Civiltà del Lavoro, n. 6/2017
VITA ASSOCIATIVA CIVILTÀ DEL LAVORO IV • V - 2017 123 valorizzazione dei beni artistici e culturali, e consolide- remo il network delle numerose fondazioni dei colleghi Cavalieri del Lavoro, per favorire la massima sinergia tra i soggetti pubblici e privati nella tutela del nostro immen- so patrimonio, nel rafforzamento della nostra identità e nella valorizzazione del brand made in Italy”. Si inquadra in questo programma la collaborazione con l’Associazione Amici dei Lincei, la nostra Accademia na- zionale, fondata nel 1603 da Beniamino Cesi e di cui Ga- lileo Galilei fu tra i primi soci. “L’Accademia - ha detto il Cavaliere Umberto Quadrino, presidente dell’Associazione - raggruppa 360 soci, tra effettivi e supplenti, che rappre- sentano il meglio della nostro cultura scientifica e umani- stica. Dobbiamo favorire un dialogo non occasionale tra la Fondazione e l’Accademia per contribuire allo sviluppo economico e civile del Paese. A febbraio terremo un im- portante convegno sull’industria italiana nell’Unione eu- ropea, al quale parteciperanno personalità come Romano Prodi, il ministro dell’Economia Piercarlo Padoan e il mini- stro dello sviluppo Economico Carlo Calenda”. Per quel che riguarda la valorizzazione delle attività forma- tive del Collegio universitario Lamaro Pozzani, il presiden- te D’Amato ha citato la recente costituzione del Comitato Scientifico di cui fanno parte i professori Sebastiano Maf- fettone, Luigi Nicolais e Patrizio Bianchi, che ha il compi- to di elaborare percorsi di crescita del Collegio anche con una maggiore apertura verso l’estero. Già oggi sono state incrementate le attività di scambi in- ternazionali per i nostri studenti. Sono ospiti della struttu- ra quattro dottorandi stranieri, provenienti da Stati Uniti, Russia, Giordania e India, mentre sono allo studio scam- bi di docenti e studenti con altri Paesi. “Dobbiamo raffor- zare la leadership del Collegio tra le istituzioni formative universitarie - ha detto D’Amato - in un quadro di edu- cazione alla cittadinanza e alla responsabilità per contri- buire alla formazione di un ceto dirigente consapevole e impegnato”. In questo quadro va inserita la valorizzazione dell’Archivio storico della Federazione, fonte straordina- ria per la storia economica e industriale del nostro Paese: prossime tappe la digitalizzazione dell’archivio fotografico e la collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinema- tografia sul film industriale. Da ultimo il presidente D’Amato ha sottolineato la volon- tà di rafforzare gli strumenti di comunicazione della Fede- razione: un sito internet più snello e accessibile, la rivista “Civiltà del Lavoro” intesa non solo come strumento infor- mativo, ma anche come sostegno alle attività progettua- li della Federazione; il varo dei nuovi “Quaderni di Civiltà del Lavoro”, che in tre numeri l’anno avranno il compito di stimolare il dibattito sui grandi temi dello sviluppo e della globalizazzione e fornire documentazione sulle idee e le iniziative della Federazione. Prima della conclusione l’assemblea ha approvato all’una- nimità il bilancio 2016 della Federazione. • (p.m.)
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