Civiltà del Lavoro, n. 6/2017

CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2017 23 un’opera presuppone, infatti, uno studio culturale e stori- co. L’architetto deve avere una conoscenza molto ampia e nelle discipline più svariate: non solo normative e nemme- no solo ispirazione. Fra qualche anno cosa le piacerebbe fare? Vorrei aprire uno studio. So che dovrò faticare parecchio perché non c’è nessuno in famiglia di cui potrei prosegui- re l’attività e perché so che oggi è necessario fare espe- rienza all’estero. L’Italia è un paese ricchissimo di arte, ma non posso limitarmi alla conoscenza di una sola cultura, occorre guardare il mondo da più prospettive. Ho visitato per piacere vari paesi europei ed è stato utile, ora mi in- curiosisce l’Oriente. Ha un architetto di riferimento? Tra i contemporanei sicuramente Renzo Piano, benché non sia il mio architetto preferito. Tra quelli che ho studiato ap- prezzo Frank Lloyd Wright. Fortunatamente mia madre mi appoggia in questa passione e mi compra molti libri sull’ar- gomento. Tanti hobby e tanto sport, il suo curriculum è ricco di interessi. A quale passione non rinuncerà? Sicuramente la lettura perché mi piace e mi arricchisce e anche la musica. Per quanto riguarda lo sport, per il mo- mento sono in pausa. Ho praticato equitazione, facendo an- che delle gare, ma poi ho smesso per motivi di salute. Mi piace cucire, me lo insegnato mia nonna materna e mi ci sono dedicata fino al liceo. Poi con i vari impegni di studio ho smesso; quando ho occasione riprendo anche insieme a mia sorella minore. In generale mi piacciono le attività manuali e creative. Cosa ricorda della scuola? Sono stati anni un po’ contraddittori e non sempre piace- volissimi, ho faticato tanto ma alla fine ho imparato che al- la fatica segue sempre la soddisfazione. Non mi sono mai pentita di aver scelto il liceo, che mi ha dato una cultura ampia e completa. Tre aggettivi per descriversi. Testarda, lunatica e ambiziosa. Un sogno nel cassetto? Viaggiare, vorrei arrivare a visitare tutti i paesi del mondo. Greta Cavallaro LO SPAZIO MI AFFASCINA E VOGLIO LAVORARE NEL CAMPO Ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino. Per- ché? Ho scelto ingegneria per- ché mi sono sempre piaciu- te le materie scientifiche. Per quanto riguarda l’indirizzo ae- rospaziale, è un campo di stu- di che mi affascina molto e vorrei progettare qualcosa che abbia attinenza con lo spa- zio. Non so se in futuro cambierò idea, ma per ora voglio provare. Per intenderci, non punto a diventare un’astronauta come Samantha Cristoforetti, ma lei resta in ogni caso un modello di riferimento, è un orgoglio italiano. Storie come quella di Cristoforetti o Anna Grassellino (fisica, originaria di Marsala, oggi alla guida del Fermi Lab di Chicago, ndr) dimostrano che per queste carriere spesso è necessario trasferirsi all’estero. Cosa ne pensa? Sono consapevole del fatto che studiando ingegneria ae- rospaziale ci possa essere la necessità di studiare o lavora- re all’estero. Non lo considero un problema e sarei dispo- sta a farlo, anche perché andare via non significa che non si possa un giorno tornare in Italia. Durante gli anni scolastici è stata in Portogallo… Si è trattato del programma “Erasmus Plus” e la ricordo co- me un’esperienza molto bella, che mi ha permesso di cre- scere. Studiavo inglese e con la scuola che ci ospitava fa- cevamo numerose attività. In generale mi sono confrontata con una cultura differente e l’essere lontano da casa, an- che se per poco tempo, mi ha aiutato a responsabilizzarmi. Nel suo curriculum scolastico ci sono anche tante Olim- piadi: biologia, astronomia, filosofia e giochi della ma- tematica. Sono state tutte delle belle esperienze, anche perché non c’era un vero e proprio clima di competizione. Le ho vissute piuttosto con l’obiettivo di puntare a migliorare me stessa. In generale ho un ricordo molto positivo degli anni scola- stici. Anni impegnativi perché mi sono dedicata allo studio, ma anche un periodo in cui ho potuto fare, grazie alla mia scuola, tante attività che mi hanno permesso di avere una formazione più ampia che, credo, mi sarà utile nella vita. >

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