Civiltà del Lavoro, n. 1/2018
Mentre i risultati elettorali aprono una prevedibile fase di incertezza politica, l’Italia economica va meglio secondo tutti i parametri. Cresce di più (anche se non ha recuperato del tutto la perdita di Pil degli anni della crisi), migliora i dati di finanza pubblica ed è riuscita a ridurre persino il rapporto debito-Pil (sia pure solo dello 0,5%), vede aumentare l’occupazione, pur con un forte ricorso ai contratti a tempo determinato, registra record storici per quel che riguarda le esportazioni. Quale sarà l’impatto del nuovo quadro politico, dominato dai partiti populisti ed euroscettici, su questo andamento economico di costante sia pur lenta ripresa? È uno dei grandi quesiti della fase politica che si apre. Ne abbiamo parlato con l’economista Giorgio Barba Navaretti e pubblicchiamo le opinioni dei Cavalieri del Lavoro Marco Drago e Costanzo Jannotti Pecci. A conclusione, il contributo del professor Alberto Quadrio Curzio che tratteggia i possibili scenari dell’Unione europea, uscita dalla crisi economica ma alle prese con il risorgere dei nazionalismi e un crescente euroscetticismo FORUM PRIMO PIANO INCHIESTA
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