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SINTESI IN PRIMO PIANO – 24 gennaio 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Emilia Romagna, Salvini e le Sardine a Bibbiano.
– M5S, al via la corsa alla successione di Di Maio.
– Cuneo fiscale, via libera del governo
– Coronavirus, quattro città cinesi in quarantena.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: Il retroscena – Di Maio, il giorno dopo I fedelissimi dell’ex capo finiscono sotto attacco
Tema: M5S

Il primo atto dei Cinque Stelle dopo le dimissioni di Di Maio dal ruolo di capo politico, ha visto la vittoria nei ballottaggi per le Regionali di tre donne: Alice Salvatore in Liguria, Irene Galletti in Toscana e Antonella Laricchia in Puglia. Premessa forse di una svolta al femminile anche nella leadership del movimento, con i nomi di Paola Taverna e Chiara Appendino su tutte. Ma dalle scelte per le suppletive del Parlamento in Umbria e nel Lazio emerge ancora una volta il distacco con la base: appena 5.149 i votanti (più del primo turno, ma lontani dagli oltre settemila di cinque anni fa). Invece, per i collegi uninominali che andranno al voto, il Movimento non è stato in grado di produrre che un solo candidato per zona (Rossella Rendina nel Lazio e Roberto Alcidi in Umbria): una situazione paradossale per una forza che solo due anni fa otteneva il 32,7% alle Politiche. L’uscita di scena di Di Maio ha già dato il via al valzer di chi si posiziona e cerca di prendere parte alla partita, con gli schieramenti in vista degli Stati generali che cominciano a delinearsi: l’ala ortodossa capeggiata da Roberto Fico vorrebbe una sinergia più forte con i dem e strizza l’occhio a Stefano Patuanelli; anche Paola Taverna e Roberta Lombardi potrebbero offrire una sponda in questo senso. Per la via terzista invece è Stefano Buffagni, smarcatosi dal’area “dimaiana”. Scalda i motori Alessandro Di Battista, pronto a presentare una sua proposta. Ma anche altri big del Movimento — a partire da Danilo Toninelli — sono al lavoro per mettere sul tavolo della kermesse di marzo idee e anche il loro nome in vista di una candidatura.
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Testata:  Stampa 
Titolo: M5S, idea Taverna leader Fico e Patuanelli provano a mettere all’angolo Di Maio – M5S, patto a quattro per Taverna leader Vertici in lotta contro il ritorno di Di Maio
Tema: M5S

Vanno definendosi le parti in competizione per la successione a Luigi Di Maio, all’interno del M5S. Due nomi su tutti: Paola Taverna e Stefano Patuanelli, ovvero le due voci più autorevoli che assieme a Roberto Fico hanno auspicato con maggiore convinzione il ritorno a una leadership collettiva. Sembra ormai inevitabile che si andrà verso un organo al vertice con un tasso più o meno ampio di collegialità. Non come il vecchio direttorio a cinque, dove tutti decidevano ma nessuno decideva. Paola Taverna si sta giocando le proprie carte, contando sull’appoggio tra gli altri del premier Conte, mentre Stefano Patuanelli sembrerebbe intenzionato a mantenere la carica di ministro dello Sviluppo Economico, in una stagione delicata come quella delle nomine pubbliche. Taverna è in grado di mettere d’accordo le diverse anime del M5S. Inoltre è donna e sull’ipotesi di una donna al vertice, in funzione and-Giorgia Meloni, nel MSS sono stati compulsati diversi sondaggi, tutti favorevoli a una leadership femminile. E non a caso Di Maio starebbe spingendo per Chiara Appendino, evocata sul palco dal ministro degli Esteri – in quel passaggio appassionato dedicato ai primi cittadini del M5S – da contrapporre in un team alla componente grillina innervata dal potere romano che Taverna rappresenta.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: Intervista a Vito Crimi – M5S, Crimi non si sente un traghettatore «Ho tutti i poteri del capo politico» – «Ho tutti i poteri da capo politico Con me i militanti rassicurati»
Tema: M5S

Dopo il passo indietro di Di Maio da capo politico del M5S, il reggente è stato individuato in Vito Crimi, che però non si sente “traghettatore”: “Non ci poniamo il problema dei tempi o dei poteri, ma di guidare il M5S nella riorganizzazione. In ogni caso, da capo politico ho tutti i poteri previsti dallo statuto”, dice, aggiungendo: “È una sfida, sento una grossa responsabilità. Ho avuto tantissimi attestati di stima, attivisti e colleghi si sentono rassicurati. Mi dicono che sono la persona giusta per condurre il Movimento in alla luce della mia lunga esperienza. Ma non farò nessuno strappo”. Poi sul rapporto con il premier Conte, Crimi dice: “Mai stato conflittuale, ma sempre di leale confronto e collaborazione. E così continuerà ad essere. L’elenco dei risultati che abbiamo portato a casa e che Luigi ha ricordato è sbalorditivo. Altro che conflittualità, è produttività. Io Per me come un fratello, non mi pongo dubbi sulla sua lealtà, prima che a me al M5S sul governo non ho il minimo dubbio e lavorerò in continuità, a partire da Autostrade”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Piano per il nuovo centrosinistra – Ora Zingaretti spinge per l’alleanza «Dal confronto M5S più forti»
Tema: Pd

Dopo le dimissioni di Di Maio, il segretario del Pd Nicola Zingaretti rimane convinto di aver intrapreso la linea giusta, contribuendo a creare dibattito interno al M5S. “Il compito primario del Pd — spiega Zingaretti — è promuovere e organizzare un campo largo e democratico per un’alternativa alle destre. E del tutto evidente che questa nostra sfida mette in tensione e apre una discussione all’interno delle forze di governo che, legittimamente, non considerano naturale la loro collocazione in uno schema bipolare, che, inevitabilmente, sta però avanzando e che noi avevamo propiziato. Certamente le dimissioni di Di Maio avvengono in questo quadro di serrato confronto, che noi dobbiamo rispettare e non strumentalizzare. Niente intromissioni inutili e dannose, ma piena considerazione delle difficoltà umane e politiche dei protagonisti di questo confronto”. Secondo Zingaretti, il dibattito nel M5S può produrre qualcosa di buono: “Il confronto in atto può portare a sintesi più avanzate e a un ruolo più chiaro e forte del M5S. Noi ci auguriamo che questo avvenga”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Martini Fabio 
Titolo: Un Matteo moderato contro Bella Ciao A Bibbiano la sfida delle due piazze
Tema: Elezioni in Emilia Romagna

Intensa serata di campagna elettorale quella vissuta ieri a Bibbiano. Matteo Salvini è stato protagonista di una manifestazione contro il Pd, presunto responsabile nel caso giudiziario sugli affidamenti dei bambini. Dal palco, il leader della Lega parla con toni inediti, senza urlare e con grande serietà: “Non è una serata di partito, i protagonisti saranno solo mamme, papà e bambini. Bibbiano va ricordata per la bellezza della gente che ci abita e che non merita di essere mischiata ad altri ragionamenti. La politica non dovrebbe dividersi. I figli sono della mamma e del papà, non dello Stato o di una burocrazia”. Il cambio di tono del leader leghista è spiegabile con la risposta fredda dei moderati nei sondaggi agli ultimi eccessi, come l’incursione al citofono nella periferia di Bologna. A poco meno di 300 metri dalla piazza leghista, le Sardine radunano un flash mob contro il Carroccio: grossomodo lo stesso numero di persone, circa 700, da una parte e dall’altra.
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Testata:  Stampa 
Autore:  De Luna Giovanni 
Titolo: Dal fascismo a Santori l’Emilia Romagna incubatrice d’Italia – Dall’assalto fascista alle Sardine L’Emilia è l’incubatrice d’Italia
Tema: Elezioni in Emilia Romagna

Le prossime elezioni regionali in Emilia Romagna hanno una valenza di portata nazionale, come ormai appare evidente dai toni della campagna elettorale. Salvini punta a certificare con una vittoria la fine dell’esperienza di governo giallorosso, mentre anche lo stesso Bonaccini, che ha condotto una campagna certamente più moderata e prediligendo i temi e gli interessi locali, è consapevole di essere visto da una parte dell’opinione pubblica come l’ultimo baluardo difensivo contro il dilagare dell’ondata sovranista. Non è la prima volta che il voto nella Regione diventa snodo decisivo per le vicende politiche nazionali, fin dal 1919, quando l’assalto dei fascisti a Palazzo d’Accursio segnò una tappa fondamentale della conquista del potere da parte di Mussolini.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Vico Dario 
Titolo: Le altre facce dell’Emilia – Quanto pesa l’insicurezza
Tema: Elezioni in Emilia Romagna

La chiave dell’avanzata di Matteo Salvini in Emilia-Romagna è nella presa che riesce ad avere in quella fetta di società che Marine Le Pen ha di recente chiamato “popolo centrale”: ovvero chi non è povero ma nemmeno ha i privilegi dei più ricchi. I commercianti più degli artigiani sono considerati sicuramente un segmento sociale a preferenza leghista. In passato i dettaglianti emiliani erano stati per lo più berlusconiani, ottimisti, irritati dalla burocrazia locale e dall’arroganza delle amministrazioni. Ma da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. La Grande Crisi ha dato una bella scremata e oggi il nuovo demonio si chiama e-commerce, la rivoluzione digitale che ha fatto diventare i portieri di condominio che smistano i pacchi Amazon più importanti dei commercianti. In più non va dimenticato che l’Emilia è terra di outlet, da Fidenza in giù si fa persino fatica a contarli. Anche tra gli operai il leghismo fa il pieno. I più avvertiti invitano a distinguere tra operai protetti e non protetti, tra le medio-grandi imprese sindacalizzate quasi tutte con il loro accordo di welfare aziendale e invece l’arcipelago delle tute blu impiegate nelle lunghe filiere dell’agro-alimentare dove non sempre la legalità è assicurata.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: Intervista a Vasco Errani – “Le idee della Lega sono pericolose Ma qui da noi l’odio non attecchirà”
Tema: Elezioni in Emilia Romagna

Le parole di Vasco Errani, ex governatore dell’Emilia Romagna, alla vigilia del voto di domenica: “L’Emilia Romagna non è un’isola felice, non lo è mai stata”, dice; “Tira un vento di destra, negativo, pericoloso. È chiaro che questo ha un impatto anche sull’Emilia Romagna. Ma io sono positivo perché questa terra ha raggiunto grandi risultati non per una ragione ideologica, ma perché la sua comunità ha saputo affrontare insieme le difficoltà, darsi valori di solidarietà e coesione”. Prosegue l’ex governatore, riconoscendo un pericolo nel “racconto della paura. La destra investe sulla paura. La paura di vedersi mettere in discussione ciò che si è ottenuto. L’opposto di quello che ci ha permesso di ottenere tanti risultati qui in Emilia Romagna: la capacità di lavorare insieme”. E ancora: “Salvini ha un’idea di società che non va bene, è pericolosa. La giustizia fai date, la delazione, prendersela con l’immigrato: è una cosa grave. E il fatto che il giorno dopo è stata danneggiata l’auto della signora che ha indicato il campanello a Salvini dimostra che odio chiama odio. Per qualche voto in più non si può dare un messaggio così sbagliato e pericoloso”.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Greco Anna_Maria 
Titolo: Berlusconi: «Con Jole la Calabria risorgerà» – Berlusconi vede rosa «Calabria abbandonata ma risorgerà con Jole»
Tema: Elezioni in Calabria

Secondo Silvio Berlusconi, intervenuto in un comizio a Tropea, in vista delle prossime elezioni regionali calabresi, “una vittoria in Calabria e in Emilia Romagna dovrebbe portare alle dimissioni del governo, dimissioni necessarie perché altrimenti non saremmo neppure più una democrazia”. “Domenica prossima – dice alla gente che lo applaude – avete nelle mani il vostro futuro e quello dei vostri figli. Ma anche il futuro del Paese. Il centrosinistra sarebbe una minoranza che pretende di governare una maggioranza. Devo dare atto a D’Alema nel 2001, quando vincemmo diverse regionali, il giorno dopo diede le sue dimissioni. Succederà anche questa volta”. E la prima tappa della missione in Calabria dell’ex premier, convinto di avere il successo in tasca. E qui ha il volto storico di Fi di Jole Santelli, candidata governatrice del centrodestra.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Sallusti Alessandro 
Titolo: E ora trema Conte
Tema: Governo

Il governo Conte è appeso alle elezioni in Emilia Romagna e Calabria, ma il premier la faccia si guarda bene dal mettercela, forse memore della figuraccia che rimediò apparendo sia pur fugacemente e controvoglia nella disastrosa – per la sua maggioranza – campagna elettorale in Umbria. Conte, la faccia non ce l’ha messa neppure sul siluramento di Di Maio da leader dei Cinque Stelle nonostante nella vicenda ci sia molta farina del suo sacco. Conte ha fatto fuori Salvini dal governo e Di Maio dai Cinque stelle dopo aver appoggiato e sottoscritto ogni loro capriccio e ogni follia, porti chiusi o redditi di cittadinanza che fossero. La sua difesa è la classica “io non c’ero e se c’ero dormivo”, ma sarà difficile dormire lunedì mattina se Pd e Cinque Stelle dovessero perdere l’Emilia perché il botto sarà così forte che rimbomberà anche dentro Palazzo Chigi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Taglio dei parlamentari, sì della Cassazione al referendum
Tema: Referendum sul taglio dei parlamentari

La Cassazione dà il via libera al referendum sul taglio di 345 parlamentari. La Corte ha infatti dichiarato legittimo il quesito della richiesta di consultazione popolare, presentata da 71 senatori, che dovrà confermare la legge che modifica alcuni articoli della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari. Si andrà così alle urne per confermare o annullare la riforma che taglia i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Per quanto riguarda la data del referendum, la convocazione spetta al Presidente della Repubblica, dopo il Consiglio dei Ministri appositamente convocato entro 60 giorni da oggi. Si potrebbe quindi votare tra gli ultimi giorni di marzo, e la prima domenica di giugno.
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Economia e finanza

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: La pragmatica von der Leyen incassa la tregua sui dazi Usa – Dazi, prove di disgelo di Davos Trump e l’Europa dialogano
Tema: Forum di Davos

Prove di disgelo sui dazi a Davos, dove è in corso il World Economic Forum. La delegazione europea è convinta di aver evitato il pericolo imminente più concreto: una nuova ondata di dazi statunitensi che sarebbero stati annunciati già dal prossimo mese, dopo quelli su 7,5 miliardi di dollari già decisi in ottobre. La tregua, benché fragile, è il risultato dei colloqui fra la Commissione europea e la delegazione della Casa Bianca a Davos per facilitare il percorso di un negoziato commerciale più ampio nei prossimi mesi. A chi gli ha chiesto ieri circa la prospettiva di una nuova stretta, il commissario Ue al Commercio Phil Hogan ha risposto nettamente: “Non prevedo dei dazi, spero che potremo raggiungere un compromesso. Preferiamo negoziare un accordo equilibrato e lasciarci alle spalle l’imposizione di dazi”. Hogan è stato a Washington nei giorni scorsi e a Davos ha partecipato a un incontro fra Donald Trump e Ursula von der Leyen, durante il quale si è delineata la strada per un negoziato complessivo che di fatto fra Washington e Bruxelles si è già aperto.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Carrer Stefano 
Titolo: Forum di Davos. Merkel: «Questione vitale» la lotta al climate change – Merkel: «La neutralità climatica è una questione di sopravvivenza»
Tema: Forum di Davos

Angela Merkel nel corso del proprio intervento al Forum di Davos ha parlato della lotta ai cambiamenti climatici come “questione di sopravvivenza”. Nel suo discorso, la Cancelliera ha risposto in modo soft ma chiaro alle invettive di Donald Trump contro gli «allarmisti»: “La questione del raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi potrebbe essere una questione di sopravvivenza per l’intero continente”, ha detto, aggiungendo: “Sfortunatamente, non tutti sono con noi. Ma tanti lo sono”. Tra gli ostacoli da superare, non ci sono solo quelli posti da chi sottostima il problema o mostra scarsa propensione alle collaborazioni internazionali: Merkel ha parlato di una “enorme tensione tra aree rurali e città” sui provvedimenti da prendere per affrontare l’emergenza climatica, in quanto le infrastrutture, come i trasporti pubblici, sono molto più sviluppate nelle aree urbane.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bresolin Marco – Zatterin Marco 
Titolo: Intervista a Paolo Gentiloni – Gentiloni: web tax entro un anno – “Web tax, accordo globale entro l’anno Altrimenti l’Europa andrà avanti da sola”
Tema: Forum di Davos
Paolo Gentiloni considera «un fatto positivo» il dialogo tra Stati Uniti e Francia sulla prospettiva di una imposta digitale e una tassazione minima per le imprese a livello globale. “Una tregua” che apre una “finestra di opportunità” sino a fine anno per definire una intesa collettiva sotto l’egida Ocse. È ottimista sull’esito, il commissario Ue per l’Economia. “Abbiamo a disposizione il tempo necessario” eppure avverte che, in caso di fallimento, dovrebbe “riproporre una soluzione europea per entrambi i dossier”. L’ex premier reputa possibile un salto di qualità geopolitico per l’Unione che potrebbe avere anche sbocchi nelle mediazioni per le grandi crisi del momento, dalla Libia all’Iran.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Perrone Manuela 
Titolo: Conte: «Il Sistema Italia verde modello di sviluppo sostenibile» – Conte: il sistema dell’Italia verde modello di sviluppo sostenibile
Tema: Sostenibilità

Il premier Giuseppe Conte oggi ad Assisi firmerà il Manifesto ideato da Symbola e dal Sacro Convento ed indicherà con chiarezza nel “sistema dell’Italia verde”, che ci vede svettare in Europa per il riciclo dei rifiuti e per il numero di aziende che investono in tecnologie green, “un modello da esportare”. “Come continente europeo – sarà l’esortazione di Conte – dobbiamo rivendicare la leadership su innovazione verde e lotta ai cambiamenti climatici, trainando lo sviluppo sostenibile nel Pianeta”. La convinzione che Conte condividerà con i sottoscrittori del Manifesto, tra cui Confindustria, Enel, Novamont e Coldiretti, è chiara: “Ritrovando le radici profonde della sua cultura solidale, l’Italia può promuovere un modello di sviluppo sostenibile in grado di riannodare i legami tra le comunità produttive del territorio, valorizzando l’artigianato e il commercio, sostenendo la piccola industria sempre più inserita nelle catene del valore globali e ricomponendole filiere interne nelle quali grande, media e piccola industria possono godere di vantaggi reciproci”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sensini Mario 
Titolo: Meno tasse in busta paga – Da luglio in busta paga bonus fino a 600 euro
Tema: Cuneo Fiscale

Via libera del governo al decreto per il taglio del cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori dipendenti. L’operazione partirà dal prossimo mese di luglio e vale poco meno di 3 miliardi quest’anno, che diventeranno 5 nel 2021. Il “trattamento integrativo” garantito dal taglio del cuneo sarà nel 2020 di 600 euro per i lavoratori dipendenti con un reddito annuo lordo fino a 26.600 euro. Per i lavoratori che hanno redditi tra 26.600 e 35 mila euro, il bonus scende gradualmente fino ad arrivare ad 80 euro al mese. Per la fascia successiva, quella dei dipendenti con redditi tra 35 e 40 mila euro, il bonus di 480 euro (80 al mese per i sei mesi del 2020), scende progressivamente fino ad azzerarsi del tutto a quota 40 mila euro. La riduzione delle imposte riguarda 11,7 milioni di lavoratori interessati dal vecchio Bonus Renzi, più altri 4,2 milioni di lavoratori, che si trovano nella fascia di reddito tra 26.600 e 40 mila euro, finora esclusi.
Slittano a lunedì invece le nomine alla guida delle agenzie fiscali, sulle quali sembra comunque esserci consenso: Ernesto Maria Ruffini dovrebbe tornare alle Entrate, Marcello Minenna andrebbe al Demanio e Antonio Agostini alle Dogane e Monopoli.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio – Tucci Claudio 
Titolo: Taglio del cuneo limitato al 2020 Rush finale del Cdm sul decreto – Taglio al cuneo solo 2020, rush finale in Cdm
Tema: Cuneo Fiscale

Ieri fino a tarda sera, si è esaminato il testo del decreto legge sul taglio del cuneo fiscale. La bozza del provvedimento elaborata dai tecnici del Mef prevede per il periodo che va dal 1 luglio al 31 dicembre di quest’anno un’integrazione al reddito pari a 600 euro, per i redditi di lavoro dipendente e assimilati a partire da 8.200 euro fino a 28mila euro. Viene poi introdotta una nuova detrazione che interessa i redditi da oltre 28mila euro che vale 600 euro e che va progressivamente riducendosi con il crescere del reddito, fino ad azzerarsi a quota 40 mila euro. La bozza prevede poi l’applicazione dell’intervento per il solo 2020 con un costo di 2,947 miliardi per quest’anno e di 596,3 milioni per il trascinamento nel 2021 degli oneri (in primis i conguagli dell’anno successivo). Complessivamente secondo le stime del governo, vedranno crescere le retribuzioni circa 16 milioni di lavoratori dipendenti del settore privato e di quello pubblico, che dichiarano un reddito fino a 4omila euro. Di questi 4,3 milioni sono lavoratori esclusi finora dal bonus Renzi, con redditi superiori a 26.600 euro.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cimmarusti Ivan 
Titolo: Reddito cittadinanza Controlli difficili ma crescono le truffe – Reddito di cittadinanza e Ferrari, aumentano le denunce per falso
Tema: Welfare

Aumentano le denunce per le truffe sul sussidio del reddito di cittadinanza. A Locri una indagine della GdF ha portato alla denuncia di 237 persone, tra cui anche proprietari di ville di lusso con Ferrari nel garage e imprenditori e professionisti con partita Iva, che percepivano indebitamente il sussidio. Stando ai conteggi della Guardia di finanza di Locri, la frode complessiva ammonta a 87omila euro. A Modena, invece, la polizia locale ha scoperto un finto senza fissa dimora che aveva ottenuto 4 mila euro pur essendo intestatario di 78 autoveicoli e di una concessionaria. Sono solo gli ultimi due casi di un fenomeno che si annuncia vasto, anche se è ancora presto per stabilire quanto sia ampia la truffa sul Reddito. Ma basta vedere i dati della Guardia di finanza relativi al periodo gennaio 2018 – maggio 2019 per comprendere quanto siano elevate le frodi sulla spesa pubblica: 157 milioni di euroerogati a 13.570 soggetti che erano riusciti a ottenere agevolazioni in ambito previdenziale, assistenziale e sanitario, senza averne diritto.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bonini Emanuele 
Titolo: Intervista a Margrethe Vestager – Vestager apre all’Ilva “Pronti a discutere sugli aiuti di Stato” – L’Ue apre all’Ilva “Pronti a discutere sugli aiuti di Stato”
Tema: Ilva

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea, apre ad un intervento per l’Ilva, “facendo uso della flessibilità delle regole e valutando a quali condizioni si intende intervenire”. L’Italia ha annunciato di voler ricorrere al Green Deal per rendere l’Ilva sostenibile. Il commissario Gentiloni ha detto che può essere possibile, ma questo pone la questione degli aiuti pubblici: “Non si possono concedere aiuti di Stato per fare ciò che dovrebbe fare chiunque altro, e questo è un principio generale, che non vale solo per l’Ilva”, spiega la Vestager; “Se si vuole fare di più, questa è un’altra questione. Quindi ovviamente possiamo discuterne, perché anche nell’acciaio ci sono questioni molto interessanti legate alla de-carbonizzazione, tenuto conto che in futuro ci sarà bisogno anche di acciaio, quando saremo neutrali dal punto di vista climatico. Ma vogliamo cambiare il modo di fare le cose. Ad ogni modo il principio per cui “chi inquina paga” è ancora valido nella situazione dell’Ilva e, per quanto ne so, le autorità italiane stanno ancora perseguendo il precedente proprietario per pagare la bonifica”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Spini Francesco 
Titolo: Intervista a Carlo Bertazzo – “Senza concessione il gruppo Autostrade rischia di sparire” – “Non distruggete il gruppo Autostrade Cerchiamo un accordo con il governo”
Tema: Autostrade

Carlo Bertazzo,  dal 13 gennaio ad di Atlantia, la holding di partecipazioni cui fa capo Autostrade per l’Italia: “Quanto è accaduto con il ponte Morandi è qualcosa di gravissimo”, dice; “Chiediamo anzitutto scusa ai familiari delle vittime e a tutti gli italiani. A questo tragico evento è seguita l’uscita delle intercettazioni. Nel gruppo non avremmo mai nemmeno potuto immaginare che ci fossero persone cosa distanti dall’etica aziendale e dal nostro modo di vedere e di operare. Da qui dobbiamo ripartire. Puntando sul ricambio manageriale e sull’investimento suigiovani talenti, su un radicale cambio di cultura aziendale, sulla ri-motivazione di tutti i lavoratori delle aziende del gruppo, sulla misurazione costante delle performances operative. E intendiamo anche cambiare la struttura della holding”. Prosegue poi Bertazzo: “Il cda di Autostrade per l’Italia ha approvato le linee di un piano di trasformazione: l’obiettivo è consegnare a fine concessione, nel 2038, un’infrastruttura completamente ammodernata per garantirne l’allungamento della vita attuale. A quella data ci saranno pezzi di autostrada che avranno oltre 100 anni. Nei prossimi 4-5 anni sulla manutenzione impegneremo 2 miliardi di euro, 650 milioni in più di quanto era previsto in precedenza. Ci sono poi investimenti per altri 4 miliardi di euro in cui punteremo anche su tecnologia e innovazione”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: Bce, via alla revisione delle strategie Priorità al target dell’inflazione – Al via la revisione della Bce Priorità al target d’inflazione
Tema: Bce

La Bce pronta a scendere in campo sulla stabilità dei prezzi “nel miglior interesse degli europei”, tenendo conto che le economie nell’Eurozona sono state “investite da profondi cambiamenti strutturali”. Previsto quindi un riesame della strategia della politica monetaria, che dovrebbe concludersi tra novembre e dicembre: al centro dell’esercizio approccio e strumenti attraverso cui si realizza la stabilità dei prezzi. Ma intanto la Bce non ha alcuna intenzione di modificare la sua politica monetaria, che resta invariata ed ampiamente accomodante a sostegno di una crescita economica che resta «moderata», mantenendo condizioni di finanziamento che favoriscono “la spesa per consumi e gli investimenti delle imprese”. È questo il doppio messaggio trasmesso ieri dalla presidente Christine Lagarde. La Bce dunque traccia una netta linea di demarcazione tra la revisione e la politica monetaria che «deve rimanere altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo». Gettando così acqua sui focolai accesi nel mercato da chi si aspettava già ieri un atteggiamento più “falco” da espansivo a restrittivo.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Santevecchi Guido 
Titolo: Virus, la Cina isola 4 città – Venti milioni in quarantena, chiusa la Città Proibita Pechino annulla il Capodanno
Tema: Coronavirus

Per cercare di arginare il coronavirus, le autorità cinesi ieri hanno deciso di mettere in atto un’operazione quarantena senza precedenti: chiusa la città di Wuhan, epicentro dell’infezione: niente voli, treni e posti di blocco nelle autostrade per impedire agli 11 milioni di abitanti di lasciare la città; stessa decisione a Huanggang, oltre 7 milioni di cittadini, mentre i funzionari della vicina Ezhou (1 milione di abitanti) hanno sospeso i collegamenti ferroviari. La grande Wuhan e Huanggang hanno fermato autobus e metropolitana nel loro perimetro, imposto alla gente di indossare la mascherina nei luoghi pubblici, compresi i ristoranti: se preso alla lettera significa che bisogna mangiare solo in casa. Poi nel corso della giornata l’annuncio da Pechino: i festeggiamenti per il Capodanno lunare che cade sabato sono sospesi. Sbarrrate le porte anche della Città Proibita. Salgono preoccupazione ma anche polemiche per la durezza delle misure, secondo alcuni in violazione dei diritti umani.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ricci Sargentini Monica 
Titolo: Virus, in Cina è boom di malati Quattro metropoli blindate
Tema: Coronavirus

La diffusione del coronavirus, che ha costretto le autorità cinesi a misure eccezionali ed inedite, secondo l’Oms non comporta ancora il rischio di una emergenza internazionale. Finora sono circa 600 i contagiati ma alcuni medici ospedalieri di Wuhan sostengono che si arriverà presto a 6 mila. Almeno 95 i malati che versano in gravi condizioni. Ma c’è anche il primo paziente che è guarito dopo 3 giorni di cure, un 23enne di Wuhan. L’allarme però rimane. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha deciso di alzare il livello di allerta da due a tre, invitando gli americani a «riconsiderare i viaggi» in Cina. In Italia è atterrato ieri l’ultimo aereo proveniente da Wuhan, i passeggeri sono stati tutti controllati ma non c’erano casi sospetti. Falso allarme a Bari dove una cantante è stata ricoverata con sintomi similinfluenzali dopo un tour in Oriente che aveva toccato anche la provincia di Wuhan.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Radicioni Francesco 
Titolo: Virus: 20 milioni di cinesi in isolamento Bari, falso allarme per un caso sospetto – Coronavirus, Pechino chiude la Città Proibita
Tema: Coronavirus

Dalle 10 di ieri mattina Wuhan è una città in quarantena: 11 milioni di abitanti non possono lasciare la metropoli epicentro della trasmissione del coronavirus. “Il confinamento di 11 milioni di persone non ha precedenti nella storia della salute pubblica”, ha detto Gauden Galean, rappresentante a Pechino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In serata, anche Huanggang – oltre 7 milioni di residenti e distante una manciata di chilometri da Wuhan – è stata sigillata e i residenti hanno ora bisogno di un permesso speciali per lasciare la città. Restrizioni sui viaggi sono state poi imposte per chi vive nelle più piccole Erzhou, Chibi, Zhijiang e Xintao: tutte la provincia dello Hubei dove si concentra il maggior numero di casi. Stando agli ultimi dati, 630 è il numero dei contagi sparsi in quasi tutte le province del Paese, 25 sono i morti. Le autorità temono che la trasmissione del misterioso 2019-nCoV possa accelerare mentre milioni di cinesi stanno viaggiando per l’annuale migrazione di massa che precede le vacanze per il Capodanno lunare. Per contenere il numero di spostamenti nel Paese, i media della Repubblica Popolare hanno garantito che i passeggeri che rinunciano a mettersi in viaggio potranno chiedere il pieno rimborso di biglietti aerei e ferroviari.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Costantini Valeria 
Titolo: Luca e Davide rientrati a Roma: «Siamo preoccupati per una collega là»
Tema: Coronavirus

Luca Padula e Davide Passerini sono stati tra gli ultimi occidentali a lasciare in aereo Wuhan: entrambi ingegneri di una azienda informatica, erano a bordo dell’ultimo volo sbarcato a Fiumicino ieri. “Abbiamo saputo del blocco solo quando siamo arrivati a Roma”, racconta Padula, che ricorda: “Ci hanno controllato la temperatura anche alla partenza e un passeggero è risultato positivo, ma si è trattato solo di un falso allarme”. Poi spiega il transito negli scanner attivati all’aeroporto romano dal ministero della Salute. “Siamo passati sotto le termocamere, è stato tutto molto rapido, a bordo avevamo già compilato le schede per la rilevazione dei sintomi”. Prosegue il racconto: “A Wuhan negli ultimi giorni c’era però molta tensione, la situazione è precipitata all’improvviso. C’era poca gente in strada, anche in albergo erano tutti con il volto coperto”. Il loro pensiero è rivolto alla collega rimasta in Cina per il progetto di lavoro che li porta spesso in Oriente: “Aveva il volo prenotato tra pochi giorni, non sappiamo se e come riuscirà a tonare in Italia. E noi dovremmo ripartire a breve, chissà se ci riusciremo”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Magrì Fabiana 
Titolo: I grandi del mondo riuniti a Gerusalemme per ricordare la Shoah – I leader del mondo ricordano la Shoah “La memoria contro l’antisemitismo”
Tema: Forum sulla Shoah

Mai prima di ieri i leader dei Paesi che 75 anni fa sconfissero il Nazismo si erano riuniti per esprimere un punto di vista nazionale sulla Shoah e sul conflitto e per analizzare le circostanze odierne. L’ultimo leader ad arrivare a Gerusalemme ieri è stato Vladimir Putin, che ha rivendicato il ruolo dell’Armata Rossa nella liberazione di Auschwitz.Nell’incontro a due con Rivlin, Putin aveva dichiarato al presidente israeliano: “La Shoah è una tragedia che condividiamo”. Il presidente francese Marcon invece ha denunciato che “dopo tutto quello che è successo, l’antisemitismo è tornato con il suo corteo di odio e intolleranza; la Francia non l’accetta: la mia determinazione ad agire è totale”. Il Principe Carlo ha parlato di “una storia d’incomprensibile disumanità, da cui tutta l’umanità può e deve imparare”, mentre totalmente allineati sono apparsi il premier Benjamin Netanyahu e il vicepresidente americano Mike Pence, ben decisi a sottolineare i pericoli che si ripropongono, in particolare in Medio Oriente, e puntando il dito contro l’Iran.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frattini Davide 
Titolo: Mattarella al Forum sulla Shoah: «Restare sempre vigili»
Tema: Forum sulla Shoah

A Gesusalemme le celebrazioni per il 75esimo anniversario della liberazione dei lager nazisti in Polonia. Al Forum sull’Olocausto hanno partecipato 41 capi di Stato invitati dal presidente Rivlin. Presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dice di aver “apprezzato la proposta di Liliana Segre di stabilire una commissione parlamentare per combattere l’antisemitismo e l’odio”. Il Capo dello Stato ribadisce come non si debba “mai abbassare la guardia, la vigilanza contro l’antisemitismo, la violenza e il fascismo. La testimonianza sulla Shoah resa in questi decenni dalla senatrice Segre è per l’Italia un patrimonio prezioso”. Quella che sembra la questione dietro le quinte del Forum viene portata sul palco dal premier israeliano Netanyahu: “Ringrazio il presidente Trump e il vicepresidente Pence che si confrontano con i tiranni di Teheran i quali minacciano la stabilità del Medio Oriente e del mondo”. Pence lo riecheggia poco dopo: “Dobbiamo essere forti e uniti contro l’Iran, l’unico governo che nega la Shoah”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Donne incinte? Stop ai visti La decisione di Trump
Tema: USA

La Casa Bianca decide di non concedere più il visto di ingresso temporaneo negli USA agli stranieri che cercano di entrare nel paese per il cosiddetto “turismo delle nascite”. L’obiettivo dell’amministrazione, si legge nel comunicato, “è chiudere una falla legislativa che ha consentito abusi diventati endemici, con un sovraccarico per i nostri ospedali, per i soldi dei contribuenti. Ogni anno circa 33 mila donne straniere entrano con un visto turistico e partoriscono negli ospedali di Houston, Miami, New York e altre città. Poi tornano a casa, con un neonato born in the Usa e che da adulto potrà entrare negli Stati Uniti senza alcun problema.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Semprini Francesco 
Titolo: Trump alla marcia contro l’aborto La prima volta di un presidente
Tema: USA

Donald Trump è il primo presidente degli Stati Uniti a partecipare a una marcia anti-aborto. L’evento avrà luogo oggi al National Mall di Washington dove sfileranno gli attivisti di «March for Life». Gli organizzatori ricordano come Trump già in passato si sia battuto per la causa anti-abortista, nominando giudici conservatori e tagliando i fondi a sostegno della pratica di interruzione di gravidanza. La mossa elettorale Trump, dall’inizio dei mandato e ancor prima in campagna elettorale, ha fatto leva sugli elettori evangelici e conservatori. La mobilitazione di Trump sull’aborto arriva in coincidenza di altri annunci con cui il presidente, da Davos e lontano dai riflettori del Senato dove è in corso il dibattimento sull’impeachment, ha di fatto dettato la sua agenda elettorale, per di più a colpi di tweet col nuovo record di oltre 140 cinguettii messi a segno in sole 24 ore.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Di Feo Gianluca 
Titolo: Se in Libia si torna a sparare
Tema: Libia

Solo cinque giorni dopo la Conferenza di Berlino, in Libia si sono riaccesi i timori di guerra: a Tripoli infatti è stato abbattuto un drone turco appena decollato. Il generale Haftar ha ribadito che nessuno può volare sulla capitale senza il suo permesso. Il segnale più preoccupante sono i continui voli che sbarcano munizioni, armi e mercenari. Dal 12 al 20 gennaio sono stati registrati venti aerei partiti dagli Emirati e atterrati con rifornimenti per Haftar: la conferma di come gli emiri non intendano accettare la tregua e vogliano spingere il generale a continuare l’avanzata. Mentre l’embargo invocato dalla Conferenza di Berlino resta lontano dal concretizzarsi: l’Europa pare prigioniera delle cautele e della diplomazia, per niente disposta a rischiare un confronto con Erdogan e con le potenze arabe.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  De Marchis Goffredo 
Titolo: “Pressing sull’Egitto” Ma l’Italia non ritira l’ambasciatore al Cairo
Tema: Caso Regeni

La Farnesina conferma ufficiosamente che il governo non è intenzionato a richiamare l’ambasciatore italiano al Cairo, dopo l’appello dei genitori di Giulio Regeni su la Repubblica. Ma il governo non ha comunque intenzione di mollare la presa sul regime di Al Sisi. “A ogni incontro con le istituzioni egiziane — spiega il ministro degli Affari europei Enzo Amendola — i membri dell’esecutivo italiano si presentano con una cartellina delle priorità. Al primo punto c’è sempre la vicenda Regeni. I colloqui partono inevitabilmente dalla richiesta di verità su quella vicenda. A tutti i livelli”. Ma al momento questo pare non bastare. “Non so concretamente quanto possa servire la rottura delle relazioni diplomatiche”, dice Laura Boldrini, da sempre in prima linea per la battaglia di verità sul ricercatore italiano ucciso dal regime egiziano. “Apprezzo molto le parole dei genitori di Giulio. Non chiedono solo giustizia per il figlio, ma rivendicano la dignità dell’Italia. Manca la necessaria collaborazione dell’Egitto, ma spero che qualcosa possa cambiare. Soprattutto a livello giudiziario. Intanto Di Maio si è impegnato ad avere risposte, Fico ha sospeso i rapporti tra i parlamenti”.
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