Civiltà del Lavoro, n. 6/2017
81 CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2017 INTERVISTE quale non potrei mai rinunciare ed è l’opportunità di con- frontarmi sempre con nuovi progetti. Stiamo vivendo un’epoca piena di stimoli e ogni giorno dobbiamo reinventare noi stessi per essere pronti ad af- frontare sfide sempre diverse. Non ho mai amato la noia e il mio lavoro, per fortuna, me ne concede molto poca. È molto impegnata anche nelle attività sportive: co- me si divide tra famiglia, sport e impresa? Lo sport è un meraviglioso elisir di lunga vita. Offre la pos- sibilità di conoscere meglio il proprio fisico e aiuta ad af- frontare con decisione i problemi quotidiani. Certo, conciliare lavoro, famiglia e sport può sembrare un’impresa ardua ma, in realtà, ritengo sia possibile far- lo e anche conseguendo buoni risultati, seguendo poche semplice regole: intelligente programmazione del quoti- diano, disciplina mentale e fisica, forza di volontà e ap- proccio positivo alla vita. • L’altra sfida che ha “imposto” è stata coniugare tec- nologia e moda nelle produzioni: cosa l’ha indotta a questa scelta? Il rapporto tra moda e tecnologia ha comportato una ri- voluzione importante in ogni fase della produzione e del commercio tessile. Anzi, sono certa di potere affermare che il Gruppo Carvico sia stato uno dei capofila di questa “rivoluzione tecnologica tessile”, facendo entrare in ma- niera determinante l’alta tecnologia in azienda. Pronti a leggere e intuire quali siano le richieste del con- sumatore, cerchiamo di capire quali saranno le tendenze nel futuro prossimo venturo convogliando le nostre pro- duzioni il più vicino possibile alle richieste che il mercato verosimilmente ci farà. In questa ottica il nostro reparto di ricerca e sviluppo è costantemente intento a “inter- cettare” oggi quelle che saranno le richieste di domani. Cosa le piace particolarmente del suo lavoro? C’è un aspetto del mio lavoro che amo più di altri e al
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