Civiltà del Lavoro, n. 2/2018
Ricerca, tecnologia, produzione taylor made e struttura a vocazione internazionale. Sono le parole chiave del Gruppo Getra, campione del mady in Italy manifatturiero del settore elettrotecnico. Cinque aziende, due stabilimenti in Italia, due branch all’estero, trecento dipendenti in Italia e altrettanti mediamente impegnati nei cantieri attivi nelle quattro aree principali di mercato: Nord Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Sud America. Ecco la carta d’identità dell’azienda, in cui un dato spicca sugli altri. Quello del fatturato composto per oltre l’80 per cento da attività di export. “Ora la sfida – afferma il presidente del Gruppo, cavalier Marco Zigon - è tutta centrata sulla integrazione dei nostri fornitori in una supply chain di alto livello qualitativo e tecnologico. Un obiettivo che con la leva di Industria 4.0 diviene più perseguibile”. Ingegner Zigon, la sua azienda investe ogni anno in ricerca una quota di fatturato che va dal 2 al 4%. Quanta parte di questo impegno rientra nell’ambito della digitalizzazione 4.0? Il percorso di Getra sulla direttrice di Industria 4.0 è iniziato venti anni fa. Nel 2008 decidemmo di non delocalizzare le produzioni di serie che i nostri competitor stavano portando nei Paesi a basso costo di mano- dopera, investendo viceversa sulla innovazione di processo e di prodotto. Abbiamo così realizzato a Pignataro Maggiore uno stabilimento totalmente innovativo, che è ancor oggi una punta di diamante per la produzione europea dei trasformatori di distribuzione. L’ultimo piano di investimenti risale al biennio 2015-2016. A quanto ammonta? A circa 30 milioni di euro volti all’upgrade tecnologico, in particolare per lo stabilimento Getra Power di Mar- cianise, unità dedicata alla produzione dei trasformatori elettrici di grande potenza. Qui è stata realizzata, tra l’altro, una sala prove in grado di eseguire test sino a 3 milioni di volt: una struttura tecnologica unica in Italia e tra le prime in Europa. Qual è il vostro approccio alla rivoluzione 4.0? Non è limitato alla automazione o robotizzazione di processo, ma punta a una integrazione della filiera che sia assolutamente vicina alle nostre esigenze e soprattutto a quelle dei nostri clienti. Lo scopo è riuscire ad offrire un “prodotto-servizio” molto più taylor made del passato. Può spiegare più nel dettaglio il vostro progetto di fabbrica del futuro? Possiamo dire che nel 2016 abbiamo completato l’hardware della crescita in prospettiva. Ora dobbiamo intro- durre molto software nei nostri processi. Puntiamo ad ottenere un modello di interlocuzione strutturata con clienti e fornitori di ciascuna area aziendale: dall’ingegneria al service. Le tecnologie introdotte consentiranno tra l’altro di monitorare da remoto il corretto funzionamento dei nostri trasformatori installati nel mondo. Qual è invece la sua opinione sul piano nazionale Industria 4.0? Estremamente positiva su quanto hanno fatto is- tituzioni di governo e Confindustria. Ora si tratta di lavorare alla promozione dei Digital Innovation Hub, avendo fermo l’obiettivo della crescita com- petitiva dell’industria italiana sui mercati interna- zionali. Da qui passa il futuro di tutta la manifat- tura italiana, in uno scenario che sarà sempre più globale. www.getra.it Strada statale sannitica 265, km 28 81025 Marcianise (CE) - Italy GETRA: L’innovazione 4.0 Dalla fabbrica alla filiera Le aziende informano
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