L’innovazione imposta dalle esigenze contingenti, che ne hanno suggerito lo svolgimento in modalità da remoto, non ha influito sull’interesse e soprattutto sulla partecipazione al dibattito sui temi affrontati dall’assemblea generale dei soci del Gruppo Centrale, svoltasi a Roma il 12 novembre 2020. Ne è scaturito un bilancio più che positivo per quanto riguarda l’attività dello scorso anno e soprattutto sulle progettualità e gli impegni che attendono il Cavalieri del Lavoro, anche in vista delle importanti scadenze del prossimo anno.
L’attività del Gruppo nel 2020, necessariamente contenuta per le note restrizioni operative legate alla pandemia, non ha impedito comunque lo svolgimento di tre importanti appuntamenti mensili sui quali si è aperto un intenso dibattito: quello del mese di febbraio (ospite il dott. Massimo Franco) su “populisti e Vaticano”, cui è seguito, nel mese successivo, l’incontro con Fabio Cerchiai sulle infrastrutture dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Particolarmente sentito l’incontro di ottobre, sempre alla Casina Valadier, con i neo Cavalieri del Lavoro Antonio Campanile, Maria Laura Garofalo, Paolo Merloni e Maurizio Stirpe, che hanno illustrato l’impegno imprenditoriale che ha coronato la loro nomina. Al Gruppo Centrale ha aderito il neo Cavaliere del Lavoro Umberto Pesce anche egli presente alla cerimonia romana.
Informando i colleghi sui principali avvenimenti dell’anno, il presidente Vittorio Di Paola (nella foto)ha evidenziato come il 2020 abbia segnato il primo anno della presidenza nazionale di Maurizio Sella, del quale ha sottolineato l’impegno pur in condizioni difficili, mentre ritornando al Gruppo Centrale ha ricordato che con l’assemblea annuale di fine 2021 avrà termine il proprio mandato di presidente, non più rinnovabile. Un appuntamento fondamentale per il Gruppo, nel segno della continuità e dell’esperienza. Ed al riguardo ha ricordato come egli avesse affiancato per due anni come vice presidente, lo scomparso presidente Corrado Antonini. Ed in merito ha ricordato come, sentiti anche il consigliere Luigi Abete, suo collega nel consiglio direttivo della Federazione ed il vice presidente Giampietro Nattino, abbia deciso di portare tale argomento al consiglio direttivo del 27 settembre scorso, proponendo la designazione del collega Franco Bernabè, da tutti apprezzato e stimato, come futuro presidente, ottenendo unanimi consensi e l’assenso dell’interessato.
Un anno impegnativo dunque, per gli importanti obiettivi in programma tra cui tre significativi anniversari, come quello di portata internazionale costituito dai 700 anni della nascita di Dante (a Roma ha sede la Casa di Dante, principale istituzione di studi danteschi, di cui il Gruppo ha in progetto una degna celebrazione). Inoltre ricorreranno i 120 anni della costituzione della Federazione dei Cavalieri del Lavoro ed i 50 anni del Collegio Lamaro Pozzani.
Sempre in tema di cariche sociali il presidente Di Paola ha proposto la conferma nel Consiglio Direttivo del Gruppo dei consiglieri Luigi Abete, Maria Bianca Farina, Luca Tomassini e la nomina di Nicoletta Spagnoli al posto di Giuseppe Natale che ha chiesto di non essere rinnovato nella carica per impegni di lavoro. Per la selezione delle nomine dei nuovi Cavalieri del Lavoro per l’anno 2021 il presidente Di Paola ha affidato alla collega Costanza Musso l’incarico di individuare eventuali nominativi di candidati per la Sardegna.
Infine l’assemblea ha rivolto un vivo ringraziamento al collega tesoriere Ercole Pietro Pellicanò per l’impegno profuso nella realizzazione del rendiconto 2019 approvato all’unanimità.
In apertura il presidente aveva espresso parole di cordoglio in ricordo dei colleghi Giancarlo Giannini, Lucio Marcotullio, Gian Annibale Rossi di Medelana e Gennaro Pieralisi recentemente scomparsi.