Il campione dei brevetti tra le aziende italiane è Coesia. Il colosso delle macchine automatiche controllato da Isabella Seràgnoli si trova in cima alla classifica delle imprese che hanno presentato più richieste all’Ufficio europeo dei brevetti nel corso del 2022, confermando dunque l’alto tasso di innovazione del settore delle macchine automatiche. Ben posizionate sono anche l’imolese Sacmi, la parmense Chiesi Farmaceutici e Ferrari. Risultati positivi che coinvolgono del resto tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, che in classifica segue solo la Lombardia, anche se a debita distanza, e rimane però molto distanziata dai campioni tedeschi della Baviera o del Baden-Württemberg. Spicca però il risultato di Coesia, il gruppo che ha il suo quartier generale in via Battindarno e con quasi due miliardi di fatturato e 8mila dipendenti nel mondo frequenta spesso questa classifica.
L’anno scorso infatti la Gd, il gioiello storico del gruppo (macchine per il confezionamento delle sigarette), era al secondo posto. Nel 2022 è la casa-madre Coesia a fare il suo ingresso al primo posto in graduatoria con 91 richieste di brevetto europeo, seguita da Pirelli con 47 e poi Chiesi Farmaceutici con 42. Buon quarto posto per Sacmi, che con 36 richieste supera il Politecnico di Milano, unico ateneo italiano ai piani alti della graduatoria. Al settimo posto Ferrari, con 32 pratiche avviate. Certo la distanza con le aziende top della lista sono abissali, visto che Huawei da sola ha presentato 4.505 richieste di brevetto, quasi come tutte le imprese italiane prese nel loro insieme (4.864), e il primo Paese, gli Stati Uniti, supera le 40mila richieste mentre la Germania sfiora le 25mila. E bisogna anche considerare che alcuni grandi gruppi come Stellantis, Cnh Industrial o STMicroelectronics non compaiono perché non sono registrati in Italia. Ma resta comunque il primato di Coesia, realtà industriale che investe circa il 9% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo e grazie alle sue dimensioni pub permettersi di tutelare in ogni Paese coperto dai brevetti europei le proprie “invenzioni”.
Come detto l’Emilia-Romagna con 788 richieste segue la Lombardia, che con L547 brevetti vale da sola quasi un terzo delle domande italiane, ed è subito prima del Veneto (680). Mentre la provincia di Bologna è al quinto posto con 117 richieste dopo i territori di Milano (526), Torino (206), Roma (189) e Agrate Brianza (148). A trainare le domande di brevetto italiane è soprattutto il comparto dei macchinari industriali. Se per il nostro territorio viene confrontato coi campioni europei dell’innovazione emergono forti differenze. La regione al primo posto nel 2022 per brevetti europei è infatti la Baviera con 7.084 richieste, seguita dall’Ile-de-France con 6.646. Poi altre due regioni tedesche, la Renania settentrionale-Vestfalia e il Baden-Württemberg con quasi 5mila domande. Seguono altre aree olandesi, svedesi e inglesi, con la Lombardia che si ferma al 12esimo posto e appunto l’Emilia-Romagna col suo 24esimo posto, tra gli inglesi dell’East of England, la regione di Cambridge, e il cantone dell’Argovia, nel Nord della Svizzera.
Articolo pubblicato il 29 marzo dalla Repubblica di Bologna