«Oggi nell’energia viviamo cambiamenti epocali, ma sono ottimista. Potremo avere uno o due annidi difficoltà, perché le transizioni sono sempre complicate, ma usciremo da questa crisi più forti di prima perché le fonti rinnovabili sono pulite, costano meno di quelle fossili, e ci permettono una maggiore autonomia strategica diminuendo il peso delle importazioni di gas». È questa convinzione ad avere spinto Umberto Quadrino, presidente del gruppo Tages nonché manager di lungo corso della storia industriale italiana (tra l’altro ha guidato Edison dal 2002 al 2011), a premere sull’acceleratore per il lancio di un terzo fondo verde da 75o milioni dopo Tages Helios e Tages Helios II, che dal 2015 a oggi hanno permesso alla sua “creatura” di diventare il secondo operatore italiano nel fotovoltaico con circa 60o MW installati (oltre a circa 6o MW di eolico).
Con Tages Helios Net Zero, annuncia, «continueremo a essere uno dei protagonisti del mercato green del Paese», con l’obiettivo di superare i GW di capacità installata e allargare l’orizzonte d’investimento a molti business funzionali al raggiungimento delle emissioni zero nel 2050. Quadrino ritiene che «dauna situazione di eccezionalità del contesto globale possano nascere provvedimenti straordinari di modifica del mercato elettrico, per esempio il disaccoppiamento del mercato elettrico delle rinnovabili da quello legato al gas», a patto che «sia fatta chiarezza a breve e che le nuove regole consentano agli investitori di avere un ritorno adeguato dai propri investimenti».
Peraltro da questa situazione eccezionale, fa notare a Radiocor, possono nascere straordinarie opportunità: si va verso un fortissimo aumento degli investimenti nelle rinnovabili. «In Italia nell’ultimo decennio abbiamo investito al ritmo di’ GW l’anno. Oggi dobbiamo aumentare di 12-13 volte, – fa notare – e non solo per raggiungere gli obiettivi sulle emissioni, ma anche per ridurre le importazioni di gas dalla Russia». Ecco perché il nuovo fondo Tages Helios Net Zero, in fase di lancio, amplierà il proprio raggio d’azione. «Su eolico e solare guarderemo anche al green field, non solo a impianti già connessi alla rete. – spiega Quadrino – Inoltre, allargheremo l’orizzonte dei possibili target a tutto l’universo della transizione energetica, ovvero batterie, idrogeno, comunità energetiche, biometano, smart city e più in generale tutto quanto ruota attorno all’elettrifica1,1 miliare azione e alle rinnovabili».
Anche per questo l’ammontare di raccolta salirà. Se Tages Helios era arrivato a 252 milioni (totalmente investiti, con dividendi annul de11315%e un Irr stimato ampiamente oltre i110%) e Tages Helios II a477 milioni (che saranno completamente impiegati nei prossimi mesi, con rendimenti simili), Tages Helios Net Zero è proiettato verso 75o milioni di raccolta. «Sul mercato c’è appetito per prodotti come il nostro. Abbiamo compagni di viaggio fedeli come le grandi assicurazioni, fondazioni, alcune banche, casse e fondi pensione, ma anche importanti sottoscrittori privati». Quadrino conclude ricordando con soddisfazione la conduzione di una operazione di finanziamento green di 1,1 miliardi. Una delle novità è che una fetta rilevante del prestito, circa un terzo, non servirà a rifinanziare il debito esistente ma sarà a disposizione perle prossime acquisizioni su eolico e fotovoltaico. «Grazie a questa operazione – dice – abbiamo anche ampliato la rete di rapporti con istituti bancari italiani e internazionali, che condividono la nostra strategia di partecipazione da attore leader al processo di transizione energetica».
Aericolo pubblicato il 9 Settembre da ” Il Sole 24 Ore”