Civiltà del Lavoro, n. 6/2017
75 CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2017 INTERVISTE Qual è stata l’ “invenzione” che ha dato la spinta ver- so la dimensione di azienda leader internazionale del- la robotica e della automazione? Certamente il robottino tagliaerba Ambrogio. Da una mia esigenza personale, ho realizzato un robot completamen- te autonomo in grado di gestire l’erba di qualsiasi giar- dino. Entrato sul mercato nel 2000 come prodotto unico e rivoluzionario, ha saputo guadagnarsi la fiducia di cen- tinaia di migliaia di utilizzatori in tutto il mondo grazie a una diffusa rete vendita internazionale. Oggi esistono sul mercato 16 modelli di Ambrogio, ognuno sviluppato con specifiche caratteristiche in grado di gestire qualsiasi ti- pologie di area verde con diversi gradi di grandezza e dif- ficoltà. I nuovi modelli sono dotati di un’alta tecnologia a bordo, che permette all’utente di connettersi e interagire con il proprio robot sempre e ovunque utilizzando un’ap- posita App. Dal prossimo anno lanceremo la Next Line, una nuova generazione di robot rasaerba modulare, fles- sibile e iperconnessa. Sono convinto che il miglioramento, l’evoluzione e il grado di innovazione tecnologica devono essere sempre al centro di un’impresa che desidera com- petere con un mercato sempre più difficile ed aggressivo. Grazie al continuo rinnovamento e innovazione anche su prodotti già affermati, siamo riusciti a trasformarci da piccola azienda provinciale a realtà industriale affermata con percentuali medie annue superiori al 10% negli ul- timi 15 anni. Che interazione ha con il mondo universitario la sua azienda? Che percentuale di “quote green” c’è nel- la sua azienda? Abbiamo collaborazioni soprattutto con le università to- scane di Siena e Firenze e con la Scuola Superiore S. An- na di Pisa. Siamo anche tra le aziende che partecipano attivamente a un progetto di formazione delle competen- ze trasversali - le cosiddette soft skill - con il Santa Chia- ra Lab dell’Università di Siena.Sosteniamo, inoltre, come sponsor il corso di laurea online in Ingegneria informa- tica del Politecnico di Milano gestito dal polo universita- rio aretino, un’iniziativa importante a favore dei giovani e del territorio. Grazie ai costanti rapporti, molti dei nostri giovani ingegneri ci sono stati segnalati dalle varie facol- tà di appartenenza. Siamo un’azienda giovane con oltre il 50% di millennials, ovvero giovani nati tra inizio anni ‘80 e metà ‘95, molti dei quali con un buon percorso forma- tivo tecnico-ingegneristico arricchito da un forte entusia- smo e da una spiccata creatività. • Industria 4.0 per lei era cominciata già trent’anni fa: quale la molla che l’ha spinta a fare il salto da tecni- co di laboratorio a imprenditore? La scelta di avviare una mia attività imprenditoriale è sta- ta dettata anche dal particolare contesto nel quale stavo vivendo: l’azienda per la quale lavoravo stava chiudendo assorbita da un colosso internazionale. La voglia di iniziare un mio percorso assumendomi tutti i rischi è stata di gran lunga superiore e più forte rispetto alla delusione della temporanea perdita di lavoro. E mi sono buttato in questa delicatissima avventura con gran- de entusiasmo e pieno di idee da realizzare. Tuttora conservo la passione e l’entusiasmo del passato per il mio lavoro da tecnico. Negli anni si sono aggiunti altri valori come la condivisio- ne di gioie e sacrifici con i miei collaboratori, oltre che un forte e crescente senso di responsabilità e una costante buona dose di coraggio. Come ha avuto l’idea di investire e cimentarsi nell’am- bito della sanità, che è tradizionalmente molto com- plesso in Italia? L’approccio con il mondo della sanità è avvenuto all’ini- zio della mia attività imprenditoriale grazie alla collabo- razione e partnership con l’azienda farmaceutica Mena- rini Diagnostics, primo gruppo farmaceutico italiano nel mondo, che ci ha permesso di entrare in un mondo deli- cato come quello dell’healthcare. Offriamo sistemi informatici integrati user friendly e com- pleti che rispondono alle esigenze gestionali, organizza- tive e tecniche di chi opera in ambito diagnostico come ospedali, case di cura, cliniche private e pubbliche, labo- ratori di analisi. Nel mondo della sanità siamo presenti anche con l’har- dware della divisione automazione, che realizza distribu- tori automatici e “armadi intelligenti” per la distribuzione di capi tessili ospedalieri. Questi distributori garantiscono 24 ore su 24, sette gior- ni la settimana, una tracciabilità completa del capo, con- sentendo alle strutture pubbliche e private evidenti van- taggi in termini di risparmio spazio, tempo, azzeramento degli sprechi, riduzione degli stock dei magazzini, gene- rando efficienza nella filiera produttiva e riducendo al mi- nimo l’impatto ambientale, oltre a garantire un monito- raggio costante.
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