Civiltà del Lavoro, n. 2/2018

FOCUS CIVILTÀ DEL LAVORO II - 2018 71 nanziamento dell’opera per “lotti costruttivi”, la fase de- cisionale è alle spalle. Dopo la Francia, ora anche l’Italia passa al piano operati- vo. Entro il 2019, stima Telt - Tunnel Euralpin Lyon Turin, il Promotore Pubblico responsabile della realizzazione e della gestione della sezione transfrontaliera della futura linea ferroviaria merci e passeggeri Torino-Lione, saran- no lanciati appalti per un valore complessivo di 5,5 mi- liardi di euro. STRUTTURA TECNICA DI MISSIONE E PROJECT REVIEW, UN NUOVO APPROCCIO ALLE GRANDI OPERE Per fare passi in avanti bisogna saper riconoscere gli er- rori commessi. La “Nuova Struttura Tecnica di Missione” creata dal ministro Graziano Delrio è stata una risposta a problemi cronici del sistema infrastrutturale italiano: di- scussioni e polemiche su quasi tutti i progetti, lunghissimi tempi di completamento, costi fuori controllo, manufatti non completati. Alla logica della vecchia “Legge Obietti- vo”, basata unicamente su grandi opere e processi deci- sionali poco condivisi (“Decidi, Annuncia, Difendi”), si è passati con il nuovo Codice degli appalti ((D.Lgs. n. 50 del 2016 e correttivo 2017) e con “Connettere l’Italia” a una nuova politica infrastrutturale plasmata su pianificazione strategica e valutazione ex ante dei costi e dei benefici dei singoli interventi. Così nel 2016 (“Allegato infrastrut- ture al Def”), il quadro programmatico relativo alle infra- strutture di interesse nazionale viene suddiviso in tre ca- tegorie: progetti invarianti, costituiti da opere in corso di realizzazione o comunque soggette ad obblighi giuridica- mente vincolanti, tali da farle ritenere ormai irreversibi- li; progetti in corso da sottoporre a revisione (project re- view); progetti che, come prevede il Codice degli appalti, sono stati giudicati utili, ma le cui scelte progettuali non risultano convincenti perché molto costose, impattanti sul territorio e quindi non pienamente giustificate. Come è noto, i risultati delle project review sono stati importanti in termini di impatto sulla spesa pubblica. Solo per stra- de e autostrade le project review completate hanno con- sentito di ottenere una riduzione di costo degli interven- ti e delle opere per oltre 25 miliardi su un costo iniziale previsto per le opere sottoposte di poco più di 36,6 mi- liardi: un risparmio del 68 per cento. Tra i “Progetti rivisti” c’è anche la tratta italiana della Torino-Lione. Il risultato è una riduzione del costo da 4,393 miliardi di euro a 1,910 miliardi per una complessa serie di interventi previsti in risposta ai mutati scenari dei traffici. EVOLUZIONE DEGLI SCENARI DI TRASPORTO “Si deve rilevare che le previsioni della Commissione eu- ropea hanno ampiamente sovrastimato il traffico mer- ci, perché non hanno saputo, come nella quasi generali- tà dei casi, prevedere l’intensità e la durata della crisi: è questo il principale motivo della sovrastima del traffico, molte volte, e giustamente, messa in evidenza in questi anni”. Su questo passaggio presente alla pagina 26 del »

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