Civiltà del Lavoro, n. 2/2018

sociale, il lavoro – caratterizzano la nostra Costituzione e si inverano in essa, nonostante i suoi limiti, le sue lacu- ne, le inadempienze nella sua attuazione. Per questo – nel contesto attuale di disinteresse quando non di aggressione sempre più frequente, recente e reite- rata, più o meno implicita, alla Costituzione; di sua igno- ranza e disapplicazione sistematica – è giusto e dovero- so ricordare l’origine della Costituzione. Si devono ricordare il suo contenuto per sommi capi; gli autori e il modo con cui essa è stata scritta coralmente e nella sofferenza; il ruolo che la Costituzione, nonostan- te i suoi limiti, ha saputo svolgere nel mantenere libero e unito il nostro Paese nei difficili settanta anni trascorsi dal 1° gennaio 1948. Non è soltanto un ricordo, è in realtà un invito e un au- gurio a chi ci seguirà, di saper continuare a far vivere e mantenere attuale quella Costituzione almeno per i pros- simi settanta anni. È un invito a non tradurre questo impegno nell’immobi- lismo o al contrario in un progetto di ambiziose riforme organiche, destinate al fallimento se non a secondi fini (addirittura come quello di banalizzare e di svuotare la Costituzione dall’interno); ma a tradurlo in alcuni inter- venti mirati e responsabili che raccolgano e sviluppino gli spunti positivi, anche se non molti, maturati nel dialogo e da ultimo nel confronto-scontro sulla riforma. Per adempiere a quell’impegno occorre rileggere la Co- stituzione, prima di riscriverla. E occorre chiedersi se e quanto essa è stata attuata, pri- ma di chiedersi quanto essa sia ancora attuale in un con- testo molto diverso da quello in cui nacque (si pensi alla globalizzazione, al contesto europeo e non più soltanto nazionale, all’evoluzione delle migrazioni). È un contesto nel quale i princìpi fondamentali – di egua- glianza, di diversità, di solidarietà, di libertà – devono es- sere adeguati alla nuova realtà, ma rimangono nella so- stanza immutati e sempre validi. Fondazione Benetton, Miur e Mibact insieme per promuovere l’articolo 9 della Costituzione Contribuire allo sviluppo del pensiero critico e consape- vole dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, a co- minciare dalla sensibilizzazione delle giovani genera- zioni alla conoscenza e alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e scientifico italiano e ai principi dell’impegno e della responsabilità personale nei confronti del “bene comune”. Questo è stato l’obiettivo del progetto “Articolo 9 del- la Costituzione”, promosso dalla Fondazione Benetton Studi e Ricerche, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Uni- versità e della Ricerca e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. “La Fondazione Benetton – spiega Gilberto Benetton, vi- cepresidente della Fondazione Benetton Studi e Ricerche e Cavaliere del Lavoro – fin dalla sua nascita nel 1987 crede nell’importanza dello studio, della formazione, della partecipazione attiva dei cittadini per la crescita collettiva e per la tutela e lo sviluppo del paesaggio e del patrimonio storico e artistico. Per questo, dal 2012, ha deciso di investire energie e risorse in un progetto ispirato all’articolo 9 della Costituzione italiana, che su quei principi si fonda, realizzato grazie a una compar- tecipazione fra pubblico e privato. La proficua e consolidata collaborazione con i Ministeri dell’Istruzione e dei Beni Culturali ha consentito di va- lorizzare le rispettive competenze, ottenendo risultati di grande valore e di soddisfazione per tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa”. Al progetto, sviluppato nel corso di cinque edizioni, dal 2012 al 2017, hanno partecipato oltre 60mila studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie, delle scuole europee e delle scuole italiane all’estero. Partendo dall’affermazione costitutiva contenuta nell’arti- colo 9 “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, l’iniziativa ha contribuito a sostenere un percorso educativo mul- tidisciplinare a sostegno dell’insegnamento di “Cittadi- nanza e Costituzione”, disciplina nella quale è confluita l’educazione civica e che ha l’obiettivo di sviluppare ne- gli studenti, dalle primarie alle superiori, competenze e comportamenti di “cittadinanza attiva” ispirati ai va- lori della responsabilità, legalità, partecipazione e soli- darietà. La formula del progetto, articolata in una fase didattica e in una concorsuale, ha unito l’apprendimen- Un modo diverso di fare scuola

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