Civiltà del Lavoro, n. 6/2017

INTERVISTE 83 Ricerca e sviluppo, un binomio spesso solo enunciato: quanto invece vi investe la vostra azienda? E che gra- do di collaborazione avete con il sistema universitario? La ricerca e sviluppo sono parte inscindibile del nostro pro- cesso produttivo che ci permettono di anticipare i trend tec- nologici per i nostri clienti, adattandoli alle loro esigenze. Il rapporto con l’università ci consente non solo di svilup- pare le nuove tecnologie, ma anche di inserire giovani preparati nella struttura aziendale. Le collabo- razioni principali sono con l’Università Liuc di Castellanza, il Politecni- co di Milano e Achen in Germania. Come si compete sul mercato internaziona- le e quali sono i vostri mercati di sbocco? Occupandoci di energia e aeronautica, dobbia- mo operare su mercati industriali all’avanguar- dia come Stati Uniti, Eu- ropa e Cina. In queste aree geografiche ope- riamo attraverso nostre società di sviluppo e assistenza, formate da personale locale che meglio interpreta le esigenze dell’u- tilizzatore finale. Nell’industria della meccanica cosa abbiamo da im- parare dai competitor internazionali e in cosa siamo imbattibili? Il mix di meccanica ed elettronica (meccatronica) è il com- parto in cui operiamo. L’elevato grado di flessibilità, unito al know how del processo produttivo del nostro cliente, rendono la nostra azienda unica, all’avanguardia sui mer- cati internazionali. • del vettore spaziale “Delta 4”, destinato al posizionamen- to in orbita di oltre 30 satelliti per le telecomunicazioni. Successivamente ripetemmo l’esperienza per Caterpillar – North Carolina (Usa), dove fornimmo il progetto dell’in- tera catena produttiva: il macchinario, i programmi di la- vorazioni dei pezzi e gli istruttori per due anni di assisten- za alla produzione. Oggi la fornitura di know how rappresenta una parte si- gnificativa del nostro business, oltre ad as- sicurarci una posizione di leadership al di so- pra della normale con- correnza. Grazie allo sviluppo del- la nostra competenza nella lavorazione del ti- tanio, negli anni Novan- ta costruimmo la prima macchina per la lavo- razione dei fan case del motore Rolls Roy- ce Trent per l’applica- zione su aerei a lun- go raggio (Airbus 380 e Boeing 787). La macchina, ma so- prattutto la tecnologia di lavoro, fu omologa- ta da Rolls Royce per la lavorazione delle strutture in titanio di questi grandi mo- tori aerei (4 metri di diametro). Verso la fine del 2010 Rolls Royce decise di dare in outsourcing la lavorazione e il montaggio delle strutture dell’intero motore e fu cosi che, associandoci al fornitore del materiale Forgital, fondammo la società Fly di Grigno, in provincia di Trento. Oggi la Fly, partecipata dalla famiglia, è titolare fino al 2025 della fornitura completa del case del BWX, motore dell’Airbus 350. Il settore di sbocco aeronautico rappre- senta attualmente il 60% del nostro fatturato. CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2017

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