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SINTESI IN PRIMO PIANO – 30 marzo 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:
– Coronavirus, calano decessi e pazienti positivi. Protesta dei Comuni sugli aiuti previsti dal governo: “Pochi soldi”. Fontana: Lombardia vicina al picco dei contagi.
– Piano per il rientro dall’emergenza: prima le fabbriche, ma restano dubbi su scuole e commercio. 15 aprile prima ipotesi, 4 maggio per tornare nelle aule.
– Il virologo della Casa Bianca: ci aspettiamo fino a 200mila vittime.
– Attività e studi cercano aiuto per gli incassi in picchiata. In aprile un decreto con misure a 360 gradi.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata: Stampa
Autore: Molinari Maurizio
Titolo: Sala: contro il virus, una nuova Costituente – Sala: “Bisogna modernizzare lo Stato Una nuova Costituente repubblicana per far ripartire l’Italia dopo il virus”
Tema: Coronavirus – Intervista a Giuseppe Sala
“Una nuova Costituente per far ripartire l’Italia dopo il virus”. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, parla dal suo studio a Palazzo Marino, trincea della resistenza alla pandemia, per descrivere come vede la fase 2 dell’emergenza, quella della ricostruzione. Descrive la sua città come “motore indispensabile della ripresa” e prevede che le “abitudini cambieranno”. “Penso a De Gasperi nel dopoguerra. Coinvolgiamo tutti i partiti e gli amministratori. Subito investimenti per le imprese”. L’ipotesi è quella di una “riapertura a scaglioni, con i giovani al lavoro e i nostri anziani da proteggere a casa”.  
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Iossa Mariolina
Titolo: Contagi, la crescita si ferma al 5,6% Fontana: Lombardia vicina al picco
Tema: Coronavirus – Il bilancio dell’emergenza
Nuovi contagi in frenata, diminuzione della pressione sulla terapia intensiva e picco vicino. Sono buone le notizie che arrivano dalla Protezione civile e dalla Lombardia, la regione-pilota. La percentuale di crescita dell’infezione è scesa al 5,6%, il giorno prima era 6,9%, il 19 marzo era 14,9%. In terapia intensiva ricoverate “soltanto” 50 persone in più (1,3%): in totale sono 3.906. In Lombardia l’incremento dei contagi è stato di 1.592, rispetto al 2.100 di sabato, anche se in provincia di Milano sono stati 546 in più (314 il giorno prima). Il governatore Attilio Fontana si è detto convinto che “dovremmo essere molto vicini al picco”. Il numero dei decessi resta alto: 756 (sabato l’aumento era stato di 889) i morti in più, dei quali 416 in Lombardia, 10.779 in totale, anche se ci si aspetta che scenda ogni giorno, d’ora in avanti. Sempre che si continui nel distanziamento sociale.
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Testata: Repubblica 
Titolo: A casa fino a dopo Pasqua – Brusaferro “Il virus rallenta ma solo dopo i dati di Pasqua si potranno rivedere i divieti”
Tema: Coronavirus – Intervista a Silvio Brusaferro

Tutti a casa fino a dopo Pasqua. Poi si capirà come modulare le restrizioni. Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, anche con casi di Coronavirus a zero, la vita non tornerà subito come prima. “Stiamo studiando come muoverci quando la curva dei contagi sarà in discesa – spiega -. Non ci sono modelli nel mondo, servirà un piano graduale. L’infezione non scomparirà in tempi brevi. In attesa di un vaccino dovremo adattarci a trovare un nuovo modo di fare tutte le cose che ci piacciono”.
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Testata: Stampa 
Autore: Bertini Carlo 
Titolo: Retroscena – “Dopo Pasqua apertura a scaglioni” – “Ritorno graduale alla normalità” Il governo punta al dopo Pasqua
Tema: Coronavirus – Il rientro dall’emergenza

Anche se chi governa la questione ci va coi piedi di piombo, “perché se sbagli una mossa riparte il disastro”, una data segnata in rosso nei calendari dei ministri è quella del 15 aprile, ovvero dopo Pasqua, quando forse comincerà a riaprire qualcosa in un paese chiuso a chiave a doppia mandata. A decidere saranno i comitati scientifici ma a frenare chi vuole far vedere subito agli italiani la luce in fondo al tunnel c’è un dato che gira nelle scrivanie dei governi di mezza Europa: secondo autorevoli università europee, se si sbloccassero i lockdown prima del tempo si moltiplicherebbero le morti nel continente, da 100 a 500mila in ogni paese. Ecco perché nei ministeri si sta cominciando a predisporre un piano graduale di rientro alla normalità: prima le fabbriche, ma restano dubbi su scuole e commercio.
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Testata: Repubblica 
Autore: Lopapa Carmelo 
Titolo: Berlusconi “In guerra un Paese deve stringersi intorno a chi decide”
Tema: Coronavirus – Intervista a Silvio Berlusconi

L’Europa così rischia: le ultime misure del governo sono insufficienti. La “competenza e l’autorevolezza di Mario Draghi sarebbero utili per far ripartire l’Italia”, dice Silvio Berlusconi dalla residenza della figlia Marina vicino Nizza, in Costa Azzurra, dove i medici gli hanno consigliato di riparare all’inizio dell’epidemia. Parla della sua quarantena, dei saluti via web ai familiari, della Lombardia piegata, della donazione fatta. “Siamo e rimarremo all’opposizione del governo Conte, verso il quale non posso che ribadire le critiche che abbiamo mosso fin dal giorno del suo insediamento – dice -. Non credo però che questa discussione sia attuale mentre tante famiglie piangono i loro morti e medici e infermieri rischiano la vita. Siamo in guerra e in guerra ci si stringe intorno a chi ha la responsabilità di decidere”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Polito Antonio 
Titolo: L’editoriale – Gli errori da evitare sul «dopo» – Gli errori da evitare nella lunga fase di semi-normalità
Tema: Coronavirus – Il rientro dall’emergenza

E’ giunta l’ora di aprire un dibattito nazionale sulla seconda fase, quella cosiddetta della “mitigation”, sapendo che alla “normalità” ci torneremo solo quando saremo tutti vaccinati; ma sapendo anche che da qui ad allora ci può e ci deve essere una fase di “seminormalità”, in cui si convive con il virus. Avere davanti a noi un traguardo, intravedere una luce in fondo al tunnel, per quanto lontana essa sia, può anzi renderci più accettabile un ulteriore sacrificio, dare un senso alle nostre rinunce. Discutere seriamente di come “riaprire” avrebbe inoltre l’inestimabile vantaggio di farci evitare gli errori che abbiamo commesso al momento di “chiudere”.
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Testata: Repubblica 
Autore: Diamanti Ilvo 
Titolo: Mappe – Se il virus ridisegna i nostri confini – Il virus che ridisegna i nostri confini
Tema: Coronavirus – Risvolti politici e sociali

E’ cambiato tutto. Sta cambiando tutto. Un attimo dopo l’altro. Il coronavirus ha de-limitato il nostro tempo. E, ovviamente, anche il nostro spazio. Tanto più in epoca di globalizzazione. Quando tutto ciò che avviene dovunque, nel mondo, ci riguarda. D’altronde, il Covid-19 non ha confini. Semmai, li approfondisce. Partiti e leader al tempo dei “partiti personali” spesso coincidono. Il virus degli interessi territoriali potrebbe spingerli in direzioni diverse. Potrebbe, quindi, ridisegnare le Mappe politiche e sociali, accentuando il nostro sentimento di inclusione – quasi reclusione – locale. Tanto più che l’Europa appare distante dagli interessi “nazionali”. Così rischiamo davvero di vivere “a casa nostra”. Non da “padroni”, ma da “reclusi”. Mentre il mondo intorno si allontana.
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Testata: Giornale 
Autore: Sallusti Alessandro 
Titolo: Manette per tutti tranne che per loro
Tema: Coronavirus – Ruolo della magistratura  

Non ci pare vero che la magistratura se ne stia alla larga, ne siamo felici. Prendiamo però atto che ancora una volta i giudici, anche di fronte a emergenze e catastrofi naturali, intervengono sul livello politico o spariscono in base al colore del governo di turno. Nessun solerte magistrato oggi si permette di rivolgere la stessa accusa al premier Conte (e ai suoi collaboratori) che ancora il 30 gennaio rassicurava in tv: “Italiani, tranquilli, la situazione è sotto controllo, siamo pronti, non accadrà nulla di grave”, inducendo così a comportamenti suicidi milioni di persone. Anche a Conte auguro ogni bene, ma si vergogni di aver venduto Salvini ai magistrati. E i magistrati si vergognino di quello che stanno facendo a Salvini e fecero ai tempi della berlusconiana emergenza a L’Aquila.
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Economia e finanza

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Arachi Alessandra 
Titolo: Aiuti, la protesta dei sindaci – Aiuti, i sindaci in campo «I soldi non bastano»
Tema: Coronavirus – Aiuti ai Comuni

Protesta dei Comuni sugli aiuti previsti dal governo per affrontare l’emergenza Coronavirus. “Pochi soldi” si lamentano i sindaci. L’Anci: serve un miliardo. Per Milano sono scelte inique. Il ministro delle Regioni Francesco Boccia attacca le Regioni: “Dire che in questa fase di emergenza Covid-19 nessuno ce la fa da solo non è una critica alle Regioni, ma è semplice realismo”. E divampa la lite con i governatori: “Parole inopportune” dicono Fontana e Luca Zaia. 400 milioni per il disagio: a Roma sono stati assegnati circa 15 milioni, meno del 4% del totale, a Milano invece 7,3 milioni, l’1,8%, una cifra che l’assessore comunale al Bilancio Roberto Tasca, ha commentato così: “Una ripartizione iniqua. E’ la stessa cifra che il Comune ha raccolto con le donazioni al fondo di mutuo soccorso”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Aquaro Dario – Dell’Oste Cristiano 
Titolo: Autonomi e studi cercano aiuto per gli incassi in picchiata – La galassia dei lavori autonomi cerca aiuti per il reddito perso
Tema: Coronavirus – Aiuti ai lavoratori  

Circolari, Faq, decreti, istanze online: a fine marzo, mentre ancora si lavora per mettere a punto i meccanismi di aiuto del Dl “cura Italia”, già si pensa al “decreto Aprile”. Con una prima certezza, emersa in questi giorni di lockdown: il mondo del lavoro autonomo è estremamente esposto all’impatto economico della serrata e – al tempo stesso – difficile da inquadrare, perché dietro una singola partita Iva individuale possono nascondersi molti modelli di lavoro diversi. Solo giovedì scorso è arrivata la conferma che l’indennità di 600 euro per il mese di marzo può essere chiesta anche dai soci lavoratori di Snc e Srl, iscritti alle gestioni speciali dell’Ago. Figure che, in effetti, ricadono nel lavoro autonomo, pur operando in forma societaria. L’indennità esclude però oltre un milioni di soggetti, per i quali l’unica chance è il reddito di ultima istanza.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Gennai Andrea 
Titolo: Borse incerte sull’altalena del dollaro – Mercati instabili: il dollaro aggiunge tensioni
Tema: Mercati

Il mercato valutario è un termometro fondamentale in questa fase molto turbolenta. In particolare nelle settimane scorse si è verificato un violento rafforzamento del dollaro Usa, per timori sulla liquidità nei circuiti internazionali, e il mondo ha vissuto una corsa all’acquisto del biglietto verde, ancora oggi valuta centrale nel sistema globale. Il dollaro ha poi arrestato la corsa grazie anche ai massicci interventi Fed e questo ha rasserenato pure l’azionario. Anche in Europa la Bce è intervenuta massicciamente e il problema ora si sposta a livello governativo per cercare di trovare una soluzione comune per fronteggiare la crisi più importante dal dopoguerra. Il nodo degli eurobond resta controverso e le divisioni sulle strategie non aiutano a dare risposte rapide ai problemi economici e sociali.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Meli Maria_Teresa 
Titolo: «Crisi, basta ipocrisie» – «Pensiamo subito a come riaprire le imprese nel mese di aprile»
Tema: Intervista a Matteo Renzi

Per Matteo Renzi bisogna dire “basta alle ipocrisie e riaprire le aziende”. “Cominciamo ora a preparare la ripartenza – dice l’ex premier -. Sbagliato estendere il reddito di cittadinanza. Sì alla lotta per gli eurobond, ma tagliamo la burocrazia”. Il monito: “Sull’emergenza economica non bisogna arrivare in ritardo come è successo per quella sanitaria”.
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Testata: Giornale 
Autore: Marino Giuseppe 
Titolo: Aiutate le imprese – Il Cura Italia è tutto un bluff Aziende e operai senza soldi
Tema: Coronavirus – Aiuti alle imprese

I soldi del decreto non arrivano alle imprese. Il segnale più chiaro che il Cura Italia non sta funzionando? II ministero dell’Economia istituisce una task force e il Pd propone un comitato parlamentare. “La situazione è imballata”, conferma il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. “E i soldi non escono dalle banche”. Quindi l’appello: “Adesso basta burocrazia”. II decreto demanda la distribuzione delle risorse agli istituti di credito, fornendo la copertura attraverso il Fondo di garanzia per le Pmi.
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Testata: Repubblica Affari&Finanza 
Autore: Piana Luca – Riva Gloria 
Titolo: Uno tsunami sul lavoro – Cinquecentomila posti già bruciati la Cig copre, ma la recessione fa paura
Tema: Coronavirus – Effetti sul mondo del lavoro

Cinquecentomila posti a termine già bruciati. La cassa integrazione copre (per ora), ma la recessione fa paura. Le imprese assicurano che faranno di tutto per salvaguardare le loro risorse umane. Ma molto dipenderà dal fattore tempo e dalla data in cui potranno ripartire le fabbriche, gli uffici e i servizi.
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Testata: L’Economia del Corriere della Sera 
Autore: Baccaro Antonella 
Titolo: Gioielli e settori da difendere (la golden power non basta) – Gioielli italiani Stato, salvaci tu (le prove generali con Alitalia)
Tema: Golden power

Banche, assicurazioni, aziende non quotate ma fondamentali per lo sviluppo del Paese. E ancora: le reti per l’acqua, la salute, le informazioni sensibili. Con la crisi cresce la tentazione di estendere il golden power, l’ombrello di protezione che garantisce al governo il controllo delle attività cruciali, dall’hi-tach di Leonardo ai voli. Nazionalizzare non è più tabù, a partire dall’ex compagnia di bandiera. Ma non è facile.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Valentino Paolo 
Titolo: «Chiarezza in Europa» – «Germania decisiva, deve fare chiarezza Il Mes va bene ma senza condizioni»
Tema: Intervista a David Sassoli

“Germania decisiva”: così il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. “II Mes? Ma senza condizioni”. E ancora: “I coronabond? Ci sono molti strumenti. Ogni mese di blocco delle attività costa 160 miliardi all’Italia”. Occorre “trovare soluzioni con fantasia intorno a un grande Piano Marshall”.
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Testata: Stampa 
Autore: Lepri Stefano 
Titolo: Le banche prestino a tasso zero
Tema: Coronavirus – Ruolo delle banche

Molti lodano Mario Draghi ma pochi hanno letto con attenzione il suo intervento della settimana scorsa. Propone che il soccorso alle imprese, per far presto e saltando la burocrazia, passi per il sistema bancario. Le banche, sorrette da una piena garanzia dello Stato, dovrebbero prestare a tasso 0 a tutte le imprese che non licenzino. In alcuni casi potrebbero essere necessari contributi a fondo perduto. Servirà tanto denaro pubblico quanto ne è stato impiegato solo nelle guerre. Ma si eviti di fare a gara a sparare le cifre più grosse. Per ottenere fiducia, l’importante sarà servirsi di strumenti il più possibile automatici, chiaramente temporanei, che non accrescano gli intrecci clientelari fra politica ed economia.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Tremonti Giulio 
Titolo: Un piano di difesa e ricostruzione nazionale
Tema: Coronavirus – Piano per la ripresa

Una proposta per affrontare la crisi basata sull’emissione di titoli pubblici a lunghissima scadenza. Nel suo senso civile e politico l’iniziativa non sarebbe troppo diversa da quella lanciata nel 1948 che fu sottoscritta dal Guardasigilli Togliatti.
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Testata: Giornale 
Autore: Indini Andrea 
Titolo: «Globalizzazione finita È come Sarajevo 1914» – «Il virus incidente della Storia che chiude la globalizzazione»
Tema: Intervista a Giulio Tremonti

“Questa pandemia è il tipico incidente della Storia: decreta la fine della globalizzazione”, dice Giulio Tremonti. “Come l’attentato di Sarajevo” che “pose fine alla Belle Époque”, così la pandemia chiude “30 anni di mercatismo”.
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Testata: L’Economia del Corriere della Sera 
Autore: De Bortoli Ferruccio – Giovannini Enrico 
Titolo: Abbiamo bisogno di soldi: è il momento di tagliare spese e sussidi inutili – 19 miliardi Sconti fiscali Rivediamo quelli inutili (o dannosi)
Tema: Conti pubblici

19 miliardi è la cifra stanziata per sussidi che fanno male all’ambiente. Oggi il prezzo del petrolio è ai minimi per la grave crisi di domanda: perché non decidiamo di cambiare tutto spingendo per l’energia pulita? L’Italia darebbe un segnale di serietà, non trascurando gli obiettivi di Parigi sul clima né quelli dell’agenda Onu 2030.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Sarcina Giuseppe 
Titolo: «Tra cento e duecentomila morti» La cifra che spaventa l’America
Tema: Coronavirus – Stati Uniti 

Americani ancora a casa fino al 30 aprile. Donald Trump ha cancellato dal calendario il 12 aprile, giorno di Pasqua, come la data per la “riapertura” del Paese. Il presidente ha cambiato idea dopo aver ascoltato le previsioni degli scienziati arruolati dalla Casa Bianca: sono angoscianti. Anthony Fauci, il virologo di riferimento, avverte: “Potremmo avere milioni di persone contagiate e i morti saranno tanti, tra 100 e i 200mila”. Deborah Birx, coordinatrice della Task force anti Covid-19, aggiunge: “Nessuna città riuscirà a sfuggire al contagio. Ovunque potrebbe esserci un’epidemia simile a quella di New York”. Estese dunque per un altro mese le cautele adottate 15 giorni fa: non uscire, se non per reali necessità e mantenere la distanza sociale. Intanto a Washinton si studia un nuovo pacchetto di aiuti. Il Presidente: “Stiamo già sostenendo l’Italia”.
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Testata: Repubblica 
Autore: Saviano Roberto 
Titolo: New York, il prezzo della libertà – La ricchezza non basta Così il virus trafigge la città che non vuole rinunciare alla libertà
Tema: Coronavirus – Stati Uniti 

Tutta la ricchezza accumulata, il flusso continuo degli investimenti miliardari che si muove anche a notte fonda; tutti i ricercatori accorsi da ogni parte del mondo; tutto il suo sapere, il suo potere, le sue statistiche, i suoi algoritmi; tutta la massa di danaro che movimenta Wall Street ogni anno: 30.1 trilioni di dollari; tutto questo non è servito a salvare New York dalla pandemia.
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Testata: Messaggero 
Autore: Pollio Salimbeni Antonio 
Titolo: Prime divisioni in Germania sui Covid-bond – Covidbond, crepe tra i falchi al via la trattativa dei ministri
Tema: Coronavirus – Germania

Prime divisioni in Germania sui Covid-bond. Resta lo sbarramento al sostegno comune ma i verdi tedeschi aprono: “Basta egoismi”. Sarà una settimana di negoziato molto intenso tra i rappresentanti dei ministri del Tesoro della zona euro. Tutti si rendono conto della necessità di trovare soluzioni per un’effettiva cooperazione nella grave emergenza. Da Berlino il ministro delle Finanze Olaf Scholz: ora puntiamo sul fondo salva-Stati.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: I.So. 
Titolo: Ministro suicida: «Troppa pressione»
Tema: Coronavirus – Germania

Non avrebbe retto alla pressione straordinaria e crescente di questi giorni, con le misure eccezionali da adottare per far fronte all’epidemia che imperversa anche in Germania: si è tolto la vita Thomas Schäfer, il ministro delle Finanze dell’Assia, Land occidentale da 6,5 milioni di abitanti, dove da oggi saranno accessibili a piccolissime imprese e lavoratori autonomi finanziamenti una tantum da 9mila o 15mila euro per evitare la bancarotta grazie a un budget supplementare. Schäfer, che a 54 anni era una delle personalità più di spicco della Cdu non solo locale, ma federale, nella notte di sabato si è buttato sotto un treno. Era ministro delle Finanze da 10 anni e in politica da 20; possibile successore dell’attuale governatore dell’Assia; marito e padre di due figli. E’ stato il governatore Volker Bouffier a raccontare alla stampa come il ministro fosse “disperato” all’idea di reggere a tutte le aspettative dei cittadini.
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Testata: Repubblica 
Autore: Oppes Alessandro 
Titolo: La Spagna Impennata di contagi e vittime, Madrid in lutto Sánchez chiude ogni “attività non essenziale”
Tema: Coronavirus – Spagna

Era la decisione più difficile, e Pedro Sanchez fino all’ultimo ha fatto tutto il possibile per scongiurarla. Ma con un numero di contagi prossimo agli 80mila e il nuovo record di 838 morti in un giorno raggiunto proprio ieri, non c’erano più alternative. L’economia spagnola si ferma per due settimane: dovranno restare a casa tutti i lavoratori che svolgono attività “non essenziali” con la formula di un “permesso retribuito” che quindi non avrà conseguenze sulla busta paga a fine mese. Il premier socialista ha fatto resistenza finché ha potuto, anche contro il parere di una parte del suo esecutivo progressista, soprattutto quella rappresentata da Unidas Podemos e dal suo leader Pablo Iglesias. Il timore per le conseguenze sull’economia già in affanno era e resta enorme, ma ancora più grande è la paura che il sistema sanitario spagnolo non ce la faccia a reggere ulteriori prove di stress.
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Testata: Stampa 
Autore: Perosino Monica 
Titolo: Ristoranti, bar, aperitivi Vince l’irresponsabilità – Ristoranti aperti e pic-nic al parco La Svezia prende ancora tempo
Tema: Coronavirus – Svezia 

I parchi e le strade di Stoccolma sono più tranquilli del solito, ma pieni di gente. I ragazzi stendono le coperte sull’erba per i pic-nic, i bimbi nutrono le anatre, gruppi di amiche si godono l’happy-hour nei deohrs sulle rive del lago Mahlaren. In tempi di quarantena globale sono immagini straordinarie. In Svezia non si vedono mascherine e gli amici si salutano con un abbraccio. Stoccola insiste sulla linea morbida, e l’epidemiologo di Stato assicura che le restrizioni per ora non servono.
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Testata: Stampa  
Titolo: India: fuga a piedi dalle città, l’esodo biblico verso i villaggi – In fuga a piedi dalle città Esodo biblico in India
Tema: Coronavirus – India

Nel quinto giorno di quello che avrebbe dovuto essere in India un lockdown totale, le immagini che fanno il giro del mondo sono quelle di centinaia di migliaia di persone, quasi tutti uomini, ammassati lungo le strade, alle frontiere, nelle stazioni ferroviarie o deli autobus. Fotografie che raccontano un’emergenza nell’emergenza: una bomba socio-economica pronta a scoppiare insieme a quella sanitaria. Protagonisti di questo esodo biblico sono le centinaia di migliaia di lavoratori giornalieri, che in tutto il Paese si erano trasferiti nelle città dai loro villaggi o aree rurali e che, improvvisamente, si ritrovano disperati, da quando lunedì notte hanno perso il lavoro e non hanno altra possibilità di sostentamento. E che, a causa del blocco totale di tutti i mezzi di trasporto, non hanno un altro modo di tornare a casa se non a piedi, a volte percorrendo anche centinaia di chilometri.
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Testata: Repubblica 
Autore: D’Argenio Alberto 
Titolo: “Un’Europa unita nell’emergenza” – Kyriakides “Bisogna uscire tutti insieme dall’emergenza”
Tema: Intervista a Stella Kyriakides

Stella Kyriakides è commissario europeo alla Sanità. Con l’empatia di una donna che conosce la malattia (ha superato il tumore) e lo sguardo dello psicologo di professione, questa cipriota di 64 anni si trova a gestire la devastante crisi del Covid-19 quasi disarmata: sulla salute i governi non hanno mai ceduto poteri a Bruxelles. Rendendo tutto più difficile a chi ora cerca di coordinare gli europei correndo il rischio di essere accusato di fare poco. “Tutti noi stiamo vivendo una situazione difficilissima – dice – i cittadini di tutta Europa stanno mostrando coraggio e forza enormi. I miei pensieri sono sempre con coloro che stanno combattendo perla vita o che hanno perso qualcuno di caro. Tutti vogliamo che questa situazione finisca quanto prima, ma non posso dare una risposta chiara su quando ciò avverrà. Ci sono molti fattori da prendere in considerazione, incluso il come e quanto le misure dei governi avranno effetto”.
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PRIME PAGINE

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