Articolo pubblicato nella rivista n.6/2023 di Civiltà del Lavoro
Il Gruppo De Nigris è l’azienda di famiglia leader nella produzione di aceto e di aceto balsamico di Modena I.G.P., con una capacità produttiva annuale di 35 milioni di litri e con un export dell’85%. Come ha fatto a trasformare un prodotto di nicchia in un marchio oggi presente in 52 Paesi?
Il motto della nostra famiglia è “I confini non esistono”; in questa frase credo che sia racchiuso un po’ tutto il percorso che ha caratterizzato il brand De Nigris in questi anni. La lungimiranza di mio padre, Marcello De Nigris, ha permesso che i nostri prodotti arrivassero sul mercato internazionale come espressione del made in Italy di qualità. Quello che ritengo fondamentale è avere una visione di lungo termine e saper anticipare quelle che sono le tendenze di mercato. Allo stesso tempo, abbiamo sempre investito molto nella qualità dei nostri prodotti, in modo da comunicare ai consumatori stranieri i nostri valori e le caratteristiche distintive, trasmettendo l’artigianalità, la qualità e l’autenticità dell’essere 100% made in Italy.
Esportare un prodotto come l’Aceto Balsamico di Modena I.G.P., tra le massime eccellenze enogastronomiche italiane, è da un lato un vantaggio, ma allo stesso tempo una responsabilità notevole. Dobbiamo essere bravi a mantenere alto il prestigio e il percepito di questo prodotto di nicchia verso i mercati globali, facendo attenzione ad educare bene il consumatore in modo che possa distinguere l’autentico dal contraffatto.
Un brand fortemente legato alla propria terra, ai suoi valori e tradizioni, che cresce nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente. Qual è il segreto del successo di Aceto Balsamico di Modena I.G.P.?
Il successo di un prodotto come l’Aceto Balsamico di Modena I.G.P. è la sintesi di diversi elementi; da un lato è fondamentale il percepito di tradizionalità e artigianalità associato a questa eccellenza, così come il forte legame con il territorio da cui attinge per le sue caratteristiche così peculiari. Fondamentale è poi la certificazione I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), un bollino di qualità chiaramente indicato in etichetta che garantisce che il prodotto segua standard e regolamentazioni precise nella sua produzione, per preservarne qualità e autenticità.
Come brand, abbiamo investito proprio recentemente nel rilancio della nostra linea di Aceti Balsamici di Modena I.G.P. con la nostra “Ricetta De Nigris”, che seguendo le regole del Disciplinare di produzione, rappresenta allo stesso tempo un processo innovativo, che accompagna tutta la filiera produttiva, abbracciando anche la fase del consumo. Con questo nuovo metodo produttivo abbiamo provato a raccontare una storia del made in Italy di eccellenza: materie prime 100% italiane, compreso l’aceto di vino che ha una certificazione esclusiva con una filiera etica e sostenibile degli agricoltori Coldiretti, e mosto d’uva pigiato entro 48 ore dalla vendemmia e sottoposto a cottura e concentrazione ‘da fresco’, senza la necessità di aggiungere solfiti. Sul pack sono illustrati gli attributi di ogni prodotto (gusto, densità, livello di agrodolce), con il suggerimento dell’abbinamento ideale tra piatti freddi, caldi e gourmet.
Negli ultimi anni le abitudini di consumo degli italiani sono molto cambiate. Che impatto c’è stato sui vostri prodotti?
I consumatori sono alla ricerca di uno stile di vita più sano e provano a fare scelte alimentari più consapevoli. Gli aceti, con il loro sapore distintivo e la loro versatilità, possono diventare un complemento importante per una dieta sana, aggiungendo un tocco di sapore inaspettato. Qualche anno fa siamo stati i pionieri di un’innovazione di prodotto e di categoria lanciando il primo Aceto di Mele da bere, il nostro MelaMadre®. MelaMadre® ha inaugurato una categoria merceologica fino ad allora inesistente. Non filtrato, non pastorizzato, a base di Aceto di Mele 100% Italiane e con tutti ingredienti biologici, MelaMadre® ha risposto ad un’esigenza del consumatore sempre più spiccata e votata al mangiar sano. Sicuramente, quindi, questo rappresenta un segmento molto importante per le nostre scelte anche future.
Quali sono le virtù che deve assolutamente avere chi vuole fare impresa?
Il lavoro lo fa il coraggio dell’imprenditore, quello stesso coraggio che non deve mai fermarti per non avere mai paura di provarci. Non bisogna esitare di fronte alle sfide, anche le più piccole, perché servono come palestra per quelle più grandi.
Cosa ha significato per lei la nomina a Cavaliere del Lavoro?
Diciamo un sogno che si è realizzato, ma oggi da sveglio e conoscendo sempre meglio la comunità dei Cavalieri del Lavoro, veri giganti dell’imprenditoria Italiana, sento il dovere di dover diffondere nella comunità che mi circonda ogni giorno i veri valori di fare impresa etica. Questa onorificenza giunge dopo una selezione a dir poco ferrea, ma è proprio quella che ti carica di responsabilità nel fare ancora meglio e di più per il mondo del lavoro che ti circonda.