Civiltà del Lavoro, n. 6/2017

CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2017 38 FOCUS In particolare musica e film rappresentano un linguaggio di carattere universale, ad elevata capacità comunicativa, uno strumento in grado di esercitare una rilevante funzio- ne di orientamento sociale, ma al tempo stesso fenome- ni di moda non esenti da ambigui significati, non sempre congruenti con le più alte finalità culturali. Da un punto strettamente economico gli incassi al bot- teghino si sono notevolmente incrementati negli ultimi anni, con un aumento di oltre il 20% fra 2014 e 2016. Il fatturato (fig. 7) vede per oltre la metà dei tre comparti i ricavi provenienti dal cinema (54%), seguito dal teatro (26%) e dalla musica (20%). Le tendenze recenti, tuttavia, fanno emergere un quadro tendenziale molto diversificato. Fig. 7 - Ripartizione del fatturato per spettacolo dal vivo e cinematografico 2016 26% Teatro 20% Musica 54% Cinema Fonte: elaborazione Rur su dati Siae, 2017 Le attività teatrali registrano una sostanziale stabilità di spettatori per effetto soprattutto di un leggero incremen- to della lirica che compensa la riduzione nelle frequenze delle “riviste e commedie musicali”. Complessivamente nel 2015 gli spettatori sono stati 22 milioni, praticamente un valore identico a quello del 2012: la lirica ha registrato una crescita del 13%, mentre la ri- vista un decremento del 19% (sempre rispetto al 2012). Significativa la crescita delle attività concertistiche pas- sate da 10,8 milioni di spettatori a 13,3 milioni (+ 24%) con un significativo balzo in avanti della musica leggera di +37,1%. Le attività concertistiche hanno visto aumen- tare anche il numero medio di spettatori, dato che segna- la un aumento del 15%. Quanto ai risultati economici, le attività teatrali presen- tano un valore degli incassi pari a 362 milioni di euro ri- spetto ai 344 milioni di euro delle attività concertistiche, che pure hanno registrato un numero di spettatori molto inferiore rispetto a quello del teatro. Inoltre, nell’ultimo triennio il teatro ha registrato una sostanziale stabilità di fatturato, mentre la musica ha visto cresce gli incassi da 235 milioni di euro a 344 milioni (fig. 8). Per quanto attiene la fruizione degli spettacoli cinemato- grafici stiamo assistendo negli ultimi anni a un vero revival del cinema non scalfito dalla pur rilevamente concorrenza delle diverse forme attraverso cui è ormai possibile veder un film come televisione, computer, siti web, tablet etc. Con la crisi gli spettatori si erano ridotti del 12% nel 2014 rispetto al 2011, ma nel 2016 non solo è stato riconqui-

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