Civiltà del Lavoro, n. 1/2018

INCHIESTA CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2018 30 attraverso Kazakhstan, Iran, Turchia, Pakistan, oltre che quel- li per Indocina, Bangladesh, India e Myanmar. Nelle mappe illustrate dallo Statuto ufficiale del marzo 2015 la “Belt”, la cintura terrestre, comprende quattro dei sei corridoi: il nuovo ponte Eurasiatico (New Eurasian Land Bridge), vale a dire il progetto di ampliamento dei colle- gamenti ferroviari tra l’Asia orientale e l’Europa, e tre cin- ture di collegamento: Cina, Mongolia e Russia; Cina, Asia Centrale e Asia Occidentale; Cina e la Penisola Indocinese. La “Road”, la Via della Seta marittima del XXI secolo (che ricalca le rotte dell’antica via marittima che ebbe il mas- simo splendore nel XVI secolo), punta a sua volta a crea- re un collegamento con l’Europa per mezzo di due corri- doi: Cina e Pakistan da un lato, e Bangladesh, Cina, India e Myanmar dall’altro. Dal tracciare linee su mappe si è passati intanto all’azione e si possono già citare esempi concreti di progetti avviati nel segno della Bri: l’acquisizione del Pireo da parte di Cosco; l’ampliamento del porto di Gwadar in Pakistan; la linea fer- roviaria Belgrado-Budapest; la Giacarta-Bandung; le centrali elettriche in Pakistan (Karot) e Indonesia; il potenziamento dei collegamenti ferroviari tra Europa e Cina, che andran- no ad ampliare le tratte già operative: Lodz-Chengdu, Dui- sburg-Chongqing, Madrid-Yiwu e Londra-Yiwu. Il volume delle merci che viaggiano attraverso questi col- legamenti aumenta di anno in anno: oggi si contano 39 li- nee di collegamento tra 15 città europee con 20 città cinesi. CHI FINANZIA IL PROGETTO Per dare concretezza al grande “Sogno” sono stati messi in campo due bracci finanziari: il Silk Road Fund e la Ban- ca asiatica di Sviluppo infrastrutturale (Asian Infrastructure Investment Bank, AiiB). Nato ufficialmente il 29 dicembre 2014, il Silk Road Fund ha un portafoglio di 40 miliardi di dollari e conta tra i suoi in- vestitori i nomi più importanti della finanza cinese: la State Administration of Foreign Exchange, il fondo sovrano (Chi- na Investment Corporation) e due delle maggiori banche, Export-Import Bank of China e China Development Bank. Proprio il numero uno della China Development Bank, Hu Huaibang, ha dichiarato nel corso dell’Asian Financial Fo- rum tenuto a Hong Kong il 16 e 17 dello scorso gennaio di destinare al progetto 250 miliardi di dollari, una cifra supe- riore al prodotto interno lordo combinato di Grecia e Fin- landia nel 2016. Huaibang ha precisato che solo nel 2017 la banca ha con- cesso 110 miliardi di dollari in finanziamenti per progetti COS’È È il progetto di punta della politica estera del Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping. Presentata nell’autunno del 2013, l’iniziativa si propone di favorire l’integrazione eurasiatica attraverso lo sviluppo di infrastrutture funzionali alla crescita dei mercati locali e all’incremento degli scambi commerciali. La Bri coinvolge ufficialmente 65 paesi (Cina compresa) nei quali si concentra quasi il 30% della ricchezza e più del 60% della popolazione mondiale. LA GOVERNANCE Nel 2015 il Presidente della Repubblica Popolare Cinese e Segretario del Partito Comunista Xi Jinping costituisce in seno al Partito un comitato speciale per l’implementazione della Belt and Road Initiative: l’“Advancing the development of the One Belt One Road Leading Group”, guidato da Zhang Gaoli, uno dei potenti sette membri del Comitato permanente del Politburo del partito. Il comitato speciale è composto da figure di spicco tra cui Yang Jiechi, il Consigliere di Stato architetto della politica estera di Pechino, Wang Huning, il teorico ufficiale del “Sogno Cinese” promosso dallo stesso Xi, Yang Jing Vice-premier, il più alto rappresentante delle minoranze etniche nel paese, e Wang Yang, altro vice premier, considerato uno dei campioni delle riformismo cinese. Il sistema burocratico dello Stato cinese è stato organizzato, per l’implementazione della Bri, in una catena di comando che dai vertici del Consiglio di Stato e dei ministeri (la Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, il ministero degli Esteri e il ministero del Commercio) passa ai governi locali e alle imprese di stato, in particolare, China State Construction Engeneering Corporation, China Communications Constructions Company e China CAMC Engeneering Co. Zhang Gaoli La Belt and Road Initiative

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