Un ospedale che fa ricerca cura meglio i propri pazienti e una ricerca vicina alle persone porta risultati utili per tutti Questo è il paradigma distintivo di From -Fondazione per la ricerca ospedale di Bergamo che, grazie alla partnership strategica di The European House-Ambrosetti, presenterà i risultati delle proprie attività venerdì 11 novembre nell’Auditorium «Lucio Parenzan» dell’ospedale Papa Giovanni XXII I di Bergamo, con il forum
«Il valore della ricerca clinica per il futuro del Paese. Il contributo dell’ecosistema lombardo». «La From, grazie al percorso fitto fino a oggi e in considerazione di quelle che sono le sue linee strategiche di sviluppo, rappresenta a pieno titolo unarealtà significativa nel panorama nazionale della ricerca e forse anche un modello replicabile – rimarca il presidente della Fondazione, Alberto Bombassei -. La sinergia pubblico-privato che caratterizza il metodo From garantisce rigore, qualità e sostenibilità per la ricerca scientifica. È anche un valore per il territorio, per le ricadute che le innovazioni sviluppate hanno sulla qualità della cura e dellav ita dei pazienti che si rivolgono all’ospedale Papa Giovanni XXIII, “casa” della nostra Fondazione». E l’importanza della ricerca, con From, non si esaurisce certo a livello regionale, ma ha una valenza nazionale e internazionale, come rimarca Francesco Biroli, responsabile dell’area Neuroscienze: «La ricerca che è fisicamente a cuore” di un ospedale come quello di Bergamo, che è tra i più grandi ospedali italiani, una ricerca quindi fatta con il proprio personale e le proprie strutture, consente anche la raccolta, l’analisi e l’elaborazione di una grande quantità di dati che supportano studi scientifici e sperimentazioni dinamiche. E questo ha una importa cima ricaduta sui pazienti dell’ospedale, in
molte specialità, dall ‘oncoematologia alla neurologia, dai trapianti alla cardiologia, perché si ha un impatto innovativo e rapido sulle cure». Dalla sua nascita a oggi, in 14 anni From, che ha come direttore scientifico Tiziano Barbui, uno dei «padri» dell’Ematologia in Italia e nel mondo, ha sviluppato un modello di ricerca data-driven, sostenibile e vicino alle persone, che si è rivelato di grande aiuto nella fase più critica dell’emergenza pandemica, supportando l’ospedale nelle attività di raccolta e analisi dei dati e nello sviluppo di protocolli di ricerca rigorosi. La Fondazione si contraddistingue innanzitutto per personale di grande qualità, stabile e con competenze d’avanguardia nella gestione e nell’analisi dei dati, con una significativa presenza femminile -ben 24 donne assunte a tempo indeterminato – e un álltis cima percentuale di laureati pari al 95%. La stabilizzazione del personale a supporto della ricerca, operata nel corso degli anni attraverso l’assunzione dei data managere figure professionali specializzate, ha consentito di valorizzare la professionalità di chi da anni era impegnato nella ricerca e ha dato l’opportunità i medici ricercatori dell’ospedale di avviare nuovi studi finalizzati al miglioramento della pratica clinica. Questo modello virtuoso ha consentito, nel corso degli anni, di aumentare la percentuale di studi no profit che prevedono i l c coinvolgimento di From: nel 2017, su 46 studi totali solamente uno erano profit, nel 2021 invece sono stati avviati più studino-profit (35) rispetto a quelli profit (27). Questa evoluzione è proseguita di pari passo auna crescita dei proventi che rende la Fondazione un modello di sostenibilità finanziaria per la prima volta From ha superato la soglia dei 2 milioni di euro di fatturato, con un tasso annuo di
crescita composto pari a+25,9% dal 2015 al 2021. In termini di ricerca scientifica, From agisce sia come promotore di studi diretti s ia come supporto a studi promossi dall’ospedale nelle varie aree di specializzazione, che dal 2020 ha avuto una grande accelerazione con la crisi pandemica La sintesi dell ‘attività scientifica tra i12020 e il primo semestre 2022 mostra l’impegno di From a supporto dell’ospedale e dei suoi reparti nella lotta al virus: dei 39 studi promossi dal Papa Giovanni XXIII e supportati dal personale e dalle attività di From, 18 (pari a146 %b) hanno avuto a oggetto proprio il C ovid-19. La pandemia ha dunque rappresentato una nuova spinta alla ricerca portata avanti nel «Papa Giovanni». La Fondazione ha supportato l’o spedale nella costruzione di un database in grado di registrare oltre 500 pazienti ricoverati nelle prime 3 settimane a partire da123 febbraio 2020. Gli studi sul Covid19 portati avanti dall’ospedale e da From hanno consentito di ottenere risultati rilevanti, tra cui l’identificazione di predittori di mortalità nei primi 508 pazienti infetti, l’analisi delle differenze di genere e gli effetti dell’utilizzo di alcuni firmaci sui rischi di mortalità e sui miglioramenti delle funzionalità polmonari. Questi risultati hanno consentito, infine, il posizionamento di From nel panorama scientifico internazionale: la comunità scientifica internazionale – comprendendo la Ash (Società americana di Ematologia), Eln (European Leukemia Net) e Associazione ematologica Europea (Eha) – siè affidata ai ricercatori di From per organizzare un registro europeo per la raccolta di dati sul Covid-19 nelle malattie mieloproliferative croniche (Mpn) qualipolicitemia, trombocitemia e mielofibrosi.
Articolo pubblicato il 9 novembre da L’Eco di Bergamo