Fratelli Cosulich sempre più strategica nella logistica dei traffici via mare in Cina: nello stabilimento del cantiere Cimc Soe, nella provincia del Jiangsu sulla riva settentrionale del Fiume Azzurro, il gruppo triestino ha varato la nave cisterna Alice Cosulich. Si tratta infatti della prima di due bettoline di nuova concezione (da 8.200 metri cubi di capacità) per il rifornimento delle navi alimentate aLng, il gas naturale liquefatto per cargo e crociere che solcano il Mediterraneo. Alice Cosulich, la cui consegna è prevista per settembre di quest’anno, potrà trasportare 8.200 metri cubi di Gnl e sarà dotata della tecnologia dual fuel dei finlandesi di Wärtsilä, utilizzata in molti sistemi di propulsione marina e di produzione di energia. La nave costa 45 milioni di dollari e beneficia di un finanziamento dall’Unione Europea nell’ambito del programma ConnectingEurope Facility, sarà cioè la prima bettolina per navi a Lng a battere bandiera ciere che solcano il Mediterraneo.
Alice Cosulich, la cui consegna è prevista per settembre di quest’anno, potrà trasportare 8.200 metri cubi di Gnl e sarà dotata della tecnologia dual fuel dei finlandesi di Wärtsilä, utilizzata in molti sistemi di propulsione marina e di produzione di energia. La nave costa 45 milioni di dollari e beneficia di un finanziamento dall’Unione Europea nell’ambito del programma ConnectingEurope Facility, sarà cioè la prima bettolina per navi a Lng a battere bandiera italiana. Madrina della nave è stata Giulia Cosulich, Esg corporate director di Fratelli Cosulich group. Il gruppo triestino capitanato da Augusto Cosulich prose gue così nella sua strategia di sviluppo di uno shipping più green: «Fratelli Cosulich è convinto della necessità che l’industria agisca in prima persona per decarbonizzare il trasporto marittimo e raggiungere gli obbiettivi di riduzione delle emissioni», ha fatto sapere più volte il gruppo. Il nuovo vascello si aggiunge alla flotta di 6 bettoline della Fratelli Cosulich operative a Singapore, ma è la prima di questa nuova tipologia, concepita appunto per rifornire le nuove navi che utilizzano come combustibile il gas naturale liquefatto per ridune le emissioni inquinanti. Senza contare che il gruppo è già pronto a ordinare la sua prima bettolina per il rifornimento delle navi che utilizzeranno ammoniaca come carburante, nel momento in cui partirà la prima nave alimentata con questo nuovo combustibile che, con l’idrogeno, è uno di quelli su cui l’armamento ragiona per ridurre in futuro al minimo le emissioni inquinanti.
L’Europa sta accelerando in questa direzione. L’accordo sui carburanti raggiunto in questi giorni dall’Europarlamento, Consiglio e Commissione europea impone che le navi con stazza lorda superiore a 5.000 dovranno ridurre l’intensità delle emissioni di gas sena del 2% a partire dal 2025, del 6% a partire dal 2030, fino a raggiungere 1’80% a partire dal 2050. Sono obiettivi che si dovranno applicare per tutta l’energia utilizzata nei porti dell’Ue e a bordo delle navi e per il 50% dell’energia utilizzata nei viaggi in cui il porto di partenza o di arrivo è al di fuori dell’Ue. Cosulich conosce a fondo il mercato cinese. Con la compagnia di Stato, la Cosco, il gruppo triestino ha dato vita una ventina d’anni fa a Coscos, prima joint venture italo-cinese con sede in Italia, a Genova. Fondata nel 1857 a Lussinpiccolo e sviluppatasi a Trieste, la Fratelli Cosulich è cresciuta a colpi di acquisizioni in questo lungo periodo (attualmente controlla 110 società), senza mai perdere l’identità di gruppo familiare. Oggi opera in 18 paesi con 14 unità operative e impiega 1250 persone con sedi in Italia a Genova, Venezia, Trieste, San Giorgio di Nogaro, Napoli, Milano, Bari e Livorno. I12021 si è chiuso con risultati in crescita: 29,9 milioni di utile netto (+96%), 1,523 miliardi di ricavi (+39%) e un Ebitda di 38 milioni (+46%).
Negli anni Cosulich ha ampliato la sua attività da agenzia marittima tradizionale si è evoluto come un big della logistica diversificando attraverso acquisizioni e joint venture. Nell’ultimo anno Fratelli Cosulich è diventata azionista di maggioranza in due aziende, l’agenzia marittima Marlines di Monfalcone (con 1’80%) e la società di spedizioni Tpg Logistika (con il 70%) di Capodistria.
Articolo pubblicato il 25 marzo da Il Piccolo