Quali sono i vantaggi dell’elettrificazione per il sistema industriale? Quali le strategie da implementare a livello aziendale per conseguirli? Quali le opportunità del cambiamento e quali i principali ostacoli sulla via della transizione energetica?
In vista del Convegno Nazionale, in programma il prossimo 24 settembre a Roma, la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, in collaborazione con il Gruppo Centrale, ha promosso giovedì 17 febbraio 2022 il primo dei tre workshop sulla sostenibilità dal titolo “Il ruolo dell’impresa manifatturiera nella sostituzione dell’energia fossile”. A moderare i lavori il Cavaliere del Lavoro Franco Bernabé, Presidente di Acciaierie d’Italia e ideatore dei tre appuntamenti. “Si tratta di incontri preparatori, un modo – ha spiegato – per consentire al mondo dei Cavalieri del Lavoro di parlare di quello che hanno fatto e stanno facendo, perché sono tantissime le esperienze che testimoniano impegno, forza, investimenti e pensiero messi in campo su questo fronte. Al convegno presenteremo le nostre conclusioni e mostreremo l’enorme potenziale che il mondo dei Cavalieri del Lavoro è in grado di esprimere a supporto della transizione del nostro Paese”.
“La svolta green è la direzione che dobbiamo prendere – ha continuato Bernabé – ma è un processo di enorme complessità. Abbiamo vissuto per quasi tre secoli con una disponibilità di fonti fossili a prezzi estremamente bassi e su questo abbiamo costruito il nostro benessere. L’idea che in pochi anni si possa attuare una trasformazione così profonda è poco realistica. Prendiamo ad esempio le rinnovabili: in Italia a mala pena facciamo un nuovo gigawatt all’anno; per centrare gli obiettivi al 2030 ne dovremmo fare sette. Siamo di fronte a una sfida colossale, affrontata secondo me senza la consapevolezza della complessità. La transizione si affronta mobilitando capitali e competenze. Serve, per esempio, ragionare urgentemente su una scansione temporale degli interventi da fare”.
“La significativa partecipazione dei Cavalieri del Lavoro a questo appuntamento – ha sottolineato nei suoi saluti iniziali il Presidente Maurizio Sella – testimonia non solo il grande interesse di tutti noi a questi temi ma è anche la dimostrazione del bisogno di un metodo di lavoro che senz’altro ci aiuterà a migliorare la qualità del convegno di settembre”.
Al workshop di febbraio, seguiranno quello su “Economia circolare e combustibili sintetici”, in programma lunedì 23 maggio 2022 (ore 11.00-13.00) e quello su “Nuove tecnologie ICT, città intelligenti e gestione delle reti nella transizione energetica” in programma lunedì 27 giugno 2022 (ore 11.00-13.00).
I relatori del primo workshop sono stati i Cavalieri del Lavoro: Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale Enel, Gianluigi Angelantoni, Presidente Gruppo Angelantoni Industrie, Mario Magaldi, Presidente Gruppo Magaldi, Salvatore Ruggeri, Presidente e Fondatore Valvitalia, Federico Vitali, Vice Presidente FIB brand FAAM.
“A differenza dei precedenti cambi di paradigma – ha detto il Cavaliere del Lavoro Francesco Starace – questa volta ci sono alcune differenze rispetto alle precedenti evoluzioni in campo energetico: forte digitalizzazione di tutti gli aspetti della vita quotidiana e l’evoluzione spinta della scienza dei materiali, che continuano a migliorare: sono resistenti, leggeri, economici. Queste due forze fanno sì che l’energia elettrica stia entrando in parti della nostra economia prima precluse”. “Serve anticipare le infrastrutture necessarie a sostenere il cambiamento, per il progressivo spostamento verso l’elettrico e la decarbonizzazione. Serve un accompagnamento dei regolatori, senza il quale le imprese hanno limiti in termini di investimento e operazioni. Non dobbiamo difendere la legacy del passato se questo preclude la visione chiara del futuro”. “La transizione energetica e la penetrazione dell’energia nell’economia del paese – ha aggiunto il numero uno di Enel – passano attraverso una fase diversa e possono avvenire solo grazie a tre condizioni: vantaggio economico, facilità nell’utilizzo dell’energia elettrica e sicurezza. Si tratta di una transizione inevitabile”.
“Parlare di come sostituire 100 milioni di barili di petrolio ogni giorno, al netto di gas, carbone ed energia nucleare, non è facile. La sfida green – ha sottolineato il Cavaliere del Lavoro Gianluigi Angelantoni nel suo intervento – non può essere evitata, ma la transizione ecologica deve essere un’opportunità e non un rischio, quindi deve accompagnarsi a una transizione sociale. Ci sono rischi e difficoltà attuali, come il caro materie prime, il caro energia e la crisi dei microchip”. L’obiettivo zero emissioni richiederà un cambio di mentalità, di comportamenti dei cittadini e delle imprese. Poi il Cavaliere del Lavoro ha accennato alla ricerca, condotta in collaborazione con l’Università di Catania, sui pannelli fotovoltaici in peronskite, materiale che consente di aumentare l’efficienza dei pannelli dal 15 al 28 per cento in più rispetto agli attuali.
Il Cavaliere del Lavoro Mario Magaldi ha messo in evidenza come in questa fase di grande instabilità dei prezzi, alle industrie energivore può convenire dotarsi di impianti propri per l’auto generazione di energia allo scopo di assicurarsi la disponibilità energetica costante e a costi bassi. “Una volta realizzati gli impianti eolici o fotovoltaici e rimborsato il capitale investito, il costo della energia è molto basso, il che consente alle imprese energivore di essere più competitive”. Il nemico numero uno della transizione, avverte Magaldi, rischia di essere la burocrazia. “Non ci sono ostacoli salvo la burocrazia che impiega a volte diversi anni per rilasciare permessi. Che si emettano regole precise e uguali per tutti e si stabiliscano tempi certi nelle approvazioni, facendo ricorso a strumenti normativi efficaci quali, tra i tanti, il silenzio assenso”. Poi accenna agli innovativi sistemi in fase di prototipazione e commercializzazione sviluppati dall’azienda. “Ad oggi abbiamo realizzato e testato per diverse migliaia di ore i prototipi del solare a concentrazione e stiamo testando nel nostro stabilimento di Buccino la tecnologia di thermal storage MGTES per l’accumulo di grandi quantità di energia termica per il rilascio differito. Contiamo nel corso del 2022 di poter iniziare la commercializzazione su scala mondiale delle nostre tecnologie e dei prodotti connessi al long duration energy storage”.
“La transizione energetica – ha osservato il Cavaliere del Lavoro Salvatore Ruggeri – è sicuramente un fatto e una opportunità positiva, e dobbiamo essere pronti ad adottare e valutare i cambiamenti necessari”. Anche Ruggeri cita le innovazioni in atto nella sua azienda, Valvitalia. “Uno dei principali clienti, la SNAM – ha proseguito Ruggeri – ha fatto tanti studi, tante ricerche e ha preso tante iniziative nel settore dell’idrogeno. La prima cosa che abbiamo fatto è che ci siamo messi a studiare, in collaborazione con il Politecnico di Milano, quali sono le modifiche da fare ai nostri prodotti per poterli utilizzare con l’idrogeno. Abbiamo testato le nostre valvole, e i test hanno dato esito positivo, abbiamo anche firmato un accordo triennale con Snam: possono già oggi trasportare idrogeno fino al 25-30% di idrogeno misto a gas”.
Ultimo a intervenire è il Cavaliere del Lavoro Federico Vitali, Vice Presidente FIB brand FAAM, azienda specializzata nella produzione di batterie. “Siamo più di 800 persone con 14 stabilimenti in giro per il mondo, a quasi totalità in Italia, due in Francia, uno in Cina, uno in Polonia, nei due settori. Il nostro focus è il progetto dalla culla alla tomba. Con questa slide vorremmo mostrare come facciamo economia circolare nel vero senso della parola. Noi diciamo che della batteria al piombo non si spreca niente, recuperiamo tutto: la plastica diventa cassette per batterie e il piombo ridiventa piombo. Oramai in Italia il piombo delle batterie di produzione è solo esclusivamente piombo secondario”. Ad Alife, un paesino della Campania, la Faam trasforma 130 tonnellate al giorno di compound da polipropilene di batterie. “Pochi sanno che 6 kg della Panda Fiat sono fatti con questo compound, pochi sanno che tutte le batterie prodotte da Exide Europe sono fatte con il compound che produciamo noi lì e tanti altri produttori. E ora abbiamo lo stesso obiettivo ora è fissato per il litio”. Sul litio lavorano gli stabilimenti di Whirlpool a Teverola, obiettivo: essere operativi con il riciclo delle litio al 2025.
A chiudere i lavori il Presidente Maurizio Sella. “Se voi foste in un’azienda che ha milioni di clienti, vi accorgereste che la sensibilità del mercato è incredibilmente forte per il green, chiedono soldi tutti, le PMI, le famiglie. Quando quindi parliamo di gradualità, è molto importante ovviamente, e sarà oggetto certamente di quello che chiederemo nel convegno di settembre, bisogna tenere in conto che il mercato potrebbe essere tale, da smentire la gradualità”. “Ho trovato molto interessante il dibattito. Vi ringrazio tutti personalmente. Con Franco Bernabè – conclude – terremo perfettamente conto sia di questo sia dei prossimi incontri, per l’organizzazione del convegno di settembre”.