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SINTESI IN PRIMO PIANO – 24 settembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:
– 
Governo, il nuovo fronte è la riforma elettorale;
– Conte: niente rimpasto, ora giù le tasse;
– Scontri ed espulsioni, i 5Stelle nel caos. Grillo attacca: non credo nel Parlamento;
– Svolta di Salvini: sì alla segreteria politica;
– Virus, contagi record nel Sud della Francia: allarme ai confini italiani;
– L’Europa rivede il Trattato di Dublino. Italia insoddisfatta sulla ridistribuzione.


PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Stampa
Autore:  Giannini Massimo
Titolo: Conte: niente rimpasto, ora giù le tasse – “Il mio piano per l’Italia del 2023 Nessuno mi ha chiesto il rimpasto A dicembre la riforma del fisco”
Tema: Intervista a Giuseppe Conte
Adesso che Di Maio ha vinto il referendum e Zingaretti ha vinto le regionali, al governo si richiede un cambio di passo. Ma anche di squadra? Conte piazza subito il suo primo paletto: «Mi dispiace deluderla, ma il rimpasto è una formula logora che rinvia all’esperienza dei governi del passato e di cui non avverto nessuna nostalgia. Ho una squadra che sta lavorando con concentrazione ed efficienza e mi ritengo pienamente soddisfatto. E in ogni caso le do un’altra notizia: nessuna forza politica me lo ha chiesto…». Dunque, avanti così fino al traguardo del 2023, che vedrà l’Italia impegnata nella riforma fiscale. «Le do una notizia; la vareremo entro dicembre». E poi ci toccherà il Recovery Fund.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Milella Liana
Titolo: Slitta la legge elettorale maggioranza senza accordo Prima grana per Conte
Tema: Governo, il nuovo fronte è la riforma elettorale
Maggioranza spaccata sulla nuova legge elettorale proporzionale. Opposizione nei fatti più compatta sul maggioritario, tranne un’ala di Forza Italia. La legge sarebbe dovuta andare in aula alla Camera la prossima settimana, invece slitta e finisce in un limbo politico da cui emerge lo scontro netto nella coalizione. Dove ormai ognuno parla per sé, Renzi vuole il maggioritario, il Pd esige il proporzionale, Leu pretende una soglia minore rispetto al 5%, M5S sprofonda nella confusione. Tant’è che al presidente grillino della commissione Affari costituzionali della Camera Giuseppe Brescia – giusto l’inventore ed estensore della legge, il Brescellum – non resta che invocare disperatamente, «e al più presto», un vertice di maggioranza. Il premier Conte subisce, inevitabilmente, i contraccolpi del terremoto perché la maggioranza torna a sfaldarsi. Mentre Beppe Grillo dà pure il colpo di grazia: il fondatore di M5S, con una battuta, fa saltare l’essenza stessa di un tavolo istituzionale sulla legge elettorale quando dice: «Non credo più nella rappresentanza parlamentare, ma nella democrazia diretta fatta dai cittadini attraverso i referendum».
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Testata:  Repubblica
Autore:  Lauria Emanuele
Titolo: Pd diviso sul proporzionale Il no di Prodi e Veltroni
Tema: Legge elettorale
Rieccoli, gli ulivisti, i nostalgici del bipolarismo che Walter Veltroni voleva addirittura trasformare in bipartitismo. Da un lato Romano Prodi, il padre nobile per eccellenza, che in un’intervista ad Avvenire stronca il proporzionale, «un sistema che – attacca il Professore – condannerebbe l’Italia a una nuova stagione di instabilità. E una lista di nominati sarebbe una tragedia per la democrazia. Così il nostro Paese non si salva». Di lì a poco Dario Nardella, sindaco di Firenze, lancia ll suo sasso nello stagno: «Le elezioni regionali hanno dimostrato che c’è un bipolarismo vivo: non ha senso puntare sul proporzionale puro e proporre le alleanze. Bisognerebbe tornare al Mattarellum, dal quale nacque il grande progetto dell’Ulivo nel ’96». E dopo aver pronunciato queste parole, Nardella viene raggiunto da telefonate di consenso, comprese quelle di alcuni ministri. Segno che c’è un dibattito che anima il Pd.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Buzzi Emanuele
Titolo: Scontri ed espulsioni, i 5 Stelle nel caos Grillo attacca: non credo nel Parlamento – Caos M5S, scoppia il caso Crimi E Grillo attacca il Parlamento
Tema: Caos M5S
Nel M5S vince la linea dura su sanzioni ed espulsioni. Sono stati avviati provvedimenti disciplinari nei confronti di chi ha sostenuto il no al referendum. Sanzioni in vista per una ventina di parlamentari che sono morosi sulle rendicontazioni. Lo scenario in definitiva è di parlamentari contro «i vertici dei ministri» (il riferimento è a un incontro post voto di Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede) e consiglieri regionali contro parlamentari. In questo pantano, con mediatori che stanno lavorando sottotraccia per una soluzione, Vito Crimi si deve destreggiare. Oggi ci sarà l’assemblea di deputati e senatori: il reggente che l’ha convocata la diserterà e toccherà ai capigruppo illustrare l’iter per gli Stati generali. Intanto Beppe Grillo attacca: «Non credo assolutamente più in una forma di rappresentanza parlamentare ma nella democrazia diretta», ma continua a dribblare le faide interne.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Piccolillo Virginia
Titolo: Salvini ora delega, nasce la segreteria Scintille con Toti sulla leadership
Tema: Svolta di Salvini: sì alla segreteria
La spallata al governo non c’è stata. E adesso nel centrodestra è resa dei conti. E però una novità viene proprio dalla Lega. La annuncia, a Porta a Porta, lo stesso Salvini: «Ci sarà una segreteria politica. Io più delego, più son contento. E’ un momento in cui la società ha bisogno di risposte precise. Abbiamo creato dei dipartimenti. Quindi ci stiamo organizzando alla vecchia maniera. Non credo al partito di plastica, alla piattaforma Rousseau e al partito spot, credo ai consiglieri comunali e regionali». Tra i nomi l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti agli esteri, gli ex ministri Gian Marco Centinaio all’agricoltura, Erika Stefani all’autonomia, Giulia Bongiorno alla Giustizia, l’ex candidata in Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni alla cultura, il senatore Alberto Bagnai all’economia, poi Claudio Durigon al lavoro ed Edoardo Rixi alle Infrastrutture.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: Il retroscena – Il Pd: “Al primo Cdm via i decreti sicurezza” Conte teme i veti 5S
Tema: Decreti sicurezza

Zingaretti fa recapitare a Giuseppe Conte un messaggio al limite del categorico, che suona più o meno così: «Il prossimo consiglio dei ministri deve approvare i decreti sicurezza. Non è più il tempo dei rinvii». È il primo scalpo politico chiesto dal Pd all’avvocato subito dopo le Regionali, un colpo di spugna sulle leggi volute dal ministro con la passione per il Papeete. È il segnale che i dem pretendono, ma che Palazzo Chigi ha timore di offrire nei giorni in cui il Movimento esplode rincorrendo i fantasmi di un consenso che non c’è più. Per questo, il premier pensa di posticipare ai primi di ottobre la discussione con i suoi ministri, «ci siamo quasi – il senso dei suoi ragionamenti – se non è al prossimo consiglio, sarà a quello successivo, ma approveremo il decreto».
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  De Carolis Luca 
Titolo: “Contratto 5S-Pd per le Comunali e Raggi a Roma” – “Contratto con il Pd per le Comunali 2021 insieme alla Raggi”
Tema: Intervista a Laura Castelli

“Nelle Regionali per noi il trend è stato sempre più o meno lo stesso. Su certi territori si poteva fare un lavoro assieme ad altre forze politiche, in linea con il progetto di governo nazionale, ma si è iniziato troppo tardi. Dobbiamo passare da un’alleanza di necessità a un’alleanza di visione, basata sul futuro del Paese dei prossimi dieci anni. E in quest’ottica sarà fondamentale la gestione delle risorse del Recovery Fund. Il tavolo non si farà per spartire nomi. Nel Movimento c’è chi ha lavorato ai contratti di governo, un esperimento senza precedenti nella politica italiana, e agli accordi territoriali, e sa come si costruisce un determinato modello. Va fatto un contratto sui programmi, con linee generali per tutte le grandi città e punti specifici per ogni centro”. Su Roma “Virginia ha fatto un grande lavoro, assieme abbiamo lavorato sul debito di Roma. Si può aprire una fase 2.0 per la città imparando anche dai problemi che non abbiamo risolto”.
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Testata:  Libero Quotidiano 
Autore:  Mottola Lorenzo 
Titolo: «Camere illegittime, votare subito» – «Camere illegittime e lontane dal popolo Ora subito al voto»
Tema: Intervista a Giorgia Meloni

Meloni: «E’ evidente che ormai c’è un’importante distanza sia sul piano quantitativo sia sul piano qualitativo tra il Paese e la rappresentanza parlamentare. Prima di tutto perché gli italiani hanno votato per tagliare il numero di deputati e senatori. Di conseguenza, come dice Feltri, è curioso che i Cinquestelle, moralisti a parole, ora rimandino l’applicazione di questa norma al 2023. Se volessero essere coerenti dovrebbero essere disposti a sciogliere le Camere».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Borgia Pier_Francesco 
Titolo: Niente vertice tra i tre leader Berlusconi avverte i populisti
Tema: Forza Italia

E’ saltato all’ultimo momento il vertice telefonico tra i leader del centrodestra per fare il punto sul risultato del turno elettorale appena concluso. La coalizione conquista una regione (le Marche) ma resta severa l’autocritica sui risultati in alcune aeree (soprattutto Campania e Puglia). Berlusconi ieri non ha rilasciato dichiarazioni. Da giorni si lamenta con i suoi del fatto che il suo isolamento (causa Covid) abbia rappresentato un ostacolo di non poco conto. Il rammarico: «Coi toni sovranisti non si vince». Brunetta: «Salvini non è la guida dell’asse».
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Testata:  Gazzetta del Mezzogiorno 
Autore:  Calpista Roberto 
Titolo: «Proporre un ritorno al passato il grande errore fatto in Puglia»
Tema: Intervista a Matteo Salvini

Salvini: “Gli elettori hanno sempre ragione e i pugliesi conoscono bene Fitto. La Lega aveva pubblicamente chiesto maggiore discontinuità, ma l’impegno e la nostra serietà non possono essere messi in discussione. Anzi, con un progetto politico più innovativo avremmo preso più voti anche come lista. Ci siamo sacrificati proprio per non rompere la coalizione e dare un segnale di responsabilità. Più che una questione di impuntatura sul nome – continua – penso che l’errore sia stato proporre un ritorno al passato a una Regione che invece ci chiedeva di guardare con più coraggio al futuro”.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Scafi Massimiliano 
Titolo: Il retroscena – Il professore e l’incubo infinito: Prodi si ricandida al Quirinale – Si apre la corsa al Colle Prodi si fa subito sotto e benedice i giallorossi
Tema: Verso il Quirinale

Verso le elezioni presidenziali. Nei prossimi due mesi dovranno essere ridisegnati i collegi e preparate le leggi attuative, poi, come ha ricordato Sabino Cassese, toccherà pure ritoccare le quote dei rappresentati regionali per riallinearli a un Parlamento dimagrito. Tutte cose che possono modificare gli equilibri politici e influenzare la nomina del presidente. E mentre Prodi si agita – lui punta a sfruttare il momento, presentandosi come il campione dell’alleanza da costruire Nazareno-grillini – gli altri candidati progettano le loro mosse. Anche Giuseppe Conte, che pure ha le sue rogne a Palazzo Chigi, pare sogni il gran salto.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Patta Emilia 
Titolo: Recovery, warning della Camera sul debito
Tema: Recovery Fund, dal Parlamento avvertimento al Governo

Dal Parlamento arriva il primo warning al governo in vista della pioggia di sussidi e prestiti (209 miliardi) che arriveranno da Bruxelles a partire dalla primavera del 2021: attenzione al debito. «È necessario non distogliere l’attenzione dall’obiettivo di definire un credibile piano di rientro che garantisca la sostenibilità della finanza pubblica nel medio-lungo periodo», è l’avvertimento. Oggi a Palazzo Chigi vertice tra Conte, Gualtieri e Patuanelli.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Investimenti e taglio del cuneo: manovra ponte verso il Recovery
Tema: Legge di bilancio

La “manovra” è tante cose, e ogni passaggio affronta problemi diversi. Il primo è il programma di bilancio, scritto nella Nadef che sarà approvata la prossima settimana e nel Draft Budgetary Plan (Dbp) che i governi devono inviare alla Commissione entro il 15 ottobre. In quei documenti il Recovery Plan sarà in primo piano: la Nadef dovrebbe offrire una prima scansione temporale nell’utilizzo delle risorse, e il Dbp dovrebbe fare un passo in più disegnando una prima geografia della distribuzione degli investimenti nei diversi settori.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Carretelli Adriana 
Titolo: Economia, perché sull’Italia l’effetto Covid pesa di più
Tema: Il report

Non è una novità che l’Italia non eccella in Europa per la qualità della propria governance interna. Nell’era del Covid si scopre anche di peggio: quella carenza ha costi insostenibili al punto che, se vi avessimo posto rimedio a tempo debito, ci saremmo potuti risparmiare oltre un terzo dello shock economico da virus che quest’anno taglierà il nostro Pil di una percentuale intorno al 10%.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Conti pubblici, nel 2021 Pil e deficit al 6% E un taglio al debito
Tema: Debito pubblico

Doppio 6 per deficit e Pil nel 2021 e riduzione del debito di cinque punti in tre anni. Sono queste le ultime stime che saranno contenute nella Nadef (Nota di aggiornamento dal Documento di economia e finanza) che il governo dovrebbe varare tra lunedì e martedì della prossima settimana. Gli obiettivi programmatici di carattere macroeconomico, intorno ai quali sarà costruita la prossima legge di bilancio, confermano le anticipazioni dei giorni scorsi. In sostanza il Pil del prossimo anno, dopo una contrazione pari al 9% nel 2020 rimbalzerà del 6%.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: Aziende, la nuova Sabatini rilancia gli investimenti – Industria, con la nuova Sabatini prima ripresa degli investimenti
Tema: Manifattura

Investimenti privati in recupero. Lo segnalano i dati del ministero dello Sviluppo economico che analizza i flussi delle domande delle imprese per la nuova legge Sabatini. Tra maggio e agosto l”incremento è superiore al 100% mentre le operazioni per impianti 4.0 superano quelle ordinarie. Il Mise prepara il rafforzamento con i contributi del Recovery Plan.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fiammeri Barbara 
Titolo: Boccia: con il recovery autonomia accelerata – «Con i fondi del Recovery acceleriamo sull’Autonomia»
Tema: Intervista a Francesco Boccia

Il ministro Boccia: “Vogliamo garantire in tutto il Paese, anche a chi vive nelle aree più svantaggiate del Sud ma anche del Nord e del Centro scuole, mense, trasporti locali e servizi sanitari adeguati. E’ questa decisione spetterà al Parlamento. Ma sappiamo che, secondo alcune stime, per colmare questa distanza tra “ricchi “e “poveri” occorrerebbero tra i 70 e 100 miliardi. Nei criteri di valutazione del Recovery Fund – continua Boccia – abbiamo inserito tra gli indicatori di priorità anche i Lep. È un’occasione unica che ci consentirà di colmare un divario che rappresenta uno dei principali freni alla crescita. Non sfruttarla sarebbe gravissimo”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Ferrando Marco 
Titolo: «Il Recovery fund non è un regalo, va speso bene» – «I fondi europei non sono un regalo: spendiamoli bene»
Tema: Intervista a Paolo Scaroni

Recovery Fund. Parla Paolo Scaroni. Il deputy chairman di Rothschild: «Investimenti unico modo per creare valore. Il primo passo? Le infrastrutture».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico – Savelli Fabio 
Titolo: Autostrade, l’intesa (a rischio) con Cdp
Tema: Dossier Autostrade

II testo dell’accordo con il governo del 14 luglio scorso per l’uscita di Atlantia da Autostrade per l’Italia contiene alcuni riferimenti che iniziano ad emergere solo in questi giorni. Si indica l’obiettivo di creare una società «ad azionariato diffuso»: «Atlantia si rende disponibile a valutare proposte di acquisto da parte di Cdp e/o di investitori istituzionali di gradimento di Cdp dell’intera partecipazione detenuta in Aspi a valori di mercato determinati successivamente alla definizione concordata del procedimento di presunto grave inadempimento (per il crollo del ponte Morandi nel 2018, ndr)». L’intesa fra Atlantia e il governo non vincola dunque il gruppo veneto a cedere Aspi solo a Cdp. Resta però una domanda: il cambio di controllo del gestore immaginato nella notte del 14 luglio deve avvenire o meno a condizioni di mercato?
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: Germania, pronta la manovra – Germania, la manovra al via Metà saranno investimenti
Tema: Il piano tedesco

Il coronavirus pesa sulla Finanziaria della Germania. Per il secondo anno consecutivo Berlino vara una manovra che sospende il pareggio di bilancio. Su 96 miliardi di debito, tuttavia, la metà saranno investimenti. La manovra 2021 mira infatti a gestire gli effetti economici, sociali e sanitari della pandemia con spese aggiuntive per circa 47 miliardi nel 2021, e 91 miliardi dal 2021 al 2024 rispetto alla precedente pianificazione finanziaria.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Romano Beda
Titolo: Migranti, l’Europa è già divisa Incertezza sul principio di Dublino
Tema: Migranti, Europa divisa sui nuovi ricollocamenti
Appena presentata, la proposta della Commissione europea di revisione degli accordi di Dublino sui migranti innesca polemiche. Austria e Repubblica Ceca respingono l’obbligo di ricollocamento tra i Paesi membri.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Fr.Bas.
Titolo: Migranti, solo un mini patto – Il piano Ue: chi rifiuta i migranti coprirà la spese dei rimpatri
Conte insoddisfatto: servono certezze sui rimpatri. La commissaria Ue all’Immigrazione, Johansson: è un compromesso.
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Si segnala anche da Repubblica
Migranti, scontro sul piano di Bruxelles. Scoppia il caso Alan Kurdi – Piano sui migranti, Roma insoddisfatta, “L’Ue faccia di più”
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: «Nessuno sarà soddisfatto ma è la strada giusta Vi aiuteremo sui salvataggi»
Tema: Intervista a Ylva Johansson 

«Non ci sono vincitori o vinti in questa proposta perché è bilanciata». Ylva Johansson, svedese, è la commissaria Ue agli Affari interni con delega alla Migrazione che ha messo a punto con il vicepresidente Margaritis Schinas il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo. C’è un’effettiva abolizione del Regolamento di Dublino? «Proponiamo un nuovo regolamento al posto dell’attuale, tenuto conto che il tentativo di riforma del Regolamento di Dublino non ha portato a un accordo. Le nuove regole riguardano chi arriva in Europa irregolarmente e fa domanda di asilo. Introduciamo un nuovo meccanismo di solidarietà obbligatoria che sarà attivato quando uno Stato membro si troverà sotto pressione: gli altri Stati dovranno aiutarlo attraverso il ricollocamento dei richiedenti asilo o finanziando i rimpatri di chi non ha diritto a restare». E per i salvataggi in mare? «Per la prima volta viene introdotto un meccanismo di solidarietà obbligatoria. La Commissione dovrà stabilire in anticipo quanti ricollocamenti saranno probabilmente necessari e un pre-impegno da parte degli Stati in modo da non dover trovare la soluzione per ogni sbarco. Ma è prevista anche una forma di flessibilità che consentirà agli Stati membri di aiutare in modo diverso rispetto al ricollocamento. Ci sarà una soglia per i ricollocamenti».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Montefiori Stefano 
Titolo: Marsiglia chiude bar e ristoranti E in Francia arriva la «zona scarlatta»
Tema: Francia

Bar e ristoranti chiusi, a partire da lunedì, a Marsiglia, Aix-en Provence e in Guadalupa. È la misura più grave, e inattesa, annunciata ieri sera dal ministro francese della Sanità, Olivier Véran. In una conferenza stampa più volte posticipata e andata in onda appena in tempo per il tg delle 20, il ministro si è rivolto ai francesi con un «appello solenne» a limitare le interazioni sociali, nella sfera pubblica e privata: «Dobbiamo proteggere i nostri ospedali. Dobbiamo proteggere i nostri servizi di rianimazione. Dobbiamo proteggere i francesi». Di fronte a una diffusione del virus che «continua a peggiorare», il governo francese vara una nuova cartografia della Francia sulla base di tre criteri: il numero dei malati, il tasso di incidenza per le persone sopra i 65 anni (quelle più a rischio), e i ricoveri nelle rianimazioni. Accanto ai dipartimenti in «zona di allerta» ecco quelli in «zona allerta rafforzata» (o super-rossa) nei quali il sistema sanitario comincia a essere in difficoltà, e in «zona di allerta massima» (o scarlatta), «con conseguenze già pesanti negli ospedali — ha detto Véran —. E’ l’ultimo stadio prima della proclamazione dello stato di emergenza sanitaria». Preoccupazione anche per la vicina Italia.
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– Testata:  Repubblica 
Titolo: Virus, contagi record nel Sud della Francia: allarme ai confini italiani
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: La giornata – Navalny lascia l’ospedale Ora lunga riabilitazione
Tema: Germania

Stanco, smagrito, senza il pieno controllo della mano sinistra, ma vivo. Alexei Navalny, l’oppositore di Vladimir Putin avvelenato in Siberia con il Novichok, è riapparso ieri in pubblico, per la prima volta, a Berlino dopo essere stato dimesso dall’ospedale Chante che lo ha curato.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Il corsivo del giorno – Facebook trasferisce i nostri dati negli Usa: è scontro in Irlanda
Tema: Facebook

Facebook martedì ha minacciato di interrompere il servizio in Europa, se la Data Protection Commission di Dublino manterrà la sua posizione attuale. Un paio di settimane fa questo organismo, l’omologo irlandese del garante della Privacy, aveva inviato al gruppo fondato da Mark Zuckerberg un «ordine preliminare» di interrompere il trasferimento dei dati degli utilizzatori europei verso server situati negli Stati Uniti. Con quell’atto, l’Irlanda ora impedisce che le informazioni relative a centinaia di milioni di abitanti dell’Unione siano utilizzate senza le garanzie di riservatezza offerte dal diritto europeo. Lo scontro:
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verdelli Carlo 
Titolo: La lezione di Iacopo – Iacopo, 25 chili e 11.233 voti «La mia lotta per i diritti di tutti»
Tema: Intervista a Iacopo Melio

Iacopo Melio è un ragazzo non comune. Pesa 25 chili e non sa esattamente quanto è alto. Da quando è nato vive su una sedia a rotelle. E’ stato il più votato nel collegio di Firenze 1, senza aver mai fatto un comizio. Nelle sue condizioni di salute, lo spettro del Covid lo ha costretto in casa dal febbraio scorso. La campagna elettorale l’ha fatta via computer, forte di una comunità intorno alle 700 mila persone che già lo seguiva. L’intervista:
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
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CORRIERE DELLA SERA
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL MESSAGGERO
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Titolo: ***Prima pagina – Edizione della mattina
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IL GIORNALE
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LIBERO QUOTIDIANO
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IL FATTO QUOTIDIANO
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