Civiltà del Lavoro, n. 1/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2018 10 te, i principali aggregati della domanda interna risultano in crescita, con un incremento dello 0,1% dei consumi fi- nali nazionali e dell’1,7% degli investimenti fissi lordi. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito alla crescita del Pil per il 0,4% (+0,3 gli investimenti fissi lordi) e un apporto nullo sia dei consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private, sia della spesa della pub- blica amministrazione. La variazione delle scorte ha for- nito un contributo negativo (-0,4 punti percentuali), men- tre la domanda estera netta ha dato un apporto positivo (+0,3 punti percentuali). Tra i consumatori, tornano a prevalere per i prossimi do- dici mesi le aspettative di prezzi stabili o in diminuzione. L’indice di fiducia delle imprese rimane stabile su livel- li elevati, confermando il proseguimento delle tendenze espansive dell’economia nel breve periodo, mentre quello delle famiglie è rimasto sostanzialmente stabile. Per quan- to riguarda la disoccupazione, le prospettive per l’occupa- zione nei prossimi mesi si mantengono stabili. Nel quarto trimestre 2017, il tasso di posti vacanti desta- gionalizzato nel complesso delle attività economiche è all’1%, un livello elevato ma stabile rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi finali nazionali delle fami- glie hanno segnato un modesto incremento congiuntu- rale (+0,1%), con una intensità uguale sia per la spesa delle famiglie residenti sia per quella delle amministra- zioni pubbliche”. DEFICIT, DEBITO, AVANZO PRIMARIO E PRESSIONE FISCALE Nel 2017 il deficit pubblico è sceso all’1,9% del Pil, dal 2,5% del 2016. Il dato è inferiore alle previsioni del gover- no, che stimava il deficit-Pil al 2,1%. Il risultato del 2017 non include la contabilizzazione degli effetti delle “Dispo- sizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A.”: per definirli si attende la valutazione di Eurostat, richiesta CRESCITA ai massimi da dieci anni per l’economia italiana. Nel 2017, secondo i dati Istat diffusi il primo mar- zo scorso, il Pil è aumentato dell’1,5% toccando il livello più alto dal 2010 (quando era al +1,7%). Il dato è in li- nea con le previsioni del governo che aveva previsto un rialzo dell’1,5%. Nel 2017 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.716.238 milioni di euro, con un aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente. Dal lato della domanda interna, nel 2017 si è registrata, in termini di volume, una crescita dell’1,1% dei consumi finali e del 3,7% degli investimenti. La doman- da interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per l’ 1,5% (1,3 al lordo della variazione delle scorte) e la domanda estera netta per 0,2 punti. A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nell’industria in senso stretto (2,0%), nelle atti- vità dei servizi (1,5%) e nelle costruzioni (0,8%). Il valore aggiunto ha invece segnato un calo (-4,4%) nell’a- gricoltura, silvicoltura e pesca. Nel quarto trimestre 2017 il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% nei confronti del quarto trimestre 2016. Rispetto al trimestre preceden- L’ ECONOMIA MIGLIORA PIL SU, GIÙ DEFICIT E DEBITO Una fotografia dello stato di salute del Paese con gli ultimi dati su crescita e occupazione

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