Civiltà del Lavoro, n. 1/2018

INCHIESTA CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2018 31 legati all’iniziativa. Il Fondo può contare su molti investito- ri stranieri ed è recente l’accordo per una quota del 5% di Autostrade per l’Italia. Come si legge sul sito del Fondo, l’o- biettivo è “assicurare la stabilità finanziaria a medio e lungo termine e ritorni ragionevoli sugli investimenti”. A dare manforte al Fondo nel 2016 nasce la Banca Asiatica di Sviluppo Infrastrutturale (AiiB), guidata da Jin Liqun, con un capitale di 100 miliardi di dollari. Si tratta della banca di sviluppo più grande al mondo, alla quale hanno già aderito 70 paesi, tra cui l’Italia con una quota del 2%. La British Chamber of Commerce stima che nei prossimi 10- 15 anni, per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla banca, serviranno investimenti richiesti pari a 3mila miliardi di euro. Jin Liqun, che ha preso parte a sua volta all’Asian Financial Forum di Hong Kong, ha dichiarato che la sua banca inten- de sostenere a sua volta il progetto della nuova Via della Seta, ma che “non intende operare in perdita”. Dichiarazioni dal sapore più politico che altro. Un po’ di ci- fre possono infatti aiutarci a restituire i margini economici in ballo e, nel caso fosse ancora necessario, a legittimare una potenza di fuoco finanziaria fuori dal comune. Secondo gli ultimi dati del ministero del Commercio sugli investimenti cinesi nei paesi che si stendono lungo l’anti- ca Via della Seta, nel primo trimestre 2017 si è raggiunta quota 2,95 miliardi di dollari, per un totale di 43 paesi rag- giunti (il 14,4% del totale degli investimenti delle imprese cinesi all’estero), in crescita rispetto al 9% dello stesso pe- riodo dello scorso anno. Dal 2013 a oggi, sono stati investiti dalla Cina oltre cinquanta miliardi di dollari nei paesi toccati dall’iniziativa di sviluppo infrastrutturale cinese e sono state create 56 aree di coo- perazione economica e commerciale che hanno generato 1,1 miliardi di dollari di ricavi fiscali e hanno contribuito a creare 200mila posti di lavoro a livello locale. UN ORGANISMO PER RISOLVERE LE CONTROVERSIE Investimenti poderosi, solida progettualità, ambizioni epo- cali, eppure soldi e buona volontà non possono nulla di fronte alla burocrazia. Connettere più di 65 paesi (più della metà della popolazio- ne mondiale) significa fare i conti con altrettante legisla- zioni e, com’è facile immaginare, i problemi sono dietro » Fonte: Commissario per l’Asse Ferroviario Torino- Lione I NODI DELLA RETE BRI

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