Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship, l’iniziativa del Gruppo Zegna diretta a finanziare la specializzazione internazionale di neolaureati italiani eccellenti, ha assegnato 41 borse di studio per l’anno accademico 2017/18.
Nell’edizione di quest’anno le borse sono state assegnate a 20 studentesse e a 21 studenti, selezionati tra 55 candidati presentati dai rettori degli atenei italiani aderenti al progetto (Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Bocconi, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Trento, Università degli Studi di Bologna, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore S. Anna di Pisa, Luiss di Roma, Università Federico II di Napoli, Università degli Studi di Pavia e Commissione Fulbright).
Tra i vincitori delle borse di studio anche Benedetta Cavalli, laureata del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, che dal mese di settembre 2017 svolgerà un dottorato in matematica di 4 anni presso l’Università di Oxford.
La vincitrice, laurea magistrale in Matematica con 110 e lode presso l’Università degli Studi di “La Sapienza”, attraverso il dottorato approfondirà lo studio e l’analisi delle Equazioni alle Derivate Parziali e seguirà una formazione che le consentirà non solo di portare avanti attività di ricerca teorica, ma anche di sviluppare competenze interdisciplinari necessarie all’applicazione delle teorie matematiche ad altre discipline quali ingegneria, economia, fisica ed ecologia.
Tra le università straniere scelte quest’anno dai borsisti 23 si collocano fra le prime 30 del Times Higher Education Ranking: Oxford, Cambridge, University College of London e London School of Economics in Gran Bretagna, l’ETH di Zurigo, il Karolinska Institutet di Stoccolma e Massachusetts Institute of Technology, Harvard, Berkeley, Chicago, Yale, Pennsylvania, Ucla, Columbia, Johns Hopkins e Michigan in Nord America tra le più rinomate. Altri borsisti frequenteranno importanti centri di ricerca tra cui l’Institut Pasteur di Parigi. Tra le asiatiche da quest’anno si è aggiunto il Kaist della Corea.
La maggioranza dei borsisti studierà all’estero per conseguire un master o un PhD, ma alcuni di loro svolgeranno programmi di ricerca pre o post-doc, di durata più breve. Le specializzazioni, che quasi per metà riguardano aree “Stem” (science, technology, engineering and mathematics) comprendono inoltre numerose discipline in ambito umanistico, economico e giuridico. Quest’anno sono inoltre state rinnovate sei borse di studio a candidati selezionati nell’anno accademico 2016/2017. Dal 2014 ad oggi hanno concluso il loro programma di specializzazione 31 studenti.