Comincia da Castellammare il futuro della navigazione a emissioni zero. Comincia in un cantiere che, dalla Vespucci in poi, ha sempre espresso maestria e capacità tecniche di altissimo livello. Zeus, così si chiama il primo vero prototipo al mondo spinto da una propulsione a idrogeno, ha toccato il mare a Castellammare quasi come un passaggio di testimone ideale, dalla vela della nave più bella del mondo alle cellule ricaricate con l’acqua. Si, il progetto è stato messo a punto al centro tecnologico di Fincantieri di Trieste; ma la costruzione è stata affidata a Castellammare, a un cantiere finora penalizzato dallo spazio, dalla mancanza di un bacino di costruzione, da investimenti pubblici solo promessi, non certo da capacità riconosciute in tutto il mondo. E allora benvenuta Zeus, benvenuta piccola nave chiamata a segnare l’arrivo di tutta Fincantieri sul traguardo delle navi a zero emissioni. Un obiettivo importantissimo che concentrerà l’attenzione degli armatori di tutto il mondo sul Gruppo diretto da Giuseppe Bono, aprendo ai suoi stabilimenti prospettive ancora più floride.
IL PRIMATO
Zeus comincerà a navigare tra pochi mesi e i risultati saranno studiati e approfonditi con particolare dedizione. L’idrogeno è una scommessa da vincere assolutamente, anche per riportare in primissimo piano un marchio straordinario del Made in Italy. Un marchio su cui hanno puntato forte anche Msc Crociere e Snam dando vita a un programma comune per arrivare primi e meglio di tutti allo sviluppo della propulsione a idrogeno. Un traguardo cui Fincantieri tiene molto, per ribadire un primato ambientale per nulla offuscato dalle prime grandi navi da crociera spinte dal gas naturale liquefatto, varate in altri stabilimenti europei. Non è un caso, infatti, che proprio ieri, mentre a Castellammare si varava Zeus, a Monfalcone Fincantieri consegnava la “Discovery Princess”, la sesta unità della classe “Royal” per Princess Cruises, brand del gruppo Carnival Corporation. E a Muggiano si consegnava il pattugliatore “Musherib”, prima unità dell’omonima classe per il ministero della Difesa del Qatar. E non è neanche un caso che, sempre contemporaneamente, Fincantieri evidenziava che il Gruppo ha attualmente in costruzione, a diversi livelli di avanzamento, ben 14 navi da crociera su un totale di 28 navi passeggeri in portafoglio, che allungano l’orizzonte temporale di questo segmento fino al 2027. Abbastanza perché il Gruppo guidato da Bono possa evidenziare con soddisfazione che «questo traguardo, che riguarda progetti ad alto contenuto tecnologico in distinti ambiti della cantieristica, conferma la capacità di Fincantieri di rispettare i propri impegni on time and on budget e assume un significato ancor più rilevante sotto il profilo gestionale e quello organizzativo perché è stato raggiunto nonostante il perdurare dell’emergenza pandemica». Insomma si continua a lavorare e si aprono nuove strade. E ieri, da Castellammare, è partito un segnale preciso: il futuro è già iniziato.
Articolo pubblicato su Il Mattino il 1/2/2022