«Sono pronto a donare un rimorchiatore in disarmo, ma efficiente, alla cooperativa II Parco del Mulino, conscio che allestire di nuovo un’imbarcazione per trasformarla in ristorante è una strada impegnativa». Le parole del cavaliere del lavoro Piero Neri – presidente di Confindustria Livorno, al timone della storica società concessionaria del servizio di rimorchio nel porto toscano – hanno portato il sorriso sul volto dei ragazzi down dell’associazione Parco del Mulino che, nel mese di agosto, hanno versato tante lacrime quando il ‘Ca’ Moro’, la loro imbarcazione trasformata in ristorante, è affondata. Una barca speciale, dove questi ragazzi facevano i camerieri e gli aiuto cuoco; un’esperienza unica che ha avuto il sostegno di tutta la città. Quando il Ca’Moro è affondato, i loro sogni sono stati distrutti. II presidente dell’associazione Daniele Tornar ha rivelato che l’alternativa all’imbarcazione sarebbe l’apertura di un locale in via Borra, nel cuore della Venezia. Ma il sogno di questi ragazzi era quello di lavorare sulla barca: da qui l’obiettivo della cooperativa sociale ‘II Parco del Mulino’ e desiderio delle istituzioni e di tutta la città è di far rinascere il ‘Ca’ Moro 2.0′. II dono del presidente Neri rappresenta una bella opportunità per ricreare un ambiente dove le loro competenze possono di nuovo essere messe alla prova. Da agosto, infatti, i giovani che lavoravano sul Ca’ Moro non hanno smesso di lavorare ma sono entrati in servizio all’Hotel Palazzo e da dicembre servono al fianco dello staff come camerieri del ristorante. Questo è potuto accadere a conclusione del primo periodo di scuola di formazione nata dalla collaborazione tra il Parco del Mulino e Uappala Hotels per portare avanti il progetto-lavoro nato sul Ca’ Moro. Intanto lo smantellamento del relitto dalla Darsena è terminato grazie anche alle donazioni arrivate a 138.778,68 euro. Parte del materiale del ‘Ca’ Moro’ è stato riciclato, mentre la restante parte sarà avviata alla termodistruzione per la produzione di energia elettrica. «Oggi chiudiamo il cerchio sulla vicenda dell’affondamento del Ca’ Moro – ha detto il sindaco Luca Salvetti – e bisogna guardare oltre. Il Comune ha coordinato un’iniziativa di aiuti provenienti dal gran cuore di Livorno, dai cittadini, dalle istituzioni, dalle aziende portuali e il risultato è stato lo smantellamento e lo smaltimento dell’imbarcazione». Anche l’assessore Barbara Bonciani ha ringraziato tutti coloro «che hanno dimostrato una grandissima generosità».
Articolo pubblicato il 12 Marzo 2022 da Nazione Toscana