In evidenza sui principali quotidiani:
– Si lavora al nuovo assetto per Atlantia
– La manovra di agosto
– Il caso Fontana scuote la politica nazionale
– Stato di emergenza, proroga con paletti
– Visita a Tunisi della ministra Lamorgese
– Nuova custodia preventiva di Zaki scuote i rapporti tra Italia ed Egitto
PRIMO PIANO
Politica interna
Testata: Corriere della Sera
Autore: Rossi Giampiero
Titolo: Fontana in Aula: «La verità verrà a galla Non tollero dubbi sulla mia integrità» – Fontana contrattacca: «C’è chi vuole destabilizzarci, io non mi arrendo»
Tema: Il caso Fontana
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana parla davanti al Consiglio dopo il caso dei camici che lo vede indagato: «Non posso tollerare che si dubiti della mia integrità e di quella dei miei familiari. La verità verrà fuori». I leghisti fanno un’ovazione quando Fontana dice «pensate cosa sarebbe accaduto se non ci fossero state le Regioni ad affrontare l’emergenza sanitaria?». Dai banchi delle minoranze si invocano le dimissioni. Il M5S si fa promotore di una mozione di sfiducia. Sottoscrivono tutti (Pd, M5S, Azione, Civici europeisti, +Europa) tranne la consigliera di Italia viva.
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Testata: Stampa
Autore: Serra Monica
Titolo: Il retroscena – Fontana attacca Ma i pm seguono la pista svizzera – Al setaccio i conti esteri del governatore Ora la Procura vuole ricostruirne l’origine
Tema: Il caso Fontana
Nell’inchiesta sulla fornitura di 75 mila camici che la centrale unica degli acquisti della Regione, Aria, ha affidato proprio alla Dama spa, società del cognato di Fontana, Andrea Dini, ci sono altri aspetti poco chiari. Come i nomi dei soci della stessa azienda, che risultano “schermati” dal trust Diva, gestito dalla Credit Suisse Servizi srl, con sede in via Santa Margherita 3, a Milano. Pure su questo si è concentrato l’interesse dei magistrati, in una intensa giornata di lavoro e ascolti al quinto piano del Palazzo di giustizia, conclusa alle 9 di sera.
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Testata: Repubblica
Autore: Bei Francesco
Titolo: Intervista ad Attilio Fontana – Fontana: vado avanti I miei non evadevano – Fontana “Non mi dimetto Ho agito in emergenza e la Regione non ha pagato”
Tema: Il caso Fontana
Alla fine di un giorno complicato, con l’inchiesta per frode aperta e le opposizioni che provano a sfiduciarlo, Attilio Fontana alle dimissioni da presidente della Lombardia non sembra pensarci affatto. «Scherza? Di benzina nel serbatoio ne ho tantissima, anzi devo accelerare per consumarla un po’». È l’unico sprazzo di spavalderia in una conversazione misurata, durante la quale prende anche le distanze dalla posizione ufficiale della Lega («giustizia a orologeria») per dire, anzi, che i magistrati «devono svolgere il proprio compito e accertare la verità. Ci mancherebbe altro».
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Testata: Messaggero
Autore: Errante Valentina
Titolo: «Fontana mente, ora dimissioni» – Fontana in Aula: «Non sapevo» Ma il suo manager lo smentisce
Tema: Il caso Fontana
Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, lo ripete come un mantra: «Non sapevo nulla di quella fornitura». Smentito in più occasioni, anche da circostanze macroscopiche e dal suo stesso staff, è tornato a ribadirlo ieri nell’aula del consiglio regionale. Nessun chiarimento sul perché la Regione non chiese i danni all’azienda del cognato. La nuova ipotesi dei pm: appalto pilotato per interessi di famiglia. Pd e M5S: «Meglio che vada via».
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Bartoloni Marzio
Titolo: Stato di emergenza, proroga con paletti Fiere e congressi al via dal 1° settembre
Tema: Covid: proroga stato d’emergenza
La mini-proroga dello stato di emergenza per il Covid al 31 ottobre sembra ormai scontata. Quello che resta ancora non scontato sono le modalità con cui dovrebbe arrivare: da Iv e Pd cresce il pressing per aggiungere paletti e parlamentarizzare il più possibile la proroga, arrivando ad affiancare la proroga con un decreto legge. Il premier Conte preferisce rimanere sul solco di quanto fatto finora anche se «coinvolgendo il Parlamento», ma studia il dossier che è all’esame anche dell’Avvocatura dello Stato: stamattina ne parlerà in consiglio dei ministri dove dovrebbe sciogliere la riserva prima del previsto passaggio in Parlamento dove riferirà nel pomeriggio al Senato e domani alla Camera.
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Testata: Stampa
Autore: Di Matteo Alessandro
Titolo: Conta in Aula sullo stato d’emergenza E lo scostamento di bilancio è sul filo
Tema: Covid: proroga stato d’emergenza
Oggi Giuseppe Conte cercherà di ottenere il sì dei senatori alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre e domani si replicherà alla Camera. Sulla proroga dello Stato di emergenza la maggioranza sembra orientata a dire sì, sebbene con parecchie perplessità. La scorsa settimana Conte aveva provato a portare la questione in consiglio dei ministri, ma Iv e Pd avevano chiesto che fosse prima informato il Parlamento. Oggi Pd, MSs, Leu e Iv dovrebbero votare una risoluzione unica, che dà l’ok al prolungamento chiesto da Conte ma con dei paletti. Primo fra tutti, come chiesto dal Pd Stefano Ceccanti, l’adozione di un decreto per prolungare i poteri speciali del premier, uno strumento che prevede un ruolo attivo del Parlamento.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Verderami Francesco
Titolo: Il retroscena – Di Maio tira in ballo Conte: deve occuparsi della crisi o scopre il fianco a Salvini
Tema: Malumori nel governo
Per i successi c’è Conte, per tutto il resto ci sono il governo, i ministri, i partiti. Dallo scontro sul Mes ai guai della scuola, lo schema che si ripete quotidianamente nella maggioranza è sempre lo stesso: al premier gli onori, ai suoi supporter gli oneri. Così ieri Di Maio ha dato voce a un malcontento diffuso nella coalizione e nell’esecutivo, rompendo il meccanismo politico-mediatico creato da palazzo Chigi. Senza citarlo, il titolare della Farnesina ha messo in mezzo il presidente del Consiglio sul delicato problema dell’immigrazione, dal quale finora era abilmente rimasto fuori, quasi il tema non lo riguardasse.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Falci Giuseppe_Alberto
Titolo: La maggioranza litiga sulle commissioni «È il cubo di Rubik»
Tema: Malumori nel governo
L’ipotesi di una commissione ad hoc per il piano da 209 miliardi fa sobbalzare dalla sedia Matteo Renzi: «La Bicamerale? Folle: ma le sembra ce ne siano poche? Inutile fare task force e commissioni: decidiamo dove mettere le risorse e diamoli subito ad artigiani, commercianti e a chi deve tornare a lavorare». Sulla stessa scia Nicola Zingaretti: «Guardo con scetticismo il dibattito sulle commissioni». Sala Tatarella di Montecitorio, ore 18. Oltre tre ore di vertice nel corso del quale i capigruppo di M5S, Leu, Italia viva e del Pd (per i democratici Graziano Delrio in collegamento Skype) non riescono a trovare la soluzione al «cubo di Rubik».
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Testata: Repubblica
Autore: Ziniti Alessandra
Titolo: Lamorgese manda l’esercito nei centri d’accoglienza in Sicilia – Fuga dai centri d’accoglienza in Sicilia arriva l’esercito
Tema: Immigrazione
L’esercito subito, almeno 300 militari dell’operazione Strade sicure inviati in Sicilia. E poi caserme in disuso dove montare tensostrutture per tenere isolati i migranti in quarantena e una nave da 800 posti che stazionerà per i prossimi tre mesi davanti alle coste siciliane. Il Viminale interviene così per stoppane la grande fuga che minaccia il fragile equilibrio del governo sulle politiche migratorie alla vigilia di quella che dovrebbe essere la riunione decisiva perla modifica dei decreti sicurezza. «Qui è una questione di salute pubblica. Il virus non è scomparso. Lo Stato ha il dovere di occuparsi di questo genere di problemi», è sbottato ieri Luigi Di Maio esprimendo solidarietà ai sindaci di Porto Empedocle e Caltanissetta che denunciavano una situazione fuori controllo.
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Testata: Stampa
Autore: Albanese Fabio
Titolo: L’esercito per fermare i migranti – La fuga dai centri di accoglienza In Sicilia arrivano navi e militari
Tema: Immigrazione
Il governo corre ai ripari: in Sicilia navi e mililari Il governo corre ai ripari dopo il boom di sbarchi e la fuga di un centinaio di profughi dal centro di accoglienza di Porto Empedocle. Per fronteggiare l’escalation del fenomeno, l’esecutivo pensa di schierare l’esercito: in Sicilia arriveranno navi e militari.
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Testata: Repubblica
Autore: Ciriaco Tommaso
Titolo: Il sì di Forza Italia allo scostamento Fondi Ue, Conte vara la cabina di regia
Tema: Spostamento di bilancio
Al Senato Forza Italia è pronta a votare domani in Aula lo scostamento di bilancio di 25 miliardi. Il via libera degli azzurri è stato anticipato ieri a Palazzo Chigi. E, salvo ripensamenti dell’ultima ora, segnerà un nuovo strappo nel centrodestra, visto che invece Matteo Salvini si opporrà. Non è un sl scontato, quello degli azzurri, né irrilevante: questo provvedimento, infatti, richiede la maggioranza assoluta degli aventi diritto a Palazzo Madama, quindi 160 voti. E dopo le defezioni di alcuni dissidenti grillini che hanno reso più fragile il margine dei giallorossi, fermo a 164.
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Testata: Stampa
Autore: A.D.M.
Titolo: Intervista a Renato Brunetta – “Non siamo la stampella del governo Ma qui si tratta di salvare il Paese”
Tema: Spostamento di bilancio
Renato Brunetta non ha dubbi: serve una commissione, un «raccordo» tra Parlamento e governo per definire il piano di riforme che permetterà di usare i soldi che arriveranno dall’Ue, e la presidenza non può che andare alle opposizioni. Lui sa bene di essere il nome più accreditato per la guida della commissione, nel centrodestra, e reagisce con sarcasmo a chi, dentro il M5s, dice che sarebbe inaccettabile affidare l’organismo a Fi: «Ah sì? Quando votiamo lo scostamento di bilancio però i nostri voti non fanno schifo…».
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Testata: Repubblica
Autore: Vecchio Concetto
Titolo: E Salvini al Senato fa l’obiettore “Io non ce l’ho e non me la metto”
Tema: Leader Lega anti mascherina
Ieri al Senato il leader della Lega ha rivendicato il diritto a non indossare la mascherina nei luoghi chiusi. In fondo, lo ha spalleggiato il critico d’arte eletto con Forza Italia, «il virus non c’è più, da due mesi non c’è un morto». Teatro della protesta negazionista un incontro organizzato da Sgarbi e dal leghista Armando Síri nella biblioteca di piazza della Minerva: “Covid 19 in Italia tra informazione scienza e diritti”. È Salvini a trasformarlo nel caso del giorno. A un certo punto arriva, si siede in prima fila, è senza protezione, il commesso gli si avvicina, «senatore, la mascherina», «non ce l’ho, non me la metto», ribatte il capo della Lega, il commesso insiste, allora un collaboratore gliene porta una tricolore, ma Salvini piatealmente la ripiega.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Iossa Mariolina
Titolo: L’allarme dell’Oms: l’epidemia accelera Ma in Italia scendono i contagi: +170
Tema: Situazione epidemia
Calano ancora i contagiati in un giorno, ieri il bollettino del ministero della Salute ne ha registrati 170 in più rispetto a domenica, quando l’aumento sul giorno precedente era stato di 255 nuovi casi e sabato aveva superato i 300. In Italia, dall’inizio dell’epidemia 246.286 persone sottoposte a tampone hanno contratto il virus; di queste ne sono decedute 35.112, con un numero di vittime in più ieri di 5 persone, lo stesso di domenica. I guariti e dimessi sono in totale 198.593, con un aumento di 147 persone in un giorno, domenica erano state 126.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Gagliardi Andrea – Mancini Giovanna
Titolo: Scuola, rischio caos per settembre – Banchi e sicurezza, la scuola è a rischio caos
Tema: La ripresa scolastica
Il ministro all’lstruzlone Lucia Azzolina lo ha ribadito anche ierì tutti a scuola il 14 settembre con i banchi nuovi antiCovid. ?l bando di gara per la fornitura degli oltre tre milioni di banchi è in corso, ma per i produttori è impossibile arrivare al traguardo: contratti di fornitura da firmare il 7 agosto, consegna del materiale il 31 agosto. intanto dal confronto fra ministero e sindacati per la ripresa della scuola spunta la nuova figura del medico di sorveglianza e dei test a campione pergli studenti.
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Economia e finanza
Testata: Sole 24 Ore
Autore: Galvagni Laura
Titolo: Atlantia al lavoro sul piano Cdp ostacolo prezzo nella trattativa – Atlantia al lavoro sulla proposta Cdp L’ostacolo prezzo nella trattativa
Tema: Nuovo assetto per Atlantia
La proposta di Memorandum di intesa di Cassa Depositi e Prestiti è arrivata sul tavolo dei vertici di Atlantia venerdì scorso e da allora è all’esame del management. L’intenzione è dare una risposta in tempi piuttosto stretti, due o tre giorni massimo. Una risposta che, presumibilmente, conterrà delle osservazioni. Una, in particolare, ruota attorno a un tassello chiave: il percorso di valorizzazione di Autostrade. Il Mou predisposto da Cdp ipotizza una manovra contestuale che porti all’ingresso di Cassa nel capitale dell’asset tramite aumento riservato all’interno di un contesto che porti a un’Ipo diffusa.
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Testata: Mf
Autore: Follis Manuel
Titolo: BlackRock in campo per Aspi
Tema: Nuovo assetto per Atlantia
Si allunga la lista dei fondi interessati a scendere in campo al fianco della Cdp per investire in Autostrade per l’Italia. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza tra gli operatori più caldi sul dossier ci sarebbe il fondo Usa BlackRock, che sarebbe tra i soggetti che hanno manifestato interesse a far parte dell’operazione delineata dalla Cassa nella società autostradale. Il nome di BlackRock si aggiunge a quelli già noti al mercato del fondo sovrano del Qatar, di Blackstone, del colosso australiano del settore infrastrutturale Macquarie di Poste Vita e di alcune casse previdenziali. Nel frattempo il memorandum of understanding (mou), consegnato dal Mef alla Cdp venerdì in tarda serata, è ora sul tavolo di Atlantia e una risposta è attesa tra alcuni giorni.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Savelli Fabio
Titolo: Autostrade, i nuovi soci dopo fine anno
Tema: Nuovo assetto per Atlantia
Fondi esteri all’attacco con esposti indirizzati alla Commissione Ue per un’operazione di cambio di controllo nel gestore che percepiscono poco trasparente e tale da comportare il rischio di una svalutazione a bilancio rispetto al prezzo di carico con cui hanno acquisito quote di Autostrade (Allianz, il fondo Dif, i cinesi di Silk Road) o di Atlantia (il fondo Tci, il fondo sovrano di Singapore Gic, Lazard, BlackRock e Hsbc) che detiene l’88% del gestore. Partecipazione in via di diluizione secondo gli accordi firmati la notte del 14 luglio a Palazzo Chigi ma di cui non è chiara la valutazione complessiva appesa al piano tariffario sottostante, ancora in via di definizione e appena inviato dal gestore al ministero dei Trasporti.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Rogari Marco – Trovati Gianni
Titolo: La manovra d’estate muoverà 32 miliardi – La manovra muove 32 miliardi Istat: 38% delle imprese a rischio
Tema: Manovra d’estate
La manovra d’estate muoverà risorse per 32 miliardi di euro. D dato sul saldo netto da finanziare emerge dalla relazione governativa sul nuovo deficit che il Parlamento ha iniziato ieri a esaminare in vista del voto di domani. E come nelle due precedenti occasioni il dato sulla spesa effettiva iniziale è più alto rispetto al disavanzo aggiuntivo che il governo chiede al Parlamento, e che si fermaa 25 miliardi. La prima causa di questa forbice sono ancora una volta gli ammortizzatori sociali, protagonisti anche nel decreto d’agosto, che alimentano una spesa destinata parzialmente a tradursi poi in un’entrata, e quindi a ridurre il disavanzo, perché su cassa integrazione e Naspi si pagano tasse e contributi. Su tutta la manovra, poi, le incognite hanno dominato le audizioni di ieri (questa mattina sarà il turno del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri).
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: M.Rog. – G.Tr.
Titolo: La pressione dei partiti concentrata su scuola, turismo e ristoranti
Tema: Manovra d’estate
È una partita in due tempi quella che si giocherà sulla composizione della manovra estiva. La maggioranza dovrà anzitutto trovare un non facile compromesso sulle principali misure del nuovo decreto legge, atteso tra il 4 e l’8 agosto in Consiglio dei ministri, rispettando comunque le priorità già indicate nella richiesta al Parlamento per utilizzare ulteriori spazi di disavanzo pari a 25 miliardi L’autorizzazione, a meno di improbabili sorprese, sarà concessa domani dalle Camere. Ma molte questioni sono destinate a rimanere in sospeso. E le forze politiche che sostengono il Conte-2 avranno tempo fino all’inizio di ottobre, prima della conversione in legge, per trovare un’intesa nel corso del cammino parlamentare, che si annuncia non del tutto tranquillo.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Germani Alessandro
Titolo: La garanzia di Sace sulle misure di private debt
Tema: Sostegno alle grandi imprese
Le misure di sostegno alla liquidità delle imprese fanno registrare un’apertura verso il private debt che pare riservata alle sole grandi imprese. Sotto questo profilo le Pmi e le mid cap, che sarebbero altrettanto bisognose di liquidità, restano tagliate fuori e quindi penalizzate. E’ previsto in via esplicita che l’intervento in garanzia di Sace si estenda al rimborso del capitale, al pagamento degli interessi e ad ogni altro onere accessorio, al netto delle commissioni ricevute per le medesime garanzie. Un decreto del Mef potrà impartire a Sace indirizzi in relazione a questa sua operatività. L’innesto della garanzia di Sace sulle operazioni di private debt è da salutare favorevolmente, ma non si può non notare come lo stesso intervento si sarebbe dovuto prevedere anche per le Pmi, attraverso lo strumento del Fondo centrale
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: G.Sa.
Titolo: Il Dl semplificazioni riparte in salita, a giugno bandi a -30%
Tema: Il mercato dei lavori pubblici
Da luglio, con il decreto semplificazioni che lascia mano libera ad affidamenti diretti e procedure negoziate senza bandi di gara sotto la soglia Ue di 5,3 milioni di euro e un largo spetto di possibilità di affidamenti senza gara anche sopra soglia, l’indicatore di mercato non ci sarà più. Anche per questo il dato dell’Osservatorio Cresme-Sole 24 Ore sui bandi di gara di giugno ha un particolare valore: dice esattamente da dove parte il nuovo regime sugli appalti dettato dal decreto semplificazioni. E i dati confermano in pieno che è una partenza in salita.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Marro Enrico
Titolo: L’Istat: a rischio il 38% delle imprese Pressing per il «buono ristorazione»
Tema: Dati Istat sulle imprese
Più di un terzo delle imprese italiane, il 38,8% per la precisione, denuncia «fattori economici e organizzativi che ne mettono a rischio la sopravvivenza». Lo ha detto per l’Istat Roberto Monducci ieri in un’audizione parlamentare. È quindi indispensabile, ha aggiunto, continuare nella protezione del lavoro, del reddito e delle imprese, per porre le basi di una risalita di cui, da maggio, si vedono i primi segnali: «Non solo un rimbalzo, ma qualcosa di più», grazie soprattutto ai consumi interni. Andamento che il governo intende rafforzare con le misure allo studio per il decreto legge di agosto che impegnerà altri 25 miliardi tra sostegni al lavoro (altre 18 settimane di cassa integrazione) e ai settori più colpiti.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Pogliotti Giorgio
Titolo: Le imprese: cassa ordinaria per tutti, politiche attive per chi perde lavoro – Politiche attive per i disoccupati e cassa ordinaria per tutti i settori
Tema: Riforma degli ammortizzatori sociali
Proseguono gli incontri tra il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e le parti sociali per definire la riforma degli ammortizzatori del mercato del lavoro. Ieri Confindustria ha fornito le proprie indicazioni: cioè più spazio alle politiche attive per I disoccupati e cassa integrazione ordinaria per tutti i settori produttivi. In particolare Confindustria propone, perla riforma degli ammortizzatori sociali, la reintroduzione dell’assegno di ricollocazione e una suddivisione più equilibrata dei costi di finanziamento della Cassa integrazione fra le imprese. Il ministro al termine dell’incontro ha parlato di convergenze sul futuro assetto del lavoro.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Picchio Nicoletta
Titolo: I paletti delle imprese tra riforme e misure di emergenza Covid
Tema: Riforma degli ammortizzatori sociali
Obiettivo del ministro del Lavoro: arrivare a un testo di riforma degli ammortizzatori condiviso con le parti sociali. Per questo, dopo l’incontro della settimana scorsa con i sindacati, Nunzia Catalfo ieri ha visto, on line, i rappresentanti del mondo delle imprese, da Confindustria all’Abi, all’Ania, commercianti, artigiani, agricoltori. Gli industriali hanno presentato il proprio documento, ribadendo al tavolo virtuale la convinzione di fondo: non si può proseguire con il blocco dei licenziamenti e con gli ammortizzatori sociali, oltre all’emergenza occupazione che ci sarà nei prossimi mesi bisogna affrontare in modo strutturale una riforma delle tutele che punti sulle politiche attive e favorire l’ingresso dei giovani e delle donne nel mondo del lavoro.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Querzè Rita
Titolo: Intervista a Carlo Bonomi – «Governo fermo Subito riforme per Fisco e lavoro: non costano» – «Il governo è fermo alla fase uno Subito una riforma del lavoro»
Tema: Confindustria
La fase due per il governo non e mai iniziata. La critica arriva da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. «Le riforme necessarie per spendere i miliardi che arriveranno dall’Europa non sono state nemmeno impostate» dice Bonomi. Serve subito quella del lavoro, «la più urgente». Poi «fisco e burocrazia. Riforme per cui non è necessario mobilitare risorse. Fondamentali». E sullo scostamento da 25 miliardi: «Un modo per continuare a distribuire risorse a pioggia».
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Massaro Fabrizio
Titolo: Ubi, la Consob dà altri due giorni Offerta Intesa prorogata al 30 luglio
Tema: Intesa-Ubi
Ieri in tarda serata la Consob ha allungato a sorpresa «d’ufficio» di due giorni, fino giovedì 30, il periodo per le adesioni. L’authority guidata da Paolo Savona era già intervenuta in mattinata per imporre a Ubi di correggere il «calcolatore» sul concambio messo a disposizione dei soci sul sito, per includervi il premio implicito dell’opas (il 44,7%). Una mano tesa ai piccoli soci. La decisione della Consob — ha dichiarato in serata un portavoce di Intesa Sanpaolo — «è motivata dai comportamenti tenuti da Ubi nei confronti dei suoi azionisti cui non ha rappresentato con chiarezza tutti gli elementi più rilevanti della nostra offerta».
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Testata: Stampa
Autore: Tomasello Maria_Rosa
Titolo: “Troppi carichi sulle donne lo smart working non funziona”
Tema: Smart working
Il più grande esperimento di smart working realizzato nel nostro Paese durante l’emergenza coronavirus non ha funzionato. Soprattutto per le donne. A confermare con i numeri quello che all’osservazione era già chiaro è la ricerca “Uomini e donne in lockdown”, promossa dalle Acli e curata da Federica Volpi, indagine condotta da un campione di 1049 persone (il 40% delle quali in smart working, con un ulteriore 6,3% impegnato part time da remoto) che evidenzia come il carico di lavoro domestico ed extra-domestico assunto dalle donne nei due mesi di reclusione forzata sia notevolmente aumentato rispetto a quello sostenuto dagli uomini. Il 62,7% delle donne che hanno partecipato alla rilevazione ha dichiarato che gli impegni per la cura della casa e della famiglia sono raddoppiati durante il periodo di isolamento, rispetto al 55,3% degli uomini.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Bellomo Sissi
Titolo: Oro al massimo storico, euro a 1,17 dollari – L’oro vola al record storico Quota 2mila dollari in arrivo
Tema: Mercati
Oro ai massimi storici. È arrivato, punmale, il record, da settimane considerato imminente, con un balzo di oltre il 2% che ha spinto il valore del lingotto fino a unpicco di 944,73 dollari l’oncia, più di 20 dollari sopra il precedente primato, che resisteva da settembre 2011. La fiammata a mercati occidentali ancora chiusi, ma nelle ore successive il prezzo ha stornato solo leggermente, mantenendosi sopra 935 dollari nonostante l’intonazione positiva delle Borse, un fattore che di solito non gioca a favore del lingotto. La spinta decisiva è arrivata dal dollaro, sempre più debole nei confronti di tutte le principali valute e soprattutto dell’euro, che ieri è volato ai massimi da 22 mesi a quota 1,1725 dollari.
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Societa’, istituzioni, esteri
Testata: Corriere della Sera
Autore: Sarzanini Fiorenza
Titolo: Intervista a Luciana Lamorgese – Migranti, inviati i militari – «Pericolo sanitario Dobbiamo fermare i flussi dalla Tunisia»
Tema: Immigrazione dalla Tunisia
Su 12.228 migranti approdati sulle nostre coste fino a ieri, circa 9.500 sono giunti grazie agli «sbarchi autonomi» e sono poi riusciti a far perdere le proprie tracce. Da Porto Empedocle ne sono scappati un centinaio. Partono dalla Libia, ma moltissimi anche dalla Tunisia: dal Paese nordafricano ne sono arrivati 4.354. «Flussi incontrollati che creano seri problemi legati alla sicurezza sanitaria nazionale, che si riverberano inevitabilmente sulle comunità locali interessate dai centri di accoglienza» dice la ministra Luciana Lamorgese. E il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parla di «fughe di massa inconcepibili». Trecento militari sono stati inviati in Sicilia e loo a Gorizia per presidiare le rotte terrestri dei migranti. Per l’intelligence sono almeno 10 mila le persone pronte a lasciare II Nordafrica.
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Testata: Stampa
Autore: Grignetti Francesco
Titolo: Il retroscena – Lamorgese a Tunisi Gommoni e radar per chiudere la rotta
Tema: Immigrazione dalla Tunisia
Ha toccato con mano la miseria, il ministro Luciana Lamorgese in missione a Tunisi. Quella miseria aggravata irrimediabilmente dal Covid-19 che ha messo in ginocchio anche il turismo tunisino, l’ultimo business. E allora, dopo gli incontri a quattr’occhi con il presidente della Tunisia, Kais Said, e con il ministro dell’Interno nonché premier incaricato, Hichem Mechichi, Lamorgese commenta a mezza voce: «La crisi economica tunisina è molto grave e ci riguarda direttamente, anche perché in Italia ha un riverbero immediato sui flussi migratori». Dalla Tunisia partono sempre più persone: dei circa 11 mila migranti sbarcati in Italia dall’inizio dell’anno, 5200 sono partiti dalle coste tunisine e di questi 4000 hanno il passaporto tunisino. Le autorità hanno garantito che la Guardia costiera raddoppierà gli sforzi. Ma non può bastare.
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Testata: Stampa
Autore: Quirico Domenico
Titolo: Il sogno tradito di Tunisi – Miseria, corruzione e tentazioni jihadiste Il naufragio della democrazia tunisina
Tema: Immigrazione dalla Tunisia
Dieci anni dopo la Tunisia è di nuovo, per i suoi ragazzi, un paese senza speranza. Sono ridiventati migranti, naufraghi, questuanti, disperati. In novantacinquemila dicono i dati. Il suo oggi non è differente dal suo ieri, la delusione per la democrazia soffocata da un fiorente malcostume, da una soda miseria striscia, affiora proterva, infine straripa. C’è chi rimpiange il dittatore e maledice i tempi nuovi, chi applaude alle tentazioni torve e fanatiche che hanno spinto migliaia di bigotti guerrieri nel jihad. La neoplasia invade l’organismo. È grave perché la piccola Tunisia è stata esempio e speranza per una generazione araba che voleva spezzare l’età dell’inerzia.
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Testata: Repubblica
Autore: Tito Claudio
Titolo: Il commento – L’emergenza dimenticata dal governo – L’emergenza dimenticata
Tema: Immigrazione dalla Tunisia
Una gigantesca opera di rimozione. La questione migranti è diventata nell’ultimo anno una specie di ectoplasma. C’è ma non si vede. O meglio, c’è ma si pub far finta di non vedere. Il governo giallorosso, dopo – la sbornia populista della fase salviniana, ha semplicemente fatto in modo di non sporcarsi le mani con un nodo che si stringe osi allenta intorno al fattore decisivo in politica: il consenso. La maggioranza composta da M5S e Pd non solo è partita undici mesi fa senza asportare le sostanziali differenze che dividevano i due partiti, ma si è affidata alla speranza dell’oblio. Puntualmente, pero, l’emergenza si ripropone. Non poteva che essere così. Si tratta di un fenomeno globale e epocale che non pub essere occultato. Va gestito e amministrato. Va, cioè, governato.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Serafini Marta
Titolo: Altri 45 giorni di cella per Zaki «Paura per la sua salute»
Tema: Il caso Zaki in Egitto
Altri 45 giorni. Va avanti così, ormai da oltre cinque mesi, la custodia preventiva di Zaki, dentro la sezione II Scorpion del carcere di Tora, dove il generale Al Sisi rinchiude gli oppositori. «Patrick sta bene ma è dimagrito», spiega ad amici e sostenitori la sua avvocata Hoda Nasrallah che domenica ha potuto vedere Patrick in aula. Un’apparizione fugace, la prima da marzo, che qualcuno ha immortalato riprendendo il giovane di spalle. Poi ieri, la conferma — attesa — del prolungamento del fermo in un’udienza non programmata.
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Testata: Stampa
Autore: Giubilei Franco
Titolo: Dall’Egitto nuovo schiaffo all’Italia Zaky in cella per altre 4 settimane
Tema: Il caso Zaki in Egitto
La magistratura egiziana ha deciso: altre quattro settimane in carcere al Cairo, in una cella sovraffollata e a serio rischio di contagio, per Patrick Zaky. Il 28enne studente dell’Università di Bologna era stato arrestato quasi sei mesi fa, al suo ritorno in Egitto, per presunte attività sovversive su Facebook. La scelta del giudice sta provocando un’ondata di indignazione, dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli al segretario Pd Zingaretti, dal consiglio regionale emiliano ad Amnesty International.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Battistini Francesco
Titolo: Il corrsivo del giorno – Zaki ancora in carcere: non è più ammissibile – Zaki ancora in carcere, un caso che va oltre il tollerabile
Tema: Il caso Zaki in Egitto
A seconda di chi li conti e di chi li sconti, 178 giorni di galera sono pochi e sono tanti. In Egitto un nonnulla, se comparati ai 65 mila detenuti politici che il generale Al Sisi incarcera dal 2016.0 ai 70o morti di botte. O alle migliaia d’elettrificati nelle «gabbie dell’inferno» e surgelati vivi nelle celle frigorifere. Nel caso di Patrick George Zaki, si va oltre il tollerabile con questi sei mesi passati nel braccio di massima sicurezza di Tora, specie per un ragazzo che ai tempi del Covid soffre d’asma. Ieri, i giudici egiziani hanno stabilito che il giovane ricercatore dell’università di Bologna resterà dentro fino a settembre: così, in via preventiva, e solo per qualche post critico su un account Facebook nemmeno suo.
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Testata: Repubblica
Autore: Ginori Anais
Titolo: La svolta verde di Macron E i cittadini dettano l’agenda
Tema: Francia
La svolta verde di Emmanuel Macron continua con l’approvazione di alcune misure simboliche. Al termine della riunione del consiglio di difesa ecologica, il governo ha varato il divieto di funghi riscaldanti e condizionatori d’aria all’esterno di bar e ristoranti. «Un’aberrazione ecologica», ha commentato la ministra Barbara Pompili che cumula nel suo dicastero Transizione ecologica, Trasporti ed Energia. Davanti al malcontento degli esercenti, già provati dalla crisi del Covid, Pompili ha spiegato che il divieto entrerà in vigore solo dopo l’inverno 2021. Ai proprietari di negozi saranno offerti incentivi per installare impianti a risparmio energetico.
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Testata: Repubblica
Autore: Lombardi Anna
Titolo: Dalle vie di Portland alla sfida elettorale battaglia tra le molte anime dell’America
Tema: Usa
Muro contro muro. Nelle strade di Portland, dove cresce la tensione e ieri notte la polizia ha trovato perfino una sacca piena di molotov e fucili proprio nel parco dove stazionano i manifestanti, si fronteggiano i due volti dell’America che si avvia al voto di novembre più divisa che mai. Eccola la battaglia per “l’anima della nazione”, secondo lo slogan ripetuto da Joe Biden a ogni occasione. Da un lato c’è il “muro di mamme” in piazza da una settimana per difendere i loro ragazzi che da sessanta giorni protestano senza interruzioni perla morte dell’afroamericano George Floyd. Affiancate dal “muro dei papà” dei mariti, e ora pure dai muro umano composto da veterani, difendono coi loro corpi il movimento Black Lives Matter, dalle cariche violente delle truppe federali arrivate il 12 luglio per ordine di Donald Trump.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Frattini Davide
Titolo: «Sventato un attacco» Ma Hezbollah: nessuno scontro
Tema: Israele-Libano
Per un paio di ore Israele e Hezbollah sembrano (di nuovo) in guerra, si scambiano colpi di artiglieria e proiettili. Quando il polverone si dirada e il cielo sopra le montagne al confine con il Libano torna azzurro, si scambiano anche versioni diverse su quello che sarebbe successo. Benny Gantz, ministro della Difesa, spiega che le truppe hanno sventato un tentativo di infiltrazione: 4-5 uomini che sarebbero stati respinti. Uccisi? Non si sa. Perché secondo i portavoce di Hezbollah non è successo niente, lo «scontro» sarebbe stato causato dal nervosismo dei militari israeliani, in stato di allerta dopo che una settimana fa un raid vicino a Damasco ha ucciso 5 combattenti stranieri, tra loro Ali Kamel Mohsen, un comandante di Hezbollah.
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