Attività produttive e ripartenza del sistema-Puglia. Ma come? L’azienda di information technology Exprivia dall’inizio dell’emergenza coronavirus ha messo a disposizione le sue conoscenze per veicolare informazioni ai cittadini con app, assistenti virtuali e consulenze. Abbiamo provato a ragionare sulla Fase 2 con il suo presidente, Domenico Favuzzi. Quanto la pandemia ha cambiato la vostra quoticianità? «Ha accelerato alcuni processi già iniziati, come l’adozione dello smart working e del lavoro da remoto. Sul tema andavamo avanti da oltre un anno e abbiamo dovuto spingere, completando il piano in qualche settimana». Tutto sommato un’opportunità? «Sì, ma in una situazione comunque non ottimale. Da un’indagine interna i dipendenti hanno apprezzato lo smart working, ma anche sottolineato l’esigenza di incontrarsi in ufficio almeno nel 50 per cento del tempo di lavoro complessivo.
Nella Fase l lo abbiamo adottato in modo pressoché totale, ma la presenza fisica pub essere significativa soprattutto nel lavoro di gruppo. Questa esperienza ci insegnerà molto su come organizzarci e su quali strumenti adottare, per mantenere e persino aumentare la produttività nei prossimi mesi. Andremo verso una nuova normalità». II settore dell’it può lavorare molto da remoto. Ma i settori più tradizionali come fanno? C’è possibilità á interazione con il vostro ambito per ripartire?