Articolo pubblicato nella rivista n.1/2024 di Civiltà del Lavoro
Oltre trent’anni fa, partendo dai risultati della ricerca ottenuti insieme al mio team nel campo delle materie prime rinnovabili, ho iniziato il mio percorso nel campo della bioeconomia circolare. Integrando chimica e agricoltura, l’intenzione era di dimostrare che fosse possibile disaccoppiare lo sviluppo economico e sociale dall’uso delle risorse, imparando a “fare di più con meno”. Siamo così riusciti a trasformare un centro di ricerca in una piattaforma industriale con bioraffinerie “flagship”, in grado di utilizzare le materie prime rinnovabili e i bioprodotti come catalizzatori di un cambiamento culturale.
Novamont, Società Benefit certificata B Corp, leader internazionale nel settore delle bioplastiche e nello sviluppo di bioprodotti e biochemical, è il frutto di quell’ispirazione e del lavoro durissimo di tutte le nostre persone e delle realtà sempre più numerose che negli anni hanno sposato il nostro modello, in grado di connettere economia ed ecologia e che fa dell’innovazione continua e del forte impegno etico e ambientale i suoi capisaldi.
In un settore altamente interdisciplinare e in evoluzione dinamica su più fronti come quello della bioeconomia circolare, la formazione sistemica delle persone interne all’organizzazione e degli stakeholder è un elemento essenziale per mantenere e perfino aumentare la lungimiranza e allenare il pensiero alla complessità, per migliorare la capacità di innovare, facendo evolvere il modello stesso in modo adattivo, cavalcando il cambiamento e cogliendo nuove opportunità.
Per questo, dal 1996 ad oggi abbiamo attivato circa 500 corsi formativi, e per impegnarci ancora di più nel 2022, abbiamo voluto istituire un’Academy aziendale, le Officine Novamont, con l’obiettivo di dare vita ad un luogo di incontro, sia virtuale che fisico, dei valori aziendali, del know how e delle competenze distintive. Uno spazio dove la collaborazione e la creatività vengono considerati elementi di successo per l’azienda e dove la cultura del fare, in un momento di grandi incertezze, torna ad essere centrale per comprendere e affrontare le grandi sfide del presente.
Le Officine Novamont perseguono tre obiettivi fondamentali: la diffusione dei “valori e comportamenti Novamont”, nonché il rafforzamento dell’identità e della cultura d’impresa; la formazione mirata alla crescita delle competenze distintive tecniche e umanistiche delle persone; infine la realizzazione di progetti innovativi a valore condiviso con partner strategici per consolidare e arricchire il know how dell’azienda e allargarne i confini. Nel 2023 le Officine sono entrate nel vivo delle attività con 38 percorsi formativi erogati in lingua italiana e inglese a tutte le sedi del gruppo, sia da esperti interni che da docenti esterni. L’obiettivo principale è stato il consolidamento di quelle competenze e quei valori che contraddistinguono le persone di Novamont e che conferiscono al gruppo un posizionamento competitivo rispetto alle altre aziende sul mercato, e che riguardano in generale l’ecologia e la rigenerazione delle risorse, e in particolar modo i temi della biodegradazione, della standardizzazione e delle certificazioni nell’ambito della sostenibilità ambientale.
Sono stati poi sviluppati altri percorsi, con target differenziato, sui temi della digitalizzazione, delle competenze di ricerca e sviluppo e delle soft skill, in un’ottica non soltanto di rafforzamento delle conoscenze, ma anche di upskilling e aggiornamento per tenere il passo con un contesto dinamico e con l’aumento della complessità aziendale, nonché di crescita personale.
In parallelo allo sviluppo dell’attività di formazione interna, le Officine Novamont hanno cominciato a progettare i primi programmi destinati ad un target esterno. Presso la sede Novamont di Novara, è stata organizzata la Summer Schoo/ del progetto europeo Talent4BBI, Training Future Lead ers 4 the European Bio-Based lndustries, che si inserisce nell’ambito delle attività di innovazione e di cooperazione strategica che Novamont attiva a livello europeo. Il programma ha coinvolto dieci dottorandi dal profilo internazionale, che tra lezioni frontali, esercitazioni di gruppo e visite ai laboratori, hanno approfondito, guidati da docenti e tutor Novamont, il tema della bioeconomia circolare.
È stato inoltre attivato un percorso formativo sui temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale dedicato ai “Premium Partner Mater-Bi”, ovvero quei clienti diretti Novamont che hanno sottoscritto l’accordo per l’uso esclusivo della nostra bioplastica biodegradabile e compostabile Mater-Bi e che da sempre rappresentano un vero e proprio laboratorio, in cui perfezionare insieme i prodotti Novamont e testare nuove applicazioni in modo industriale e in cui il know how diventa immediatamente patrimonio comune.
Progettato in collaborazione con i Team Marketing e Commerciale, il percorso prevede il coinvolgimento dei rappresentanti delle aziende in diversi incontri formativi in aula associati a visite presso impianti. L’obiettivo è di creare e condividere una cultura e un linguaggio comune sui temi degli standard e dell’impatto ambientale e di condividere i nuovi strumenti per gestire e comunicare la sostenibilità anche in termini di certificazioni e di sistemi di rendicontazione ambientale. Il programma nel 2024 continuerà ad essere co-creato e adattato ai bisogni formativi dei partner.
Diceva Jonathan Swift che “la visione è l’arte di vedere ciò che è invisibile agli altri” e la visione lungimirante non è una dote innata, si coltiva con il duro lavoro di formazione continua, di approfondimento dei problemi e di sviluppo del senso di responsabilità. In Novamont, negli anni, abbiamo capito che professionalità e competenza nonché responsabilità verso gli altri non si improvvisano, e sono aspetti fondamentali di una società resiliente che va coltivata nutrita, formata.
Per questo, come azienda continueremo a fare la nostra parte, perché la sfida, ora più che mai, è quella di allargare lo sguardo, riconoscendo che ogni cosa è collegata, ricordando che in questo percorso di transizione, conoscenze scientifiche ed economico-umanistiche devono evolvere di pari passo per trovare un nuovo equilibrio tra sviluppo, uso delle risorse e riconnessione tra economia e società.
Catia Bastioli è stata nominata Cavaliere del Lavoro nel 2017. È amministratore delegato di Novamont SpA, leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di bioplastiche e biochemicals attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Prodotti a basso impatto ambientale, improntato a un modello di sviluppo basato sulla rigenerazione territoriale. Occupa più di 650 persone e detiene un portafoglio di circa 1. 400 tra brevetti e domande di brevetto