Civiltà del Lavoro, n. 2/2018
CIVILTÀ DEL LAVORO II- 2018 25 INCHIESTA 41 53 50 56 52 tra 1 e 3 >50 34 25 21 16 26 30-50 25 22 29 28 22 <30 tra 3 e 6 tra 6 e 12 tra 12 e 25 maggiore 25 connessi 4.0. La quota di queste realtà (posta a 100 la pla- tea che realizza beni incentivabili) è pari al 69%, con una percentuale superiore in particolare nel Nord-Ovest. In ogni caso è l’asse dimensionale la discriminante principale, con una quota che scende al 60%per le realtà fino a tre milio- ni di ricavi, percentuale che sale progressivamente per ar- rivare all’82%nelle imprese con oltre 25 milioni di vendite. Alle imprese intervistate è stato poi chiesto di valutare lo stato generale dell’offerta in Italia e all’estero. Oltreconfine, soprattutto in Germania, si stima che il 74%dei concorrenti offra macchinari 4.0, percentuale che invece scende al 62% per le aziende italiane, distanza decisamente trascurabile se guardiamo alle diverse tempistiche dei piani nazionali, con la Germania partita nel 2006, dieci anni prima dell’Italia. A proposito del posizionamento competitivo della mecca- nica italiana, lo studio mette in evidenza una significativa relazione tra la capacità a offrire beni interconnessi e di- mensioni aziendali. La capacità cresce all’aumentare della stazza delle imprese. I beni legati alla manifattura 4.0 ri- vestono un ruolo cruciale anche in termini di fatturato svi- luppato. La metà delle imprese realizza più del 50% del fatturato con macchinari 4.0, grazie anche a una propen- sione all’export buona e particolarmente alta tra le impre- se di grandi dimensioni. UNIVERSITÀ E IMPRESE, MATRIMONIO COMPLICATO “Per l’introduzione di tecnologia nei macchinari offerti, fon- damentali – si legge nel rapporto – si sono rilevati la pre- senza di un centro di ricerca e sviluppo interno alle azien- de. Ancora poco centrale invece il mondo universitario, che assume un certo rilievo (peraltro ancora insufficiente) tra le imprese più grandi”. Uguale a se stesso, ritorna sempre lo stesso problema di dialogo tra mondo della ricerca e mon- do delle imprese. Emerge l’importanza di misure a favore dello sviluppo e del potenziamento della ricerca e svilup- po interna e di interventi volti ad accrescere l’interazione tra imprese e università. Anche in questo senso il piano Industria 4.0 può fare tanto. Da un lato, infatti, la spinta agli investimenti 4.0 e alla pro- mozione di attività di formazione e aggiornamento perma- nente su temi legati alle nuove tecnologie (prevedendo un bonus fiscale per il “lavoro 4.0”), possono consentire alle aziende italiane di colmare il gap tecnologico che le carat- terizza rispetto ai competitor internazionali; dall’altro lato, la presenza in Italia di un settore della meccanica pronto a rispondere ai nuovi fabbisogni 4.0 di macchinari e impian- ti, consente di attivare un circolo virtuoso tra domanda e offerta, anche limitando i flussi di import. “Gli investimenti delle stesse imprese italiane della mec- canica – continua il rapporto – possono ricevere una doppia spinta dal piano Industria 4.0: oltre a trarre beneficio diretto dagli incentivi fiscali, potranno essere alimentati dal balzo degli ordini interni, con riflessi importanti sulla necessità di adeguare la capacità produttiva disponibile. Oltre alle evi- denze fin qui presentate, l’indagine mostra infatti che l’85% delle imprese intervistate ha dichiarato di avere program- mato investimenti nel 2017 per rispondere all’incremento di domanda di macchinari 4.0”. NUOVI MODELLI DI BUSINESS Se le macchine diventano intelligenti è perché imparano a leggere informazioni, ovvero la più importante delle materie prime del XXI secolo. Ed eccoci ai nuovi modelli di business che potrebbero essere favoriti dagli strumenti della nuova manifattura. “Già oggi, infatti, più della metà dei produttori italiani della meccanica dichiara di raccogliere dai macchi- nari dati utilizzati nell’area di ricerca e sviluppo aziendale; in prospettiva questa quota è destinata ad aumentare. Po- tranno inoltre essere significativamente potenziati i servizi offerti, dalla manutenzione all’utilizzo più diffuso di formu- le di affitto in funzione dell’utilizzo”. Si tratta di cambiamenti rilevanti che possono portare » Distribuzione delle imprese per classi dimensionali (in milioni di euro) in funzione della quota di fatturato realizzata con macchinari 4.0 (in percentuale delle imprese che producono macchinari 4.0) Nota: le classi di fatturato sono rappresentate in ordine crescente Fonte: Intesa Sanpaolo
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