In evidenza sui principali quotidiani:
PRIMO PIANO
– Regionali: preoccupazioni nel Pd
– Conte non cede sul taglio dell’Iva
– Autostrade verso una possibile soluzione
– Panico in Germania: mezzo milione di persone messe in lockdown
Politica interna
Testata: Corriere della Sera
Autore: Labate Tommaso
Titolo: Regionali, Zingaretti accusa gli alleati: ridicolo dividersi, può finire male
Tema: Regionali: preoccupazioni nel Pd
La questione che filtra dalla stanza di Nicola Zingaretti rimanda a tutti quei tasselli del puzzle che possono trasformare il ritorno dal mare del Pd in una specie di «settembre nero», in grado di scombinare irrimediabilmente il quadro politico. Perché una batosta alle elezioni regionali — dove il centrodestra parte strafavorito in Veneto, favorito nelle Marche e in Liguria, avanti in Puglia, in corsa pure in Campania e sfavorito solo in Toscana — aprirebbe la strada verso la richiesta di elezioni anticipate.
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Testata: Repubblica
Autore: Cappellini Stefano
Titolo: Il retroscena – Zingaretti: intese o governo a rischio – Zingaretti: così il governo rischia dopo le regionali
Tema: Regionali: preoccupazioni nel Pd
Nicola Zingaretti è molto preoccupato: «Serve – ha spiegato ieri ai suoi interlocutori – che in queste ore ognuno si assuma le proprie responsabilità. Senza alleanze alle Regionali, dopo il voto il governo rischia». Teme il segretario del Pd che, in mancanza di una svolta qui e ora, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte siesponga alla spallata dopo l’estate.
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Testata: Stampa
Autore: Bertini Carlo
Titolo: Zingaretti ora teme l’effetto slavina “Uniti nelle Regioni o cadrà tutto”
Tema: Regionali: preoccupazioni nel Pd
E ora tra i Dem scoppia il terrore dell’effetto slavina: un disastro in qualche modo annunciato – questo il timore di Nicola Zingaretti – che avrebbe una data precisa, il 21 settembre prossimo. La fine dell’estate potrebbe segnare l’inizio di un rigido autunno per il centrosinistra. Con la caduta rovinosa del governo e la vittoria delle destre. Il 20 settembre infatti si celebra l’election day: il mix di elezioni regionali a rischio sconfitta, referendum sul taglio degli eletti che delegittimerà i mille parlamentari in carica; e crisi economica al diapason potrebbe produrre un effetto esplosivo.
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Testata: Stampa
Autore: Capurso Federico – Lombardo Ilario
Titolo: Casaleggio lancia la sfida a Grillo “Ora ci vuole un leader e va votato”
Tema: M5S
E’ un’attività frenetica, quella di Davide Casaleggio in queste settima) ne, se paragonata agli anni di silenziosi movimenti all’ombra del Movimento. Il figlio del fondatore affida a un’altra intervista, questa volta a Fanpage, la sua opinione sul prossimo capo politico del M5S, che dovrà essere «deciso dagli iscritti». Una sfida a Beppe Grillo, a Luigi Di Maio e a Giuseppe Conte. Un modo per ribadire sia la necessità di un leader che la centralità della sua creatura, Rousseau, mentre tutto si muove contro di lui per isolarlo, togliergli la proprietà della piattaforma, renderlo ininfluente. Con Grillo i rapporti sono ormai gelidi.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Buzzi Emanuele
Titolo: Altri due addii nel Movimento Maggioranza a rischio in Senato
Tema: M5S
Due addii, uno alla Camera e uno al Senato (Alessandra Riccardi, passata alla Lega), la maggioranza in bilico a Palazzo Madama e lo scontro interno che si riaccende, con lo spettro di una scissione che prende sempre più corpo: non c’è pace per i 5 Stelle. E la situazione rischia di deteriorarsi nelle prossime settimane quando i probiviri dovranno pronunciarsi sulle situazioni a rischio delle rendicontazioni. All’orizzonte si profila una emorragia in termini di parlamentari: una decina le situazioni borderline e sei di queste sono particolarmente critiche. Ma a scuotere la giornata è soprattutto lo strappo di Riccardi, che fa parte della Giunta per le autorizzazioni a procedere e che poche settimane fa aveva salvato Salvini sul caso Open Arms.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Fregonara Gianna
Titolo: A scuola anche di sabato – Ingressi a turno, lezioni brevi Ecco come si tornerà a scuola
Tema: Ritorno in aula
Turni giornalieri o settimanali, riorganizzazione delle classi dividendole in più parti, lezioni di 45 minuti per gruppi di studenti di classi diverse (e anche di anni diversi), frequenza anche di sabato: la scuola scrive le nuove regole per il rientro in classe a settembre dopo l’emergenza virus. Si potranno sfruttare anche gli spazi esterni come parchi, teatri, biblioteche, cinema, musei. Sono queste le linee guida del documento concordato dal ministero dell’Istruzione con le Regioni. È previsto il ripristino del servizio mensa anche per il suo valore educativo.
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Testata: Repubblica
Autore: Saraceno Chiara
Titolo: I nostri ragazzi e la sciatteria della ministra – La ministra alla sciatteria
Tema: Ritorno in aula
Lo scandalo della disattenzione sulla scuola sembra non avere limite. La ministra dell’Istruzione ha fatto avere la sua proposta di linee guida a Regioni e sindacati da cui emergono solo due cose chiaramente, entrambe preoccupanti. La prima è che, in nome dell’autonomia scolastica, che viene comoda quando dal centro non ci si vuole assumere responsabilità, viene delegato totalmente alle singole scuole come “garantire il ritorno alla didattica in presenza”: turni, divisione delle classi in più gruppi, riaggregazione di gruppi di alunni di classi diverse e anche di anni diversi, didattica mista, un po’ in presenza e un po’ a distanza, aggregazione di diverse discipline in ambiti più grandi, possibilità di usare anche i sabati per i turni.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Verderami Francesco
Titolo: Il retroscena – I malumori nei partiti contro lo stallo del premier Ma sul suo tavolo è pronto il nuovo giro di nomine
Tema: Malumori su Conte
È tutto fermo, i dossier di governo non si chiudono, il «piano di Rinascita» resta il titolo di una cartellina vuota, ma in compenso la macchina delle nomine a palazzo Chigi non conosce sosta e come la fabbrica di San Pietro si prepara a elargire incarichi. Il prossimo giro è previsto per la prima metà di luglio: decine di posti in società controllate dalle grandi partecipate — da Rfi fino a Rai Way — saranno il menù di un nuovo pranzo di gala del potere, direttamente gestito dal premier. E poco importa che gli Stati generali dell’economia si siano risolti in un’esibizione di karaoke, o che i ministri ormai si facciano beffe del primus inter pares: «Che fa Conte? È in conferenza stampa».
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Testata: Stampa
Autore: Tamburrino Michela
Titolo: Il piano per le tv agita la politica “Il mercato va regolamentato”
Tema: Rai
Più risorse alla Rai grazie al gettito del canone rinforzato e di contro più pubblicità alle concorrenti Mediaset e La7. Così vorrebbe il governo e in questo senso si dovrebbe lavorare. Tutti d’accordo? Quasi perché i distinguo ci sono. Per Mirella Liuzzi, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico cui fa capo l’Editoria, non si tratta di una grande novità. «Si parla da tempo dei 150 milioni che furono tolti alla Rai per decreto nel 2014. L’ad Salini ne ha più volte parlato in Vigilanza ma non è un tema in discussione al Ministero. Vorrei però ricordare con il governo precedente a questo, avevamo stanziato 80 milioni per la Rai, stanziamento che va ancora formalizzato. Per gli spot alle tv commerciali stiamo attenti, va regolamentato con cura».
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Polito Antonio
Titolo: La terza vita di Caldoro – Dalla fedeltà a Craxi agli sgambetti di De Mita la terza vita di Caldoro
Tema: Regionali: Campania, centrodestra su Caldoro
Persona per bene, uscita indenne da cinque anni di presidenza della Campania, che è come dire il Camel Trophy delle procure. Anzi, considerato un nemico dal malaffare, visto che quando nel 2010 fece la sua prima corsa contro De Luca tolse candidatura e vittoria certa a Nicola Cosentino, il famoso o famigerato signore delle preferenze di Forza Italia; e meno male, se si considera che Cosentino poi è finito in galera e condannato a 9 anni per collusioni con la camorra.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: L.Fer.
Titolo: Tangenti per gli appalti del metrò Milano, un dirigente tra i 13 arrestati
Tema: Milano tangenti Atm
Uno che fosse uno, uno straccio d’appalto regolare, in meno di un anno d’intercettazioni da ottobre 2018 a luglio 2019 la GdF milanese non l’ha proprio trovato tra quelli che dentro l’azienda dei trasporti del Comune di Milano passavano per le mani del responsabile degli impianti di segnalamento e automazione delle linee 1, 2, 3 e 5 della metropolitana, Paolo Bellini, 54 anni, da 25 in Atm. Al punto che prima il pm Giovanni Polizzi, e poi la gip Lorenza Pasquinelli, nel motivare ieri 12 arresti in carcere e 1 ai domiciliari per turbativa d’asta e corruzione negli appalti Atm, sconsolati constatano che «non è emersa neppure una procedura di gara pubblica negli ultimi 2 anni che non sia stata alterata, in misura più o meno penetrante, dall’intervento abusivo di Bellini a favore di una o più delle imprese».
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Testata: Messaggero
Autore: Scarpa Giuseppe
Titolo: Csm, si apre un altro fronte Viola e Creazzo ricorrono contro la nomina di Prestipino
Tema: Magistratura in crisi
Rischia il terremoto la procura di Roma. i grandi esclusi ala corsa alla scrivania che fu di Giuseppe Pignatone, impugnano la nomina dell’attuale numero uno dei pm capitolini, Michele Prestipino, di fronte al Tar. Marcello Viola procuratore generale a Firenze e Giuseppe Creazzo procuratore capo a Firenze sperano in un ribaltamento. Puntano, e non solo, sui loro titoli direttivi che valutano essere superiori rispetto a quelli di Prestipino e che il Csm non avrebbe adeguatamente soppesato. Il tribunale amministrativo del Lazio potrebbe espri mersi in un anno, sei mesi se venisse data la priorità al fascicolo.
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Economia e finanza
Testata: Sole 24 Ore
Autore: Trovati Gianni
Titolo: Gualtieri: «Priorità al costo del lavoro» – Gualtieri frena sul taglio Iva: «Va ridotto il costo del lavoro»
Tema: Taglio dell’Iva
L’idea di un taglio dell’Iva viaggia rapidamente verso l’archiviazione, mentre nella maggioranza la temperatura sale anche sul calendario fiscale dopo la miniproroga al ao luglio arrivata ieri per i versamenti di fine giugno da parte di soggetti Isae forfettari. Una nuova dose di freddezza sull’Iva è arrivata ieri direttamente dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervistato dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, nello Speciale Telefisco organizzato per fare il punto sulla pioggia normativa arrivata con i decreti anticrisi. L’obiettivo del governo è «la riduzione del costo del lavoro», ha ricordato il titolare dei conti rivendicando in campo Iva la cancellazione delle clausole di salvaguardia.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Trocino Alessandro
Titolo: Iva, Conte rilancia Ma al vertice rinviano su tutto – «Chiudere i dossier». Il Pd preme Conte insiste: l’Iva è da tagliare
Tema: Taglio dell’Iva
In questo momento Conte pensa che si debba puntare sui consumi. Per questo, pur ribadendo ai capi delegazione che la decisione non è presa, insiste per una riduzione dell’Iva, che nei suoi piani dovrebbe essere temporanea e selettiva, cioè rivolta solo alle categorie più in difficoltà e collegata al meccanismo di cashback per l’uso della moneta elettronica. «Sarebbe un boost per l’economia — spiega Conte ai capi delegazione e cerca anche di convincerli — Capisco che per tradizione preferiate interventi sui lavoratori, ma il governo ha già provveduto in questa direzione».
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Testata: Repubblica
Autore: Ciriaco Tommaso
Titolo: Conte stringe su Autostrade e rilancia sull’Iva: “Mi gioco tutto” – Conte sfida il Pd sull’Iva “Serve una spinta, mi gioco tutto”
Tema: Taglio dell’Iva
Vuole abbassare l’Iva, anche se a Roberto Gualtieri l’idea non piace. Crede che sia il momento di rilanciare i consumi con una «scarica del defibrillatore». Vuole sfidare Pd e Leu, che preferirebbero tagliare ancora il cuneo fiscale o mettere tutto sulla Cig. «È comprensibile – ragiona Giuseppe Conte – che alcuni partiti della maggioranza si dimostrino tradizionalmente orientati a misure più a favore dei lavoratori, ma in questa fase dobbiamo valutare anche strumenti per far ripartire il cuore dell’economia, stimolando la domanda».
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Testata: Repubblica
Autore: Lopapa Carmelo
Titolo: Conte stringe su Autostrade e rilancia sull’Iva: “Mi gioco tutto” – Il governo su Autostrade “Ecco le condizioni Aspi accetti o è revoca”
Tema: Il nodo Autostrade
Compare per la prima volta l’opzione “revoca” della concessione per Autostrade, nei piani messi nero su bianco dal governo. Ma ha l’effetto della pistola sul tavolo. Perché a Palazzo Chigi lasciano ancora uno spiraglio aperto ad Aspi, pur tra mille oneri e condizioni. Ieri sera il presidente del Consiglio Conte e la ministra dei Trasporti Paola De Micheli si sono presentati al vertice coi capi delegazione di maggioranza con due progetti alternativi, per chiudere l’infinito caso Autostrade.
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Testata: Stampa
Autore: Barbera Alessandro
Titolo: Accordo più vicino tra Atlantia e governo Benetton sotto il 50%
Tema: Il nodo Autostrade
Tre miliardi di euro per risarcire la tragedia di Ponte Morandi, metà dei quali destinati al taglio delle tariffe (si ipotizza fra il cinque e il dieci per cento), un quarto per la ricostruzione, un altro quarto per altre opere di manutenzione. E’ questa l’offerta sulla quale ieri sera il premier e i ministri competenti si sono riuniti per chiudere – dopo due anni di calvario – lo scontro fra il governo e la famiglia Benetton. «Ora c’è la volontà di trovare l’accordo», spiega una fonte di maggioranza sotto stretto anonimato.
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Testata: Repubblica
Autore: Puledda Vittoria
Titolo: Il retroscena – Atlantia pronta a cedere la maggioranza, Cdp in campo
Tema: Il nodo Autostrade
I contorni della trattativa non si conoscono, ma la sensazione dei protagonisti è che ormai il cerchio stia davvero per chiudersi. A quasi due anni dalla tragedia del Ponte Morandi, e dopo una serie quasi infinita di passagi a vuoto, ieri intorno al quartier generale di Aspi si respirava un clima moderatamente positivo anche se ancora attendista. Da parte della società la posizione è possibilista: «Se arrivasse un’offerta ragionevole, Aspi la valuterebbe», si diceva mentre il vertice di maggioranza era ancora in corso. La scommessa è che l’ipotesi della revoca sia quasi tramontata, anche se per ora si tratta appunto solo di una scommessa.
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Testata: Messaggero
Autore: Gentili Alberto
Titolo: Intervista a David Sassoli – Sassoli: «L’Italia faccia riforme subito o rischia di perdere gli aiuti europei» – «I fondi Ue non servono per abbassare le tasse»
Tema: Fondi Ue
«L’Italia faccia riforme subito o rischia di perdere gli aiuti europei» Lo afferma David Sassoli, presidente del Parlamento Ue, in un’intervista al Messaggero. «I fondi europei ci sono- prosegue – ma vanno utilizzati presentando del progetti. I più importanti sono quelli relativi a Green deal e digitalizzazione».
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Testata: Stampa
Autore: Fornero Elsa
Titolo: Il tesoretto e la politica delle parole – Non servono misure vaghe Dicano come investire i fondi Ue
Tema: Politica economica del governo
Ci avevamo sperato. Una speranza, magari piccola ma c’era: che il presidente Conte — dopo il rapporto della task force presieduta da Vittorio Colao, gli Stati Generali e in attesa di confrontarsi con la sua maggioranza e con l’opposizione, unita o separata — avrebbe scelto una settimana di silenzio per presentarsi, subito dopo, con una proposta organica per il Paese, con priorità e tempi di realizzazione definiti. Non ce l’ha fatta: ha continuato con la politica delle parole. Poi il premier se n’è uscito con una vaga intenzione di riduzione dell’Iva che ha subito attirato critiche sia sul metodo («il governo parli meno», ha sollecitato ieri su questo quotidiano il segretario della Cgil Maurizio Landini), sia sul merito («si evitino interventi su singole imposte», ha esortato il governatore della Banca d’Italia; «si cominci dalla riduzione del cuneo fiscale», hanno suggerito diversi economisti).
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Pogliotti Giorgio
Titolo: Cassa integrazione per il Covid-19 fino a fine anno, ma settori limitati – Cassa Covid più lunga ma non a tutti
Tema: Cassa integrazione
La maggioranza ha presentato un emendamento al disegno di legge di conversione del Dl 34 che cancella il termine del 1° settembre per poter beneficiare della proroga di 4 settimane di cassa integrazione da Covid. Ma le aziende che l’hanno utilizzata sin dall’avvio del lockdown a metà luglio avranno esaurito le 19 settimane consentite. il governo sta studiando quindi un allungamento: ogni mese costerà 4-5 miliardi, la proroga generalizzata potrebbe arrivare a fine ottobre. Inoltre si considera una Cig più lunga per le sole aziende dei settori più colpiti (turismo in primis) fino a fine anno; le altre imprese potranno usare gli ammortizzatori “normali”.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Pinna Claudio – Serluca Ciriaco
Titolo: Effetto virus sul Pil: così le pensioni rischiano di ridursi – Gli effetti del Covid tagliano gli importi delle pensioni
Tema: Pensioni
Effetto pandemia anche sui sistemi pensionistici che saranno soggetti a forti pressioni in futuro: non solo risulterà difficile mantenere tutte le disposizioni che agevolano il pensionamento anticipato, ma ci saranno anche variazioni negative sulle prestazioni per i pensionandi fino a oltre il 5% in media. Ciò per effetto della revisione dei coefficienti, del drastico calo del Pil e di eventuali periodi di inoccupazlone.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Meneghello Matteo
Titolo: Innovazione, Cdp finanzia mille start up – Un miliardo e sette strumenti per mille start up entro tre anni
Tema: Start up
Più di mille nuove start up nei prossimi 3 anni, grazie a una dotazione di un miliardo di euro, divisa in 7 strumenti, di cui 4 già avviati e tre da far decollare nei prossimi mesi. I numeri, sulla carta, sono per la prima volta di un certo peso e sottolineano l’impegno di Cdp e Governo per provare a colmare il gap che separa l’Italia dal resto d’Europa (per non parlare delle best practices oltreoceano) nello sviluppo del venture capital e, in particolare, nel sostegno allo start up.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Trovati Gianni
Titolo: Dentro la notizia – Comuni in crisi, la Consulta boccia le regole che evitano il ripiano dei buchi nei conti
Tema: Debito enti locali
Nel piano di riequilibrio approvato nel 2013 per evitare il dissesto, il Comune di Reggio Calabria aveva calcolato un disavanzo da 110,9 milioni. Per gestirlo ha però potuto contare su anticipazioni per 258,8 milioni e su prestiti regionali per 65 milioni, mentre di rimodulazione in rimodulazione la rata annuale per chiudere il buco si è ridotta a 2,5 milioni. Per vent’anni. Bastano queste cifre ballerine a certificare chele regole anticrisi dei Comuni non funzionano. E a spiegare il nuovo stop arrivato ieri dalla Corte costituzionale alle leggi che permettono ai Comuni in crisi di evitare nei fatti il ripiano integrale del disavanzo in tempi certi, e offrono di conseguenza la possibilità di spendere risorse che non si hanno allargando il buco nei conti.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Cellino Maximilian
Titolo: «Debito sostenibile, ma ora l’Italia deve pensare alla crescita»
Tema: Debito italiano
ll debito italiano è «assolutamente sostenibile». Guai però a illudersi, perché non è solo aumentando le spese fiscali che si creano i presupposti per una crescita di lungo termine. Valendi n van Nieuwenhuijzen vede con favore i passi avanti compiuti in Europa per affrontare la crisi Covid-19, ma lo fa con equilibrio: apprezzando il principio di solidarietà che si è creato fra i Paesi e al tempo stesso richiamando i Governi alle proprie responsabilità. L’essere a capo degli investimenti di NN Investment Partners, società olandese nata dalle costole di Ing dopo la crisi del 2008, porta istintivamente ad accostarlo alle istanze che il governo del Paese in cui vive porta avanti nelle sedi istituzionali.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Dragoni Gianni
Titolo: Alitalia, advisor in arrivo ma la newco resta al palo – Alitalia, arruolati i nuovi advisor ma la newco non decolla – Alitalia, arruolati i nuovi advisor ma la newco non è pronta al decollo
Tema: Crisi Alitalia
Le incertezze sui tempi di costituzione della Nuova Alitalia non sono state dissipate dalla doppia audizione dei ministri Paola De Micheli e Stefano Patuanelli alla commissione Trasporti della Camera. I due ministri non hanno risposto alle domande sui tempi della Newco, né sulle nomine. Per fare le linee del piano industriale il Mef ha scelto Oliver Wyman come advisor industriale e Deloitte è l’advisor finanziario. La ministra Pd dei Trasporti ha parlato il triplo del tempo del responsabile M5S dello Sviluppo economico. Entrambi hanno detto che la nuova compagnia dovrà avere gli stessi «asset» dell’attuale, escludendo che l’handling rimanga nella parte commissariata.
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Testata: Repubblica
Autore: Livini Ettore
Titolo: Turismo, deserto Italia – L’estate delle citta d’arte deserte perso un turista straniero su due
Tema: Settore turistico in crisi
L’Italia, turisticamente parlando, è ancora un paese quasi isolato dal mondo. Il Covid, stima l’Enit, farà crollare del 55% gli arrivi di visitatori esteri nel 2020, aprendo un buco di 23 miliardi nelle entrate tricolori. E la città lagunare, dove 1’88% degli ospiti arriva da oltrefrontiera, è tra le destinazioni che paga il conto più salato, anche ora che il lockdown è finito.
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Testata: Repubblica
Autore: e.l.
Titolo: Franceschini pensa al rilancio “Sgravi contributivi a chi riapre”
Tema: Settore turistico in crisi
«Stiamo lavorando a un provvedimento per garantire sgravi contributivi per chi riaprirà gli alberghi togliendo i dipendenti dalla cassa integrazione». Il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha in mente un incentivo a tempo sugli oneri contributivi per chi deciderà di ripartire presto, malgrado una stagione turistica tutt’altro che frizzante. «Gli arrivi extra-Ue quest’estate saranno molto ridotti, ma la stagione turistica del 2020 sta iniziando a dare qualche segnale positivo dopo l’apertura delle frontiere, con una timida ripresa degli ingressi dall’Europa», spiega il ministro ieri in un’audizione parlamentare.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Stella Gian_Antonio
Titolo: Turismo lo scatto che serve – Turismo, lo scatto che serve all’Italia
Tema: Settore turistico in crisi
Cosa sia stato l’uragano Covid-19 l’ha spiegato, su dati Istat, Il Sole 24 Ore: senza il coronavirus «ci sarebbero state 81 milioni di presenze (ovvero il 18% del totale annuale), il 23% delle presenze annuali di stranieri, nonché il 20% delle presenze annuali in strutture alberghiere. Sempre nel trimestre i soli turisti stranieri avrebbero speso circa 9,4 miliardi di euro». Una botta durissima. Dopo la quale non basterà tornare «come prima». Col peso supplementare dell’incertezza di un ritorno di contagi, chiusure, quarantene.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Cipolletta Innocenzo – Micossi Stefano
Titolo: Intesa forte sulle riforme – È l’ora della responsabilità, accordo forte per le riforme
Tema: Riforme per l’economia
Siamo tutti d’accordo che – passata la fase dell’emergenza e degli interventi tampone – incomincia la parte veramente difficile per affrontare la crisi: quella di delineare un piano di modernizzazione e trasformazione dell’economia italiana che la porti su quel sentiero di crescita che abbiamo smarrito più di due decenni fa. Le risorse non mancano. L’Unione europea ha già messo a nostra disposizione qualche miliardo a integrazione dei fondi di coesione e strutturali, rendendone più facile l’utilizzo; 18-20 miliardi di fondi SURE che potremmo utilizzare per accompagnare i lavoratori in cassa integrazione a nuovi impieghi; 36 miliardi di fondi MES per rafforzare la nostra infrastruttura sanitaria e aiutare le imprese a sostenere i costi per adeguare gli impianti produttivi alle nuove esigenze dl sicurezza sanitaria.
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Societa’, istituzioni, esteri
Testata: Corriere della Sera
Autore: Valentino Paolo
Titolo: Germania, un passo indietro: chiude il distretto infetto
Tema: Focolaio covid in Germania
Gli oltre 1.550 contagi registrati nel più grande mattatoio d’Europa spingono il premier del NordRenoVestfalia, Armin Laschet, a ripristinare il lockdown nella circoscrizione di Gütersloh, dove vivono oltre 360 mila persone e dove sorge l’impianto. E successivamente il provvedimento viene esteso al vicino distretto di Warendorf. In totale le persone colpite dalle restrizioni salgono a 560.000. Per la prima volta dall’inizio della pandemia in Germania, le misure restrittive vengono ripristinate in toto in un intero circondario, dopo essere state abolite, per evitare che il focolaio si allarghi al resto del Land.
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Testata: Stampa
Autore: Tortello Letizia
Titolo: Panico in Germania Mezzo milione di persone messe in lockdown
Tema: Focolaio covid in Germania
Sabato sarà l’inizio delle sei settimane di vacanze estive, ma in Germania, i residenti del distretto di Gütersloh, Nordreno-Vestfalia, dovranno annullare viaggi e partenze e restare il più possibile chiusi in casa. Almeno fino al 30 giugno, sempre se il pericoloso focolaio scoppiato nel più grande macello d’Europa, l’azienda Tönnies, accennerà a spegnersi. Sennò, le restrizioni continueranno, e con loro l’incubo di sentirsi isolati dal mondo. Il Paese torna in lockdown per il Covid, e tenta di arginare in ogni modo quell’indice di contagio schizzato negli ultimi giorni a 2,76, come riferisce il Robert Koch Institut. Più di 360 mila persone sono coinvolte nelle restrizioni, 1.553 i dipendenti della Tönnies risultati positivi.
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Testata: Repubblica
Autore: Mastrobuoni Tonia
Titolo: Il Covid nel mattatoio e per 600mila tedeschi tornano le chiusure
Tema: Focolaio covid in Germania
Si tratta del “più importante” focolaio scoperto in questa fase di allentamento delle restrizioni, come ha sottolineato il governatore del land più popoloso della Germania. E il Paese di Angela Merkel si è trovato ieri costretto, per la prima volta, a decidere un nuovo lockdown. Sino alla fine del mese varranno di nuovo le regole del picco della pandemia, niente picnic, chiusi i bar, le palestre, le piscine e i negozi, e si potrà girare solo in due, ad eccezione dei conviventi o dei familiari stretti. Le scuole erano state chiuse già la scorsa settimana, allo scoppiare del caso Toennies.
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Testata: Repubblica
Autore: Nigro Vincenzo
Titolo: Di Maio vola in Libia Nuovo memorandum sull’immigrazione
Tema: Libia
Luigi Di Maio ritorna in Libia. Atterra questa mattina a Tripoli: annuncerà formalmente l’impegno dell’Italia a sminare i quartieri Sud della capitale. Case e palazzi riempiti di centinaia di ordigni-trappola dalle milizie di Haftar in ritirata. Un crimine di guerra. Il ministro poi riceverà dal governo libico le proposte di modifica al “memorandum” di cooperazione Italia-Libia, il documento che fra i tanti argomenti affronta anche quello dell’immigrazione, ma non solo. Per Di Maio poi ci sarà il grande capitolo della nuova geopolitica del Mediterraneo, dei giochi pericolosi che troppi Paesi hanno messo in piedi attorno alla Libia per strappare brandelli d’influenza e contratti nel Paese che fu di Gheddafi.
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Testata: Stampa
Autore: Sforza Francesca
Titolo: L’Italia: no alla spartizione della Libia E Di Maio vola a Tripoli da Al Sarraj
Tema: Libia
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio vola a Tripoli, una visita lampo con un forte significato politico: esserci. Dopo lavittoria sul campo ottenuta dal governo di Al Sarraj grazie al sostegno militare della Turchia, dopo la minaccia egiziana di ricorrere alle armi per tutelare il Parlamento di Tobruk e il generale Haftar, dopo il messaggio del ministro degli Esteri russo Lavrov sull’urgenza di un cessate il fuoco, la Libia rischia di diventare terra di appetiti per ciascuno di questi Paesi. E l’Italia non può permettersi di stare a guardare: «Evitare qualsiasi partizione della Libia – dicono fonti vicine al ministro italiano – Questa per noi è una priorità, investe direttamente la nostra sicurezza nazionale».
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Battistini Francesco
Titolo: Libia, scontro tra Macron e Erdogan
Tema: Libia
La guerra civile è a una svolta. E dallo scorso inverno, da quando Erdogan ha portato a Tripoli i miliziani siriani, i rapporti di forza si sono rovesciati: Sarraj stravince, Haftar si ritira, Ankara gode. Può durare? II primo a cui sono saltati i nervi è Emmanuel Macron, sostenitore di Haftar, già furioso perché la settimana scorsa le sue fregate che pattugliano il Mediterraneo s’erano imbattute in un cargo turco pieno d’armi, e s’era sfiorata la battaglia navale. Oltre che una crisi diplomatica: «La Turchia sta giocando una partita pericolosa», dice il presidente francese. «Il gioco pericoloso» lo fate voi, la risposta di Erdogan: «Stando col golpista Haftar e creando il caos».
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Degli Innocenti Nicol
Titolo: Brexit, ora la maggioranza non la vuole più
Tema: Gran Bretagna
Un sondaggio YouGov condotto ogni anno dal 2016 rivela un costante aumento della percentuale di chi ritiene che, con il senno di poi, Brexit sia stato un errore (47%), mentre cala il numero di chi pensa sia stata una buona idea (41%). I sondaggi mostrano anche che il Governo ha perso molti punti sia tra i sostenitori di Brexit che tra gli eurofili a causa di una gestione dell’epidemia segnata da ritardi, confusione, inversioni a U e palese incompetenza.
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Testata: Repubblica
Autore: Rampini Federico
Titolo: Statue, l’ira di Trump “Fino a dieci anni la pena per i vandali”
Tema: Disordini negli Stati Uniti
«Ho autorizzato le autorità federali ad arrestare chiunque vandalizza o distrugge monumenti, statue e altre proprietà pubbliche, con sanzioni fino a dieci anni di carcere», annuncia Donald Trump. Mentre in tutta l’America infuria la campagna iconoclastica per distruggere statue, effigie, memoriali dedicati a personaggi associati con il razzismo, la goccia che fa traboccare il vaso per Trump si chiama Andrew Jackson.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Sarcina Giuseppe
Titolo: L’Europa pensa di fermare gli americani per l’epidemia – Nella «guerra dei visti» l’Europa pronta a bloccare i viaggiatori americani
Tema: Tensione Eu-Usa
L’ Europa potrebbe chiudere i confini ai cittadini provenienti dagli Stati Uniti. II provvedimento scatterebbe dal primo luglio, quando l’Unione europea riaprirà i suoi confini esterni. La ragione della chiusura sta nel fatto che le autorità americane non starebbero garantendo le sufficienti misure di contenimento del coronavirus. Anche i cittadini provenienti da Brasile e Russia sarebbero sottoposti a identiche restrizioni da parte dell’Europa.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Montefiori Stefano
Titolo: Tutti già in classe da lunedì scorso: vittoria di Macron (tra le polemiche)
Tema: Francia
Tutti già in classe da lunedì scorso: vittoria di Macron (tra le polemiche) ridotto: classi dimezzate, distanziamento, grande attenzione ai gesti barriera e all’uso di gel disinfettante. Secondo le cifre del ministero dell’Istruzione, dall’11 maggio a domenica scorsa sono tornati a scuola 1,8 milioni di allievi delle elementari su 6,7 milioni, e 600 mila ragazzini delle medie su 3,3 milioni. Da lunedì scorso, 22 giugno, è cominciata la nuova fase, quella della riapertura totale — con il ritorno dell’obbligo scolastico — per le ultime due settimane del calendario.
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