È stato il vice sindaco di Bari (nonché ex rettore del Politecnico di Bari) Eugenio Di Sciascio a spiegare con parole calzanti la portata «politica» dell’investimento Pirelli: «E una presenza importante che va al di là dei numeri (circa 5o posti entro il 2025, ndr) perché dimostra come il sistema produttivo mondiale sta cambiando e anche una grande multinazionale può scegliere Bari per avviare un “Digital Solutions Center” fatto di tanta digitalizzazione e futuro». Ecco il peso specifico di un intervento che, insieme a tanti altri (Fincons, Deloitte, Ntt Data, Atos), sta generando nel capoluogo pugliese terreno fertile per la creazione di specializzato nel settore automobilistico, ha inaugurato un centro all’avanguardia «per il potenziamento della piattaforma di Big Data per la raccolta, la trasformazione e l’analisi di tutti i dati dell’ecosistema aziendale.
Uno strumento necessario per l’elaborazione di algoritmi finalizzati all’accelerazione dei tempi di sviluppo dei prodotti, del miglioramento della qualità e della massimizzazione della resa dei macchinari. Nonché la casa per condurre studi direttamente sul “Digital Twin” del pneumatico, la replica digitale del prodotto fisico che consente la progettazione e lo sviluppo di nuove analisi di performance su prototipi virtuali». «Siamo pronti – ha chiarito in un videomessaggio Marco Tronchetti Provera, vicepresidente Esecutivo e Ceo di Pirelli – dopo che ad aprile scorso abbiamo deciso di investire e a settembre è stata trovata una sede. Quando un’idea si concretizza in breve tempo è sempre motivo di orgoglio. Volevamo creare un luogo in cui nuove risorse e giovani talenti contribuisse ro alla trasformazione digitale di Pirelli, alla base del fare industria oggi. Ora questo luogo esiste».
Nel Digital Solutions Center, dove operano i primi u assunti, è presente anche un’area destinata a ospitare i team di lavoro dei due poli universitari, l’Ateneo Aldo Moro e il Politecnico di Bari. Si stanno finalizzando due progetti di collaborazione con l’obiettivo, rispettivamente, di ottimizzare i processi produttivi delle fabbriche attraverso lo sviluppo di sistemi di smart manufacturing e di supportare la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale nelle varie fasi di progettazione del pneumatico. «Ringrazio la Regione Puglia e la città di Bari – ha concluso Tronchetti Provers – per aver contribuito a rendere possibile tutto questo, e gli atenei di Bari per aver messo a disposizione le loro competenze e conoscenze per un progetto che consente di valorizzare tutto il territorio pugliese e l’industria italiana nel mondo». «Inauguriamo questa iniziativa – ha risposto il governatore Michele Emiliano – grazie alla sinergia pubblico privato. Ciò testimonia la capacità della Regione Puglia di guardare al futuro e di puntare su settori innovativi capaci di coinvolgere e far crescere il capitale umano pugliese». Soddisfatti i rappresentanti del mondo universitario. «E solo l’inizio di un cammino – ha aggiunto Stefano Bronzini, rettore dell’Università di Bari e rappresenta al contempo il luogo di una collaborazione tra studenti, ricercatori universitari e professionisti Pirelli su temi sfidanti. E le grandi sfide si affrontano lavorando assieme e contribuendo, ciascun per il suo, alla crescita civile, sociale ed economica».
Il punto è che il settore dell’innovazione digitale è «assetato» di competenze specifiche e di personale da immettere nel ciclo produttivo. Dal Politecnico di Bari i laureati in materie scientifiche toccano poco più di 50o unità ogni anno. Pochi per un mercato dai confini ampi. «Il centro Pirelli – ha sostenuto Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari – è un aggregatore di competenze e idee per giovani talenti del territorio, un esperimento di open innovation in linea con i nuovi modelli di ricerca applicata delle università. L’offerta di professionalità? Stiamo lavorando in più ambiti. Credo che si possa spingere anche sul supporto di laureati in materie non scientifiche che tuttavia vogliono scommettere su nuovi settori».
Articolo pubblicato il 3 dicembre da Il Corriere di Mezzogiorno Puglia