Civiltà del Lavoro, n. 1/2018
CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2018 65 DOSSIER una riduzione del 26%. Questo trend positivo continuerà anche nel 2018 con le operazioni di cessione di portafo- gli crediti annunciate e l’accelerazione delle procedure di recupero da parte delle banche. Anche i flussi dei nuovi crediti deteriorati rallentano sen- sibilmente: in rapporto al totale dei finanziamenti scendo- no all’1,7% a fronte di un valore intorno al 4% nel 2015. La crisi finanziaria ha tuttavia prodotto l’inasprimento del- le regole di vigilanza in materia di requisiti minimi di ca- pitale per le banche, per cui oggi alle banche è chiesto dalle competenti autorità, a parità di condizioni, un ac- cantonamento di capitale per il rischio di credito molto superiore rispetto a quanto accadeva prima della crisi fi- nanziaria, iniziata nel 2008. Per le banche c’è, quindi, l’esigenza di gestire con ancor maggiore attenzione le proprie esposizioni creditizie attra- verso una ancor più attenta selezione dei soggetti finanziati e/o un migliore o più ampio impiego di strumenti di miti- gazione del rischio, coerenti con la disciplina di vigilanza. In questo senso, una corretta politica in favore dell’accesso al credito deve dunque considerare la necessità di raffor- zare la valenza economica delle garanzie per i creditori, in particolare attraverso il miglioramento dell’efficacia e della rapidità dell’azione di recupero. Si tratta di un tema di particolare rilievo per il nostro Pae- se dove, secondo il Rapporto Doing Business 2017, la du- rata delle procedure di recupero del credito per via giudi- ziale è più che doppia di quelle di Germania e Spagna e quasi tripla rispetto a Francia e Regno Unito. Per ridurre la distanza rispetto ai principali paesi europei la Repubblica italiana ha adottato una serie di provvedi- menti rilevanti proprio per favorire il recupero dei crediti attraverso l’escussione delle garanzie, che stanno inizian- do ad esplicare i loro effetti. » DOPO un lungo periodo di congiuntura economica par- ticolarmente debole, per l’Italia possiamo finalmente par- lare di ripresa. I principali indicatori economici concorde- mente indicano l’inversione di tendenza e, tra questi, in particolare il progressivo aumento degli investimenti privati a testimonianza della rinnovata fiducia delle imprese per il nostro Paese, che va oltre la positiva contingenza della politica monetaria espansiva della Banca centrale europea. La crescita dell’economia in Italia è sostenuta dalle ban- che. I prestiti a famiglie e imprese sono in crescita costan- temente da due anni. Con impegno le banche stanno ge- stendo la questione dei crediti inesigibili o difficilmente esigibili, conseguenti alla recessione. In un solo anno le sofferenze nette sono diminuite di oltre 20 miliardi, scendendo a 64,4 miliardi di euro, registrando NUOVE GARANZIE PER MIGLIORARE IL CREDITO di Antonio Patuelli, Presidente Abi L’accordo Abi-Confindustria favorirà l’uso dei due strumenti introdotti dal Governo
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