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Zegna e Marcolin, intesa con Estée Lauder sulle licenze Tom Ford

17.11.2022

Ci sono molti risvolti Italiani dietro l’accordo che porterà Tom Ford sotto le insegne della Estée Lauder nell’ambito di un’operazione del valore di 2,8 miliardi di dollari, debito incluso, la maggiore nella storia della colosso americano della bellezza. L’operazione prevede che Estée Lauder, che ha già un accordo di licenza per i cosmetici di Tom Ford, firmi un assegno da circa 2,3 miliardi e si faccia carico di altri impegni differiti per all’incirca 3oo milioni. E qui entra in campo il made in Italy, anello chiave di tutta la struttura dell’operazione che vede l’industria italiana al centro.

Estée Lauder sarà infatti proprietaria del marchio, ma cederà al gruppo italiano dell’occhialeria Marcolin una licenza perpetua, e quindi senza scadenza, per produrre gli occhiali. In cambio Marcolin, che già aveva le licenze Tom Ford, impegnerà circa 250 milioni di dollari in base agii accordi definiti ieri. Per finanziare l’operazione Marcolin realizzerà un aumento di capitale di 5o milioni. Sarà invece Ermenegildo Zegna, che poco meno di un anno fa è stata quotata a Wall Street e negli Usa possiede già Thom Browne, a estendere la licenza a lungo termine per tutte le collezioni maschili e femminili di Tom Ford, e aggiungere accessori, intimo, alta gioielleria, abbigliamento per bambini, prodotti tessili e per la casa. Estée Lauder e il gruppo Zegna lavoreranno «in stretta collaborazione per rafforzare il posizionamento del brand Tom Ford nel segmento del lusso», ha comunicato il gruppo. L’accordo di licenza è ventennale e potrà essere rinnovato automaticamente per altri dieci anni.

Tom Ford, fondatore e ceo di Tom Ford International, resterà direttore creativo del brand dopo il closing e per tutto il 2023. «Tom Ford — dice Gildo Zegna, ceo del gruppo — è uno dei marchi ultra lusso più iconici e distintivi al mondo e questo passo si allinea perfettamente alla nostra strategia. Siamo partner e azionisti del brand sin dal suo inizio. Questa transazione è la prima da quando ci siamo quotati a New York». Estée Lauder ha battuto la concorrenza, anche quella di Kering, proprietaria di Yves Saint Laurent e Gucci. Proprio Gucci negli anni `go aveva lanciato e portato al successo Tom Ford chiamandolo come direttore creativo prima che lanciasse la sua maison di moda. Il gruppo francese sembrava a un passo dall’acquisizione ma le trattative si sono arenate e le due parti non sono riuscite a chiudere. Ne hanno tratto beneficio anche le imprese italiane.

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Articolo pubblicato il 17 novembre da Il Corriere della Sera

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