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SINTESI IN PRIMO PIANO – 17 gennaio 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:
– 
No al referendum della Lega;
– Autostrade gioca la carta del piano: +40% delle spese per manutenzione;
– Industria Ue, rivedere le regole sulla concorrenza.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Bianconi Giovanni
Titolo: No al referendum della Lega – «Quesito troppo manipolativo» Così la Consulta l’ha bocciato
Tema: No al referendum della Lega
La Corte costituzionale dice no al referendum voluto dalla Lega e da otto Consigli regionali. Il quesito puntava a cancellare la parte proporzionale dell’attuale sistema elettorale. Secondo i giudici della Consulta il quesito è «manipolativo». II leader della Lega Matteo Salvini: «È una vergogna. E’ il vecchio sistema che si difende». Il pentastellato Luigi Di Maio: «Ora seguiamo la via del proporzionale». Il segretario del Pd Nicola Zingaretti: «Un altro bluff di Salvini è caduto». E sulla prescrizione è scontro Bonafede-Renzi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Patta Emilia 
Titolo: «Scelta comprensibile, basata sul principio di autoapplicatività»
Tema: Intervista a Giovanni Maria Flick

Parla Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Consulta, è stato ministro della Giustizia: “Avendo fatto per molto tempo il giudice costituzionale so che non è mai possibile prevedere le decisioni della Corte. La decisione sull’ammissibilità non era automatica. Capisco la discussione approfondita che c’è stata, anche per via del carico politico eccessivo che si è voluto dare a questo appuntamento: non è compito dei giudici costituzionali stabilire quale sia la legge elettorale migliore per il Paese, il loro compito è solo quello di eliminare ciò che è contrario alla Costituzione. Naturalmente occorre attendere il deposito della sentenza, ma la scelta di ritenere non ammissibile il quesito leghista mi pare ad ogni modo equilibrata e comprensibile laddove si fa riferimento all’ “eccessiva manipolatività del quesito referendario nella parte che riguarda la delega al Governo” e poi la Corte ha trovato un criterio a cui attenersi al quale ha mantenuto fede: la legge che “esce” dal referendum in caso di vittoria dei sì deve essere immediatamente applicabile.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  l.mi. 
Titolo: Luciani “I giudici hanno deciso in continuità con i casi precedenti Il trucco leghista non ha funzionato”
Tema: Intervista a Massimo Luciani –

«Era un caso molto spinoso risolto in continuità con le decisioni precedenti». Il costituzionalista Massimo Luciani interpreta così il passo della Corte. «Sembra che la Corte abbia applicato vecchi principi già enunciati nel 1991 per il referendum elettorale di Mario Segni». Cosa non ha funzionato nella richiesta della Lega? Luciani: «Non ha rispettato la regola che impone ai promotori di ottenere, col “ritaglio”, l’espansione di un principio normativo già presente nella legge da abrogare. E in questo caso la richiesta di abrogazione riguardava anche la legge di delega per ripartire il territorio nazionale in collegi. Legge che è stata ritagliata facendole dire qualcosa che non contemplava, visto che era stata pensata per il diverso scopo di adeguare il sistema elettorale alla riduzione del numero dei parlamentari». Un trucco scoperto e finito male? «In un certo senso sì».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Al. T. 
Titolo: Salvini: una vergogna Pd e M5S soddisfatti, spinta al proporzionale
Tema: Le reazioni

La prima reazione alla bocciatura del referendum elettorale da parte della Consulta, ovviamente Indignata, è del leader leghista Matteo Salvini. «È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5 Stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo: così è il ritorno alla preistoria della peggiore politica italica». E ancora: «Non è un bel giorno, è un furto di democrazia».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: «Cancellato il popolo, torna la Prima Repubblica»
Tema: Intervista a Roberto Calderoli

Roberto Calderoli: «Hanno cancellato il popolo e i suoi diritti. L’articolo 75 della Costituzione prevede gli argomenti che non possono essere oggetto di referendum, i referendum sono tutti molto manipolativi». «Certo, so che ne hanno discusso a lungo, probabilmente è stata una decisione a maggioranza: il problema è la ricaduta sul Paese, si è sancito il no al fatto che si possa fare un referendum sulla materia elettorale, si ritorna alla Prima Repubblica».
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Testata:  Messaggero 
Autore:  A.Gen. 
Titolo: «Sono come morti che camminano La Corte favorisce l’ingovernabilità»
Tema: Intervista a Giancarlo Giorgetti

«E’ un peccato per la democrazia italiana, speriamo non mortale. Sarà mortale se la maggioranza porterà a compimento, come temo, il proposito di tornare alla preistoria della politica con il proporzionale. Abbiamo fatto un tentativo, un tentativo doveroso per il bene del Paese. Ci è andata male. Ci dispiace per l’Italia: per noi non cambia nulla, prima o poi toccherà alla Lega governare. Questo governo e questa maggioranza possono fare tutte le leggi elettorali che vogliono, ma sono morti che camminano». Così Giorgetti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  M. Gal. 
Titolo: «Chi ora grida rimpiange i regimi di Orbán e di Putin»
Tema: Intervista a Emanuele Fiano

“Penso che quando la Corte sentenzia si ascolta quello che dice e si rispetta, questo succede nelle democrazia liberali e nel sistema di divisione dei poteri”. “E invece c’è chi come Salvini pensa che abbaiare alla luna gridando allo scandalo e rimpiangendo regimi illiberali come quello di Orbán o di Putin sia una cosa normale”. Sugli aggettivi «manipolativi»: “Il quesito contrastava con la chiarezza che le leggi devono avere, non avrebbe portato a una legge autoapplicativa, il che è fondamento di giurisprudenza costituzionale”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Prescrizione, l’appello di Conte Ma è duello tra Bonafede e Renzi
Tema: Prescrizione

È ancora scontro sulla prescrizione: Alfonso Bonafede attacca Matteo Renzi, Matteo Renzi attacca quella «schifezza» della riforma del Guardasigilli (lasciando addirittura intravedere la nascita di un nuovo soggetto politico). E ancora: il Pd attacca Matteo Renzi accusandolo di «dividere la maggioranza a pochi giorni dal voto delle Regionali» e Matteo Renzi attacca il Pd «assoggettato ai grillini». In mezzo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che tenta invano di mediare. Si comincia in mattinata con il ministro della Giustizia che critica Italia viva che si «è smarcata». La maggioranza «ha deciso di andare avanti», annuncia Bonafede. Il che vuol dire, sottolinea, che Iv «è isolata». Renzi fa spallucce. Non si sente solo: «Sono con la federazione del buon senso, cioè con +Europa e Carlo Calenda». E se la situazione precipitasse la «Federazione del buon senso prenderebbe il 10 per cento alle elezioni», osserva l’ex premier. Ma il leader di Italia viva non punta alle urne: «Solo che per coerenza non posso votare il mostro giuridico di Bonafede. Il Pd invece gli va dietro. Fa male vederlo a rimorchio dei 5 Stelle. La verità è che nel seminario di Contigliano hanno sancito il loro definitivo assoggettamento al Movimento. Ma noi non diventeremo mai grillini».
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Ajello Mario 
Titolo: Calenda: «Pd fermo all’antifascismo Renzi? Collaboriamo» – «Il governo tira a campare con Matteo collaboriamo»
Tema: Intervista a Carlo Calenda 

“Governo chiuso nel bunker. I dem? Sono fermi all’antifascismo e sono ormai grillizzati». Così Carlo Calenda a Il Messaggero.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cappellini Stefano 
Titolo: Bersani “Partito nuovo con Pd, sindaci e sardine” – Bersani “Pronti per dare alla sinistra un nuovo partito”
Tema: Intervista a Pierluigi Bersani

«Da questa situazione di crisi la sinistra non uscirà con i vecchi attrezzi». Pier Luigi Bersani, ex segretario del Pd, uomo di governo della sinistra, padre nobile dei fuoriusciti dal Pd in rotta con Matteo Renzi, è convinto che sia l’ora di un progetto nuovo e comune di tutte le componenti sparse della sinistra italiana. Ne parla a Repubblica:
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  E. Bu. 
Titolo: Il retroscena – Tutte le crisi del Movimento
Tema: Regionali

Il 2020 si inaugura con la campagna elettorale (per le Regionali) autolesionista dei Cinque Stelle. Travagliato è stato l’esito che ha portato il Movimento a scendere in campo (dopo una votazione su Rousseau) in Calabria e in Emilia-Romagna e travagliato è il percorso che accompagna i candidati governatori pentastellati. Per ogni territorio un subbuglio. Con sondaggi a dir poco preoccupanti a fare da controcanto alle liti. A dieci giorni dal voto, con i big che si sono dati in gran parte alla macchia nella campagna elettorale, è scoppiata in modo plateale la guerra interna sui territori. In Emilia Romagna, una serie di pentastellati hanno invitato al voto disgiunto: sostegno al M5S ma croce nell’urna su Stefano Bonaccini. Con il candidato governatore Simone Benini che potrebbe subire un forte contraccolpo numerico. Sabato invece è annunciato l’arrivo di Di Maio in Calabria dove la situazione è ancor più rovente. Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, ha definito «inaccettabile» la candidatura come governatore di Francesco Aiello, imparentato con un boss ucciso nel 2014.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: 5 Stelle, perso un altro pezzo E per il dopo Di Maio ci prova anche Toninelli
Tema: Nel M5S

Altri pezzi di Movimento che si sgretolano e dubbi che avanzano. La giornata dei Cinque Stelle è scandita da voci di addii e incertezze sul futuro. Luigi Di Marzio annuncia in Aula al Senato il suo passaggio al gruppo misto, rendendo ancora più labili i numeri già esigui per la maggioranza a Palazzo Madama. Il senatore, dopo lunghe discussioni con il gruppo dirigente nelle scorse settimane, segna così il suo strappo dopo aver «restituito» i soldi delle donazioni del 2019: era tra i super-ritardatari. Ma a palazzo c’è chi giura che altri due senatori e due deputati siano pronti al passo d’addio. Mentre riprendono a soffiare forti le voci di un possibile passo indietro del leader, c’è chi – si dice – stia scaldando i motori. Tra questi Paola Taverna e Danilo Toninelli.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Al. T. 
Titolo: Gregoretti, l’escamotage della maggioranza per il rinvio
Tema: Caso Gregoretti

La querelle che si è svolta ieri nella giunta per il Regolamento del Senato apparentemente era relativa a una questione tecnica, ma invece era molto politica. Perché, se tutto andrà come pare, lunedì nella giunta per le Immunità la maggioranza eviterà di dire sì al processo per la nave Gregoretti all’ex ministro Salvini, sottraendogli così un’arma polemica in vista del voto delle Regionali, e rimandando all’Aula l’eventuale sì all’autorizzazione a procedere.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Galvagni Laura 
Titolo: Autostrade gioca la carta del piano: +40% delle spese per manutenzione – Sul piatto 7,5 miliardi al 2023: piano anti revoca di Autostrade
Tema: Infrastrutture

Investimenti triplicati, manutenzione rafforzata del 40%, monitoraggio in tempo reale di ponti e viadotti, mille assunzioni: sono le linee guida del piano 2020-2023 con cui Autostrade per l’Italia punta a ricostruire la fiducia ed evitare la revoca della concessione. Un piano da 7,5 miliardi, varato ieri dal cda, focalizzato sull’ «ammodernamento della rete gestita da Aspi» nonché «digitalizzazione di asset e processi lavorativi, mobilità sostenibile e connettività, sicurezza». Sarà anche avviata una sperimentazione per connettere in modalità 5G tutta la rete autostradale. Sul dossier concessione intanto il Governo prende tempo. Il premier Conte assicura: «Siamo in dirittura finale». Resta incandescente il dibattito sulla norma per la revoca delle concessioni. Allianz, socio di Autostrade, ha presentato un esposto alla Ue. E anche l’Aiscat va all’attacco.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mania Roberto – Pagni Luca 
Titolo: Autostrade ultima offerta – Tomasi “Ora serve la pace Noi faremo investimenti ma con la revoca è la fine”
Tema: Intervista a Roberto Tomasi

Su Repubblica parla l’Ad di Autostrade Tomasi. Combatte la sua battaglia: salvare l’azienda dalla chiusura. Più volte durante l’intervista ricorre – non a caso – all’espressione «pacificazione», intesa come coesione interna e collaborazione con le istituzioni. È questa la sua missione. Che ne sarà di Autostrade se iI governo revocherà le concessioni? Tomasi: “Senza le concessioni e con l’indennizzo previsto dal decreto Milleproroghe l’azienda andrà in default”. “Per evitare la revoca mille assunzioni e lavori per 7,5 miliardi. Pronti a discutere la rimodulazione dei pedaggi. Altrimenti 7 mila posti a rischio'”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Patuanelli “I 5S devono stare nel campo riformista” – Patuanelli “Voglio i 5 Stelle tra i riformisti”
Tema: Intervista a Stefano Patuanelli

Il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli conferma il suo sì alla revoca delle concessioni ad Autostrade. Annuncia una chiamata collettiva ai capigruppo della maggioranza: «Scriviamo insieme il piano industriale dei prossimi dieci anni». Conferma che la scelta migliore, per Alitalia, sarebbe la vendita dopo un risanamento «che non deve toccare i posti di lavoro». E dice per la prima volta la sua sul posizionamento del Movimento 5 stelle: «La sua sede naturale è il campo riformista». E se cambia lo statuto, «è tempo di una leadership collegiale».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio 
Titolo: Cuneo, il governo cerca l’intesa con maggioranza e parti sociali
Tema: Sgravi sul lavoro

Si alza la tensione alla vigilia dell’incontro tra governo e sindacati sul taglio al cuneo fiscale. Se da parte di Cgil, Cisl e Uil c’è condivisione sul principio dell’intervento, quello di abbattere il differenziale tra retribuzione lorda e netta che grava sulle buste paga dei lavoratori, c’è preoccupazione sulle modalità attuative di questa operazione. Questa mattina nel vertice di palazzo Chigi il timore di cui si faranno portavoce i tre leader sindacali è che alcune fasce dei lavoratori possano essere penalizzate dal meccanismo delle detrazioni, soprattutto le fasce di reddito fina 15mila euro che potrebbero trovarsi senza capienza fiscale. Un altro banco di prova per il governo è poi rappresentato dall’iter parlamentare: per rendere operativo il taglio del cuneo fiscale servirà un decreto legge. Il governo sarà in grado di assicurare la tenuta nel percorso parlamentare che potrebbe essere ricco di insidie?
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: La fatturazione elettronica vola oltre quota 2 miliardi
Tema: Fisco

L’ultimo aggiornamento sulla fatturazione elettronica, che ha debuttato tra le polemiche ma è diventata un pilastro irrinunciabile per i conti pubblici, conta 2.065.834.726 documenti gestiti. Avvicinando probabilmente quota 2 miliardi anche dal punto di vista del maggior gettito.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: La maternità sarà più lunga: durerà 6 mesi, uno per il padre – Il piano del governo: maternità di sei mesi (uno anche per i padri)
Tema: La proposta del Governo

Un unico congedo familiare della durata di sei mesi, quindi un po’ più lungo rispetto ad oggi. Con l’80 per cento del tempo, quindi poco meno dei cinque mesi di oggi, riservato alla madre. E il restante 20 per cento, poco più di un mese, riservato al padre per cambiare il congedo. Questo il piano del governo. La riforma allo studio per parità e carriere. La prossima settimana al ministero del Lavoro si insedierà un gruppo di esperti che dovrà studiare una serie di proposte per affrontare la questione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: La lobby del green vale 41mila miliardi – Green deal, il club dei fondi sale oltre i 40mila miliardi di $
Tema: Finanza del futuro

Le politiche a tutela dell’ambiente stanno rivoluzionando la finanza globale. Vale infatti ormai 41mila miliardi di dollari il club mondiale dei finanzieri “green”. Sono gli asset dell’iniziativa Climate Action 100+,che raggruppa oltre 370 investment manager. L’ultima ad aderire è stata BlackRock, a inizio gennaio. L’adesione del primo asset manager globale è stata salutata come una tappa fondamentale per Climate Action 100+ e per le sue campagne di pressione. L’iniziativa ha già riportato delle vittorie nei suoi sforzi per spingere le grandi aziende, che producono oltre due terzi delle emissioni inquinanti globali, a impegnarsi in cambiamenti concreti. E le aziende più virtuose hanno più possibilità di trovare investitori: secondo gli ultimi dati di Bloomberg, nel 2019 gli Etf che hanno nel loro portfolio società con strategie legate ai parametri ambientali hanno raggiunto la cifra record di 8 miliardi di dollari.
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Testata:  Sole 24 Ore 

Autore:  Romano Beda 
Titolo: «Industria Ue, rivedere le regole sulla concorrenza» – «Industria europea, da rivedere le regole della concorrenza»
Tema: Intervista a Thierry Breton 

«L’Europa deve difendere la propria sovranità industriale». Ed è per questo che il francese Thierry Breton, commissario Ue al mercato unico, difesa e spazio, sollecita una revisione delle regole dell’antitrust: «Ci vuole un dibattito schietto, dobbiamo ridefinire le priorità e chiarire bene quale sia il vero mercato di riferimento», ha detto in un’intervista al Sole 24 Ore l’ex Ceo di France Télécom ed ex ministro dell’Economia. Breton insiste anche sull’importanza, per l’Europa, di creare un quadro normativo favorevole allo sviluppo dell’economia dei dati per non lasciare il campo solo ad americani e cinesi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Vesentini Ilaria 
Titolo: «Packaging colpito dalla plastic tax, ora un piano green 4.0»
Tema: Intervista a Enrico Aureli

“Sicuramente la politica europea ha indicato la rotta, ma nel campo del packaging a dettare le linee guida del cambiamento globale siamo noi italiani e non certo i tedeschi, nostri primi competitor sulle piazze internazionali, che da un paio di anni abbiamo pure sorpassato per volumi di interscambio. I costruttori tedeschi sono lenti nel reagire al mercato, impiegano vent’anni per convertire una tecnologia, a noi ne bastano cinque, grazie alla nostra flessibilità e genialità nell’adattamento”. Eppure “Packaging colpito dalla plastic tax. Ora un piano green 4.0”. “Servono incentivi per sostenere la ricerca”. A parlare è Enrico Aureli, 46 anni, da quattro alla guida di Ucima, l’associazione confindustriale dei costruttori di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio (oltre 8 miliardi di euro di fatturato, per l’80% all’estero).
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Testata:  Stampa 
Autore:  Zatterin Marco 
Titolo: Intesa, 50 miliardi per l’Italia green – Intesa, 50 miliardi di sostenibilità “Nessuno deve restare indietro”
Tema: Intervista a Carlo Messina

Intesa Sanpaolo che mette al servizio del “Nuovo Patto Verde” europeo 50 miliardi di finanziamenti è il segnale manifesto che la “Greta Economy” si espande rapidamente ed è arrivata anche dalle nostre parti. Qualcosa sta cambiando rapidamente nel modo di fare banca e finanza. Non è finita la caccia al profitto, certo: è «solo perché generiamo 4 miliardi di utile netto che possiamo pensare a investimenti sostenibili», riassume il ceo di Ca’ de Sass, Carlo Messina, intervistato dalla Stampa.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bellomo Sissi 
Titolo: Accordo dazi, dubbi sui maxi acquisti cinesi – L’intesa Usa-Cina non scalda le materie prime
Tema: Materie prime

All’indomani della firma sulla fase uno degli accordi commerciali tra Stati Uniti e Cina, la Borsa festeggia con un ennesimo rialzo. Ma non pochi operatori alzano invece dubbi sulla reale volontà della Cina di acquistare ingenti quantità di materie prime agricole – soia in primis – americane. Così come i prodotti energetici, il cui import dovrebbe quasi triplicare. Per questo i mercati restano prudenti.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Marco 
Titolo: La mossa del leader leghista: nemici di chi è contro Israele
Tema: L’incontro sull’antisemitismo

L’antisemitismo deve coincidere con l’antisionismo. Gerusalemme deve essere la capitale d’Israele. Alcune forme di boicottaggio dei prodotti israeliani devono essere messe fuori legge. Matteo Salvini ribadisce posizioni che piaceranno certamente al governo israeliano, con lo sguardo fisso su Washington. E su Donald Trump. Al convegno organizzato ieri dalla Lega a Palazzo Giustiniani («Le nuove forme dell’antisemitismo») con l’aiuto della giornalista Fiamma Nirenstein, il leader leghista vuole sgomberare il campo da ogni equivoco, le accuse di razzismo nei suoi confronti sono «assurde» e «noi non vogliamo che i nostri figli rivivano gli errori e gli orrori del passato». Il che, però, secondo Salvini nulla c’entra con le sue politiche da ministro dell’Interno: «Non confondiamo il legittimo controllo delle frontiere con la barbarie della Shoah e dell’odio nei confronti di Israele». La sfida a Pd e 5 Stelle è perché approvino la dichiarazione dell’International Holocaust Remembrance Alliance (Ihra) che equipara antisionismo e antisemitismo. Proposta presentata ieri dalla Lega In Parlamento.
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– Parla l’ex ambasciatore israeliano all’Onu
Testata:  Corriere della Sera 
Titolo: Intervista a Dore Gold – «Quando qualcuno ci tende la mano è giusto collaborare»
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Valentino Paolo 
Titolo: La sveglia di Merkel per il dopo Brexit «L’Ue è un’assicurazione, ma cambi»
Tema: Le parole della Merkel sulla UE

L’Unione Europea e il suo rafforzamento economico e strategico rimangono un’assicurazione sulla vita per la Germania e gli altri Paesi del Continente, se vogliono avere un ruolo geopolitico significativo nel mondo. Per riuscirci, l’Europa deve darsi una vera politica industriale colmando le lacune attuali – tanto più dopo la Brexit («un campanello d’allarme») – completare il mercato unico digitale e l’Unione bancaria e soprattutto assumersi più responsabilità, aumentando le spese per la difesa e accettando di essere coinvolta nei quadranti strategici a cominciare dall’Africa. Lo dice Angela Merkel in un’intervista al Financial Times, la prima da molti anni a una testata non tedesca. La cancelliera parte dall’ammissione che la spaccatura con gli Stati Uniti si è approfondita e che questo ha cause strutturali, che precedono e vanno molto oltre l’Amministrazione Trump: «L’interesse degli Stati Uniti per l’Europa è in declino e questo continuerà ad essere vero per ogni presidente». La risposta non può essere pertanto che lo sviluppo di nuove capacità comuni degli europei, sul piano militare, economico e commerciale.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Argenio Alberto 
Titolo: In Libia subito una forza civile europea E un nuovo governo di intesa nazionale
Tema: Libia

Domenica a Berlino la Conferenza di pace con Serraj e Haftar. L’Europa pronta a inviare militari in una seconda fase. Nella bozza del documento del vertice anche il disarmo delle milizie e l’unificazione dell’apparato di sicurezza.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Del Re Pietro 
Titolo: Il generale “Terroristi più forti se le truppe Usa lasciano l’Iraq”
Tema: Intervista a Abdel Al Saadi

«Da qualche mese lo Stato islamico sta rialzando la testa nel sud-est della Siria e nella regione occidentale dell’Iraq, e potrebbe presto organizzare gravi attentati anche in Europa e nel resto del mondo», dice il generale Abdel Wahab al Saadi che nel 2017, alla testa dell’esercito iracheno, ha riconquistato Mosul sconfiggendo gli uomini del sedicente Califfo, Abu Bakr al Baghdadi. Grazie a quella vittoria, ancora oggi il generale è considerato un eroe nazionale, tanto che nelle piazze della rivolta irachena di questi ultimi mesi il suo è il solo nome che viene pronunciato come possibile nuovo primo ministro. L’intervista:
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Mangani Cristiana 
Titolo: Terrorismo e migranti la riapertura di Schengen allarma i Paesi europei
Tema: Terrorismo e migranti

La prossima scadenza è prevista per il 30 aprile, e già dal giorno dopo la Francia potrebbe essere costretta a riaprire le frontiere. Perché la sospensione dell’accordo di Schengen è stata rinnovata ormai per tutte le volte consentite dal regolamento: sei mesi ognuna per un massimo di tre volte, due anni in totale. La Francia, facendo appello alla grave emergenza legata agli attentati terroristici, ha rinnovato i controlli al confine per quasi cinque anni. Ma ora il governo di Emmanuel Macron non è più sicuro di poter ottenere altre deroghe. E ha chiesto un aiuto all’Italia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: «Mi hai dato della bugiarda» Il fuorionda Warren-Sanders divide la sinistra radical
Tema: USA

Adesso che sono volati gli stracci in pubblico, si è capito quanto fosse artificiale e precario il «patto di non aggressione» tra Bernie Sanders ed Elizabeth Warren. Martedì scorso i due campioni della sinistra radicale si sono prima beccati sul palco in diretta tv, durante il dibattito tra i candidati democratici a Des Moines, Iowa. Poi alla fine, quando pensavano che i microfoni fossero ormai spenti. «Mi hai dato della bugiarda»; «no, tu mi hai dato del bugiardo». Il tema della discordia è la frase che Sanders avrebbe detto a Warren più di un anno fa: «Una donna non può vincere le elezioni contro Trump». Il senatore del Vermont ora smentisce, la sua collega del Massachusetts conferma. Il risultato è che l’area più «progressiva» del partito è andata in cortocircuito.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Santelli Filippo 
Titolo: La retromarcia dell’Italia nella corsa spaziale cinese
Tema: Italia-Cina

L’Italia aveva promesso alla Cina che l’avrebbe accompagnata a conquistare lo Spazio. Lo ha messo nero su bianco nel 2017, durante la visita di Sergio Mattarella a Pechino, e poi la scorsa primavera, durante quella di Xi Jinping a Roma. Ma un crescendo di pressioni degli Stati Uniti ha messo il governo Conte spalle al muro, spingendolo a sospendere la collaborazione con la Cina, proseguendo solo quella strettamente scientifica. Il caso:
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Tarquini Andrea 
Titolo: L’Europa avverte Polonia e Ungheria “Violati diritti e valori democratici”
Tema: Voto al Parlamento UE

Tensione tra l’Unione europea e i governi sovranisti di Varsavia e Budapest. Il Parlamento europeo ha approvato (446 sì, 178 no, 41 astenuti) una risoluzione in cui condanna che «in Polonia e Ungheria la situazione dello Stato di diritto si è deteriorata e non è in linea con i valori e i trattati europei». In altre parole uno tra i massimi organi della Ue proclama di fatto in modo deciso che l’interferenza negli affari di Stati membri è legittima in nome della difesa di valori costitutivi europei e del mondo libero. I due leader nel mirino, il polacco Jaroslaw Kaczynski e il premier ungherese Viktor Orbán rispondono però con nuove svolte autoritarie.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Stabile Giordano 
Titolo: Rohani: arricchiamo l’uranio senza più limiti – Rohani all’Occidente “Arricchiamo l’uranio oltre il limite posto dal trattato”
Tema: Iran
L’Iran accusa l’Europa di essersi fatta «bullizzare» da Donald Trump e minaccia: «Non resteremo con le mani in mano, abbiamo più uranio arricchito» di prima del Trattato siglato nel 2015. Il duello fra la Repubblica islamica e gli Stati Uniti si è allargato anche agli alleati europei firmatari dell’intesa. Nel mirino c’è soprattutto la Gran Bretagna guidata da Boris Johnson, la più allineata alle posizioni di Trump.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Carlo 
Titolo: L’anima verde di Francesco
Tema: In Vaticano

L’impegno di papa Francesco nei confronti dell’ambiente e degli ultimi è sempre stato rilevante, e ha fatto sì che la difesa della casa comune diventasse un dovere cristiano, in politica come nella vita quotidiana. È questo quello su cui Bergoglio ragiona nell’Enciclica che è stata considerata da chi, anche nella Chiesa, non ne ha capito il significato profondo, un documento ambientalista. La Laudato Sì è molto di più di un’enciclica verde: il suo approccio sistemico la rende una vera e propria enciclica sociale. Bergoglio infatti ci ricorda che il più grave imputato è il nostro sistema economico, il consumismo sfrenato e l’atteggiamento predatorio che abbiamo nei confronti della nostra casa comune: «Questa economia uccide». Una dichiarazione forte che testimonia la necessità di cambiare.
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Testata:  Foglio 
Autore:  Ferrara Giuliano 
Titolo: Parlare delle due chiese, non dei due Papi – B-XVI e il senso della chiesa nel tempo
Tema: Religione

Quello di Sarah e di Ratzinger è un libro di teologia e di pastorale serio, impegnativo libero di tono e di argomentazione al cui centro vi è il senso della figura di un prete, il mistero della chiesa e il suo futuro a rischio. Questo è l’essenziale, altro che copertina.
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