Quando Steven Spurrier inventò, nel 1976, il Judgement of Paris, la prima sfida tra vini californiani e francesi, il Cabernet Sauvignon di una semi sconosciuta (in Europa) cantina della Napa Valley vinse su tutti, anche sui blasonati di Bordeaux e Borgogna. Una rivoluzione. Ora quell’azienda, la Stag’s Leap Wine Cllars, passa in mani italiane. E stata acquistata da Marchesi Antinori, un pezzo della storia enoica italiana, con alla guida il presidente onorario Piero e al timone la figlia Albiera, la presidente. E un passo importante per il settore.
Dopo il successo dell’export (che sfiora gli 8 miliardi di euro) l’Italia parte alla conquista di avamposti di alta qualità nel mondo. Stag’s Leap, fondata nel 197o, produce circa 1,5 milioni di bottiglie e fattura circa 8o milioni di dollari. Dal 1973 il suo vino SVL è esposto come uno degli oggetti che hanno fatto l’America allo Smithsonian’s national Museum of American History.
Sedici anni fa il proprietario, Warren Winiarski, allora ottantenne, chiese a Piero Antinori di aiutarlo a garantire continuità e stile. Il marchese entrò con i115% . Ora l’aquisto totale (financial advisor Mediobanca). «Ci sono poche opportunità come questa nel corso di una vita — dice Antinori — sono orgoglioso di confermare la promessa fatta al mio amico Warren: preservare i valori di un’azienda così prestigiosa». «Siamo innamorati di questa cantina dal 2007 — dice Renzo Cotarella, ad di Antinori — ora è finalmente del nostro gruppo».
Articolo pubblicato il 10 maggio 2023 da Corriere della Sera