Civiltà del Lavoro, n. 1/2018
FOCUS CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2018 52 Con l’approvazione dei bilanci 2017, nelle prossime set- timane, viene attuato operativamente il decreto che obbliga le aziende di maggiori dimensioni a presen- tare, insieme al rendiconto finanziario, anche la rendi- contazione non finanziaria, in pratica il Bilancio socia- le che sinora è stato un impegno volontario di molte imprese. Che co- sa determinerà questa evolu- zione? La dichiarazione non finanziaria e il bilancio sociale sono documenti diversi, sebbene entrambi relati- vi a tematiche di “sostenibilità”. I bilanci socia- li in genere con- tengono, per lo più, una descri- zione degli ef- fetti dell’attivi- tà di impresa sul contesto sociale e ambientale di riferimento dell’impresa. La dichiarazione non finanziaria fornisce, con lo standard di rendicontazione scelto dalla società, il set di informazioni individuato dalla legge con riferimento a una serie di temi. L’elaborazione e la messa a disposizione del pubblico di informazioni così “standardizzate” è un passo fondamen- tale per la creazione di un sistema di incentivi di mercato e politici che ricompensino gli investimenti in efficienza realizzati dalle imprese e portino a un corretto impiego delle risorse. Sotto questo profilo, quindi, l’introduzione di un documento di informazione non finanziaria può favo- rire anche la crescita di domanda consapevole e offerta affidabile di strumenti di finanza sostenibile, ad esempio titoli di debito green. Quali aspetti dell’attività non finanziaria delle imprese dovran- no essere inse- riti nella ren- dicontazione: temi ambienta- li, benefit per i dipendenti, con- trollo sui forni- tori, iniziative per le comuni- tà locali, spon- sorizzazioni cul- turali o altre? La dichiarazione non finanziaria copre per macro aree e nella misura necessaria ad assicurare la compren- sione dell’attività d’impresa, del suo andamento dei ri- sultati e dell’impatto da essa prodotta, i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. Nell’ambito di queste macro aree, la legge individua un nucleo minimo di informazioni che vanno dettagliatamente rese (con riguardo, ad esempio, all’utilizzo di risorse ener- OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE Alla dichiarazione, che è obbligatoria per 250 imprese quotate, banche e assicurazioni di maggiori dimensioni, potranno volontariamente assoggettarsi anche imprese più piccole. Abbiamo fatto il punto sulle nuove disposizioni con la commissaria Consob, Anna Genovese La dichiarazione non finanziaria favorirà la domanda e l'offerta di strumenti di finanza sostenibile
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