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L’EUROPA ALLA SFIDA di Trump | Civiltà del Lavoro 4-5/2024

02.02.2025

Quello di Masmec con la formazione è un legame che viene da lontano. Inizia negli anni Novanta con un’apertura naturale al territorio, punteggiata da visite degli studenti, collaborazioni con il Politecnico di Bari, giornate per i dipendenti con i loro figli. Diventa col tempo un impegno stabile e strategico a formare le nuove leve di professionisti, che possano crescere all’interno dell’azienda e che arricchiscano più in generale la comunità.

Il valore della formazione in Masmec è particolarmente sentito perché in settori come l’automotive e il biotech, l’innovazione corre veloce e richiede competenze aggiornate e specialistiche. Di qui la strutturazione di iniziative per contribuire a percorsi formativi che preparino i giovani alle esigenze reali dell’industria, attraverso l’accesso a contenuti, contesti e tecnologie attuali.

Una delle collaborazioni più fruttuose e longeve è quella con l’istituto tecnico superiore per la meccatronica “Antonio Cuccovillo” di Bari, costituito sull’impronta del modello duale tedesco. Masmec, che ne è anche socio fondatore, partecipa alla definizione dei programmi didattici, mette a disposizione il proprio personale per le lezioni in aula e ospita gli studenti per tirocini sul campo di mille ore. Questa è una delle tappe più importanti sia per i ragazzi, che si immergono nell’ambiente industriale, sperimentandone dinamiche e strumenti, sia per l’azienda, che può sostenere e individuare le persone più vicine ai propri bisogni e valori. Quasi l’80% di loro ha ricevuto una proposta di lavoro dopo lo stage in Masmec, spaziando dai reparti di produzione a quelli di progettazione e di digitalizzazione; il restante 20%, a distanza di pochi mesi dal diploma, ha trovato occupazione in altre aziende.

Lo stesso approccio teorico e pratico è alla base di una academy per tecnici di montaggio meccanico ed elettrico che Masmec ha creato con una società di formazione, al fine di inserire nuovo personale in azienda e di dare una possibilità di ricollocamento a persone disoccupate o in cerca di una posizione più soddisfacente. Le lezioni e le esercitazioni in aula tenute da docenti dell’Its “A. Cuccovillo” e da esperti Masmec sono state seguite da un mese di pratica nello stabilimento, con l’affianca mento di tutor aziendali. Al termine, molti dei circa 30 corsisti sono stati assunti e stabilizzati in Masmec e gli altri hanno trovato rapidamente un impiego.

Ugualmente significativa è la collaborazione con il mondo accademico, soprattutto con il Politecnico di Bari. Oltre ad accogliere gli studenti per la preparazione di tesi di laurea su specifici temi di ricerca, Masmec offre l’opportunità di svolgere dei progetti di studio in azienda e inoltre finanzia corsi di dottorato industriale nell’ambi to delle discipline Stem. Questo permette agli studenti di mettersi alla prova, di immaginare la loro carriera, di avere un’esperienza diretta delle tecnologie, dell’organizzazione, della cultura e delle attività aziendali, di rendersi conto di quanto sia evoluta e digitale la fabbrica moderna, al di là di certi luoghi comuni che ancora la avvolgono.

C’è poi alla radice di tutto, della crescita del singolo e dell’impresa, la capacità di continuare ad apprendere. Perché le tecnologie vanno avanti, la domanda del mercato cambia, i prodotti diventano più sofisticati e chi non aggiorna le proprie competenze resta indietro. L’evoluzione tecnologica nel campo della mobilità e della sanità riguarda, per esempio, l’elettrificazione dei veicoli, il ricorso all’idrogeno, la digitalizzazione dei processi, la gestione dei big data, l’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale, la telemedicina.

L’aggiornamento delle competenze è quindi intrinseco al lavoro che si svolge in Masmec ed è supportato con corsi tecnici di enti specializzati e con incontri per la disseminazione interna della conoscenza. Diversi reparti e diverse persone fungono così da apripista, esplorano nuovi territori, si cimentano con nuove tecnologie e trasferiscono la loro esperienza perché diventi patrimonio comune. In questo patrimonio comune, d’altro canto, confluisce anche l’esperienza delle figure con una maggiore anzianità lavorativa, che raccontano ai più giovani i successi e le lezioni imparate sul campo nel corso degli anni.

Non meno importante è la cura delle competenze trasversali, dalla comunicazione efficace al lavoro di squadra, che vengono affinate con la guida di formatori esterni.

Questa voglia di imparare, anche gli uni dagli altri, è linfa vitale per un’azienda votata all’innovazione e ci ricorda che, anche in settori pervasi dalle tecnologie, resta la centralità della conoscenza e delle persone.

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