«Nel nostro gruppo, fin dalla primo negozio aperto in via San Paolo, c’è sempre stata una forte attenzione per il territorio, nella convinzione che ci sia un diretto interesse economico nel fare in modo che la propria azienda sia apprezzata e goda della benevolenza della popolazione e delle istituzioni, agendo in modo responsabile». E questo approccio Calzedonia, lo ha mantenuto in tutti i Paesi nei quali è presente con fabbriche e negozi. Come il Gruppo Pedrollo, che fin dalla nascita, negli anni Settanta «tramite il proprio profitto ha voluto farsi carico dei bisogni materiali, culturali, spirituali dei Paesi nei quali è presente», ha spiegato Sanavio, ricordando quando Silvano Pedrollo, il fondatore, andò in Bangladesh, dove un uomo gli chiese di progettare una pompa a basso consumo: ne costruirono una che costava come due pizze. «Quell’anno il raccolto di riso fu abbondante come non mai. Con gli utili costruì una scuola per donne, certo che dalla cultura poteva nascere lo sviluppo del Paese».