Un maxi-investimento che cuba zoo milioni di dollari in io anni per portare in Italia parte della sua della produzione di farmaci antitumorali di derivazione biotecnologica da esportare poi in tutto il mondo. A scornmettere sul farmaco made in Italy è Msd, la multinazionale americana leader nel settore farmaceutico con oltre 5o miliardi di fatturato l’anno a livello globale che conferma ed espande così il suo impegno e la sua presenza nel nostro Paese che risale addirittura al 1956. L’investimento si concretizzerà in un accordo di partnership perla produzione delle terapie oncologiche biotech con l’azienda italiana Bsp Pharmaceuticals, una delle più importanti realtà produttive conto terzi al mondo per i farmaci antitumorali che con i suoi stabilimenti di Latina esporta in oltre 8o Paesi il 100% dei suoi prodotti.
L’annuncio è arrivato ieri direttamente dai vertici delle due aziende durante un incontro al Mimit al quale hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e il ministro della Salute, Orazio Schillaci oltre al Chargé d’Affaires ad interim dell’ambasciata americana Shawn Crowley e al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Per il Governo rappresenta la prima, tangibile e concreta risposta da parte dell’industria al tavolo per il settore farmaceutico e biomedicale creato circa due mesi fa proprio dai ministri Urso e Schillaci. Che ieri durante una affollatta conferenza stampa hanno cominciato a delineare i prossimi passi a cui sta lavorando il Governo: «Insieme al ministro Schillaci, uno dei prossimi provvedimenti riguarderà le nuove tecnologie, le scienze della vita, intelligenza artificiale: daremo un riordino alle fondazioni, attive e che si stanno attivando, che dovranno colmare la lacuna esistente, creando una partnership privato-pubblica per sostenere la ricerca: penso alla Fondazione Enea Tech e al Polo scientifico di Siena», ha spiegato il ministro Urso (solo Enea biomedical tech ha in pancia 500 milioni da destinare agli incentivi per la farmaceutica).
Dal canto suo il ministro della Salute ha anticipato l’intenzione di prevedere la possibilità di includere nel rimborso all’interno del fondo per i farmaci innovativi che vale i miliardo «anche i medicinali a innovatività condizionata, cioè quelli da verificare dopo i8 mesL Questo – spiega Schillaci – andrebbe a favore di maggiori investimenti, a vantaggio di cittadini e pazienti. Verificheremo poi la possibilità di una revisione dei tetti di Urso: «Presto il riordino di Enea biomedical tech» Schillaci: «Rivedremo i tetti di spesa e il Fondo del farmaci innovativi» spesa diretta e convenzionata e stiamo lavorando anche sulla riforma dell’Agenzia italiana del farmaco». il governatore del Lazio Francesco Rocca che saluta il nuovo investimento in una Regione che è già leader nella manifattura farmaceutica promette «meno burocrazia e più infrastrutture per chi Investe». E celebra l’«Imprenditore coraggioso» Aldo Braca, presidente e Ceo dell’italiana Bsp Pharmaceuticals, che ha fondato nel 2006 rilevando con tutti i suoi cento dipendenti uno stabilimento di una farmaceutica che stava chiudendo facendola crescere con grandi iniezioni di tecnologia: oggi conta 1.200 dipendenti e un piano di investimenti da çoo milioni fino al 2030.
«È un privilegio per Bsp – spiega Braca – entrare a far parte di una partnership di lungo termine con Msd e aver siglato un accordo di valore così importante. La nostra azienda è stata creata per fornire tecnologie innovative alle grandi aziende farmaceutiche e biotech con focus sul trattamenti tumorali e immunoterapici». Con l’investimento di Msd si innescherà anche una maggiore occupazione (un centinaio di assunzioni) e un indotto da 5 milioni l’anno. Ieri oltre al chairman e ceo di Msd, Rob Davis (si veda Intervista qui sotto), c’era anche la presidente e ad di Msd Italia: «Questo investimento è la dimostrazione di come l’Italia sia un partner affidabile, riconosciuto anche a livello internazionale, per lo sviluppo di nuove opportunità legate al mondo della ricerca e dello sviluppo farmaceutico».
Articolo pubblicato l’1 giugno 2023 da “Il Sole 24 Ore”