Articolo pubblicato nella rivista n.3/2023 di Civiltà del Lavoro
Il Convegno Nazionale di Genova sul tema “L’Acqua: l’Oro di sempre” (al quale non ho potuto partecipare per un’indisposizione, ma che ho potuto seguire da remoto) è stato una tappa fondamentale nel dibattito avviato negli ultimi anni dai Cavalieri del Lavoro, che hanno riconosciuto alla sostenibilità un ruolo centrale. In questo senso, l’appuntamento di Genova si pone in continuità ideale con gli ultimi Convegni Nazionali: quello del 2021 tenuto a Bologna, dedicato alla “Grande Transizione”, e quello tenuto lo scorso anno a Roma su “Tecnologia e innovazione per la transizione energetica”.
È davvero molto grande la soddisfazione di poter constatare, nell’interesse di tutti, quanto sia cresciuta in questo triennio la sensibilità dei Cavalieri del lavoro sulle questioni legate alla transizione ecologica. Ognuno, come cittadino e come imprenditore, ha posto in essere azioni e posto in scadenza interventi per cambiare la realtà. Ne sono felice. Per i risultati raggiunti e per quelli in programma. Approfondiremo gli interessantissimi contenuti emersi dal Convegno, a cominciare dal “Decalogo per la difesa degli oceani” promosso dal Comune, che sarà illustrato a Genova il prossimo 18 settembre per poi essere presentato all’Onu. Chi tra noi è attivo nel settore, è impegnato a sviluppare la diffusione di motori marini a impatto zero. Tutti noi, come imprenditori attenti all’ambiente, siamo impegnati a minimizzare l’utilizzo dell’acqua nei processi produttivi, a diffondere tecnologie agricole a bassissimo consumo idrico come, per esempio, l’agricoltura idroponica.
Nelle sue numerose declinazioni, l’acqua svolge un ruolo cruciale nella conservazione dell’ecosistema e della nostra stessa identità, raccogliendo in sé valori sociali, culturali ed economici tra i più elevati. Senza un accesso adeguato all’acqua, non è possibile garantire produzione e sicurezza alimentare, né tantomeno garantire la salute pubblica e lo sviluppo socio-economico. L’acqua svolge un ruolo chiave nel contrasto dell’aumento delle temperature e dei cambiamenti climatici e, pertanto, è fondamentale per promuovere uno sviluppo armonioso e duraturo.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione dei nostri lavori e riportato nella pagina accanto, ha evidenziato come “L’accesso all’acqua deve essere strumento di pace e cooperazione, diritto da assicurare a tutti”. La competenza, la dedizione, la tenacia e la propensione all’innovazione che contraddistinguono i Cavalieri del Lavoro anche in questo campo, forniscono un tangibile contributo nella direzione di un utilizzo dell’acqua in una logica di equità intergenerazionale. È infatti ai giovani che bisogna volgere lo sguardo. Non solo per un elementare senso di responsabilità, ma perché è dalla loro energia, dai loro comportamenti e dalle loro iniziative che è possibile trarre la spinta necessaria ad attuare più rapidamente il nuovo modello di sviluppo e di crescita. Anche i giovani sono la ragione del mio ottimismo.