Civiltà del Lavoro, n. 2/2018
CIVILTÀ DEL LAVORO II - 2018 24 INCHIESTA Numeri che fanno finalmente sorridere il sistema Italia e che si devono in grandissima parte al piano Industria 4.0 presentato dal governo a fine 2016. Elaborato per il perio- do 2017-2020, il “pacchetto Calenda” ha avuto l’ambizione di definire sia direttrici chiave (sostegno agli investimenti innovativi e alla diffusione di competenze digitali), sia di- rettrici di accompagnamento (assicurare lo sviluppo di infra- strutture abilitanti) in modo da delineare un quadro norma- tivo di supporto alla trasformazione digitale delle fabbriche. Superammortamento e iperammortamento sugli investi- menti, nuova legge Sabatini e credito d’imposta al 40% per tutte le attività di formazione in materia 4.0 effettua- te dalle imprese sono state e, insieme ai nascenti Compe- tence Center, a maggior ragione promettono di essere un toccasana per l’industria italiana. Sull’impatto che la rivoluzione in corso sta avendo in modo specifico sull’offerta italiana di macchinari 4.0 ha condotto un’indagine la Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpao- lo con un triplice obiettivo: mappare l’offerta italiana in ter- mini di capacità di produrre macchinari interconnessi; risali- re ai canali che hanno favorito l’introduzione di tecnologia nei beni offerti al mercato (centri di ricerca interni, intera- zione con università, fornitori e clienti); individuare nuove aree e nuovi modelli di business (oltre alla vendita l’affit- to, lo sviluppo e il potenziamento di servizi post-vendita). CAPACITÀ DI PRODUZIONE, MEGLIO LE GRANDI IMPRESE Condotto attraverso 363 questionari, il rapporto di Intesa Sanpaolo si è concentrato nel settore della meccanica stru- mentale, incrociando dimensione geografica e stazza azien- dale con l’offerta di beni interconnessi. In generale il 62% del campione produce beni incentivabili, percentuale che non si modifica in modo apprezzabile nella varie fasce di fatturato studiate. Il quadro cambia decisamente invece per i beni “connessi”, quelli che dispongono delle caratteristiche utili per accedere all’iperammortamento accessibile ai beni LA ROBOTICA cambia il panorama della produzione industriale e, tra i settori, quello che più di tutti sta vivendo una trasformazione radicale è senz’altro il manifatturiero. A cominciare dall’Italia. Basti un dato: secondo l’associazio- ne dei costruttori italiani di macchine utensili (Ucimu) nel terzo trimestre del 2017 il portafoglio ordini delle imprese che producono macchine “autonome” è cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 68,2%. Una crescita straordinaria che mostra come e quanto si sia dif- fusa la consapevolezza di come ormai competitività e au- tomazione stiano diventando dei sinonimi. Il settore delle macchine utensili, sempre secondo le previ- sioni di Ucimu, crescerà nel 2018 fino a toccare i 6,5 miliar- di di euro di produzione per un aumento di oltre sei punti percentuali rispetto al dato di quest’anno. Le esportazioni dovrebbero continuare a far registrare un segno positivo a 3,6 miliardi, mentre il consumo dovrebbe arrivare a 4,75 miliardi, in crescita dell’8,2%. MACCHINE “AUTONOME” VOLÀNO PER L’ECONOMIA I dati di un rapporto Intesa Sanpaolo sull’influenza della robotica sul manifatturiero
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