle “novità” che debutteranno direttamente il 1° gennaio o entreranno in vigore nei mesi successivi. Come ogni anno, infatti,l’approvazione della legge di Bilancio consegna agli italiani un ricco pacchetto di misure che eserciteranno un impatto sulla vita quotidiana delle famiglie, sull’attività delle imprese e sul lavoro di impiegati e professionisti. A queste si sommano le novità introdotte da altri recenti provvedimenti, come il decreto fiscale o il Milleproroghe. Si tratta, si legge, “di una serie di cambiamenti in arrivo, destinati ad aumentare nei prossimi mesi con l’eventuale approvazione di altre disposizioni. Rincari, norme modificate, agevolazioni, proroghe o cambi di rotta che è bene conoscere per non farsi trovare impreparati ed essere pronti a cogliere le eventuali opportunità”.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marta Serafini
Titolo: Usa, gli attacchi antisemiti – Colpi di machete a casa del rabbino Choc a New York: «È terrorismo»
Tema: Usa, nuovo attacco antisemita

Attentato a casa del rabbino. L’aggressore ferisce cinque persone a colpi di machete. L’attacco antisemita è avvenuto nella cittadina di Monsey, a circa 50 chilometri da New York, durante la settima giornata delle celebrazioni di Chanukkah. Il responsabile, Grafton E. Thomas, afroamericano di 37 anni, è stato arrestato dopo un tentativo di fuga. Quello di Monsey «è terrorismo domestico», tuona il governatore di New York Andrew Cuomo che aggiunge: «Questo è il 13° attacco antisemita dall’8 dicembre a oggi a New York. Un cancro». Da Israele arriva la condanna del premier Benjamin Netanyahu che definisce «malvagio» l’attacco. Su Twitter la speaker della Camera Nancy Pelosi parla di una «pugnalata» a tutta la comunità ebraica. Per il presidente Donald Trump è una «piaga da sradicare», con la figlia Ivanka che alza il tiro. «La violenza antisemita riceve troppo poca attenzione da parte della stampa e troppo poca azione dai governi locali», con una velata polemica nei confronti. con l’amministrazione democratica di New York.
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Testata:  Repubblica 
Autore: Anna Lombardi
Titolo: Antisemitismo a New York Assalto con machete a casa di un rabbino – New York, assalto con il machete a casa del rabbino “È terrorismo”
Tema: Usa, nuovo attacco antisemita
Si è consumato ieri, negli Stati Uniti, il tredicesimo attacco antisemita in 20 giorni, quando, in una cittadina a poca distanza da New York, un afroamericano ha fatto irruzione durante il rito per le festività ebraiche ferendo a colpi di machete cinque persone.«È un atto di terrorismo interno», afferma il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo. Davanti alla casa del rabbino, fa un discorso durissimo. Ricorda i «13 attacchi antisemiti avvenuti negli ultimi 20 giorni». Non resteranno impuniti, promette: «Rafforzeremo le leggi. Chi non tollera le differenze culturali, religiose, razziali, non tollera i valori dell’America. È un cancro della politica». «Attacco orribile», twitta il presidente Trump.  Ma la polemica è dietro l’angolo. Sua figlia Ivanka, sposata all’ortodosso Jared Kushner, attacca l’amministrazione locale: «Fanno poco per difendere gli ebrei».
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Testata:  Stampa 
Autore: Francesco Semprini
Titolo: A Tripoli 300 ribelli siriani inviati da Erdogan – A Tripoli 300 ribelli siriani inviati da Erdogan L’esercito di Haftar bombarda la capitale
Tema: Crisi libica,  Erdogan invia jihadisti reduci della Siria

E’ giallo sull’arrivo aTripoli di jihadisti reduci della Siria inviati da Ankara per fronteggiare l’avanzata di Khalifa Haftar le cui forze, appoggiate da Emirati e mercenari russi proseguono a bombardare la capitale e l’ovest del Paese prendendo di mira obiettivi civili e alcuni impianti petroliferi. È ormai un’escalation quotidiana quella che sta caratterizzando il conflitto libico dove i protagonisti sono sempre di più i Paesi stranieri. A partire dalla Turchia, che dopo aver anticipato dal 7 al 2 gennaio il voto del parlamento per ottenere il via libera al dispiegamento di militari a sostegno di Tripoli, si è messa avanti inviando nella capitale del Paese nordafricano un nutrito gruppo di cornbattenti di ritorno dalla Siria. A darne per primo notizia è stato un video che riprende alcuni «volontari» appena giunti in territorio libico evocare la jihad. Il Governo guidato da Fayez al Sarrajsi è affrettato a smentire la presenza di combattenti siriani o altri mercenari a Tripoli. Qualche ora dopo però sono giunti altri dettagli sulla presenza di reduci stranieri, come l’Osservatorio siriano per i diritti umani che parla di circa 300 combattenti trasferiti dal territorio siriano controllato dalla Turchia alla Libia.
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Testata:  Giornale 
Autore: Chiara Giannini
Titolo: Immigrati, gli 007: terroristi dalla Libia – L’allarme dei servizi segreti: «Jihadisti in arrivo da Tripoli»
Tema: Crisi libica, aumenta il rischio terrorismo in Italia

C’è qualcosa su cui il governo tace, ma che preoccupa l’intelligence italiana. Il caos libico rischia infatti di farci catapultare ex miliziani dello Stato islamico direttamente sul territorio nazionale. Tanto che in questo momento, secondo fonti vicine ai servizi segreti, ci sarebbero alcuni soggetti già ben attenzionati. Il Viminale già a Natale ha emesso un’ordinanza con cui parla di «persistenza della minaccia terroristica internazionale». E chiede al personale di «essere sensibilizzato sulla necessità di avere un atteggiamento vigile e reattivo». L’attenzione è soprattutto per i luoghi di culto. A Roma per «la basilica vaticana, piazza San Pietro e le altre basiliche della Capitale», ma anche per le personalità di spicco, in modo particolare Papa Francesco.
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Testata:  Messaggero 
Autore: Marco Ventura
Titolo: Intervista a Pier Ferdinando Casini – «L’Italia si svegli o la Libia è perduta E adesso l’Europa ritrovi l’unità»
Tema: Crisi libica, aumenta il rischio terrorismo in Italia

«Spero che i ministri degli esteri europei il 7 gennaio vadano in Libia con le idee chiare e non si limitino a una litania di buone intenzioni. Siamo già fuori tempo massimo. L’Europa e l’Italia si sveglino o la Libia è perduta». Lancia l’allarme Pier Ferdinando Casini, presidente del gruppo italiano dell’Unione interparlamentare. E avverte: «Una escalation militare a poche centinaia di chilometri dalle coste italiane può avere conseguenze devastanti sul controllo di fenomeni come l’immigrazione clandestina e le potenziali schegge terroristiche che possono partire, come già in passato, dall’Africa del Nord verso l’Europa».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Giuseppe Agliastro
Titolo: Guerra civile in Donbass Scambio di prigionieri tra Kiev e i ribelli filorussi
Tema: Donbass, segnali di distensione tra Russia e Ucraina

Mosca e Kiev hanno ripreso a dialogare. Il governo ucraino e i separatisti filorussi del Donbass ieri pomeriggio hanno effettuato un mega scambio di prigionieri che in poche ore ha fatto tornare in libertà 200 persone: un gesto di distensione che si spera possa avvicinare la fine della guerra che da quasi sei anni insanguina il sud-est ucraino. Lo scambio era atteso da settimane. I presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, lo avevano infatti annunciato nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, dopo il loro primo faccia a faccia in un lunghissimo vertice a Parigi mediato da Macron e Merkel. Quello di ieri è stato il più imponente scambio di prigionieri negli ultimi due anni di conflitto nel Donbass ed è stato salutato positivamente non solo dal presidente francese e dalla cancelliera tedesca, ma anche da Putin e dagli Usa.
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IL SOLE 24 ORE
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IL FATTO QUOTIDIANO
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