Civiltà del Lavoro, n. 2/2018

FOCUS CIVILTÀ DEL LAVORO II - 2018 74 Dieci anni fa i treni non potevano avere sagoma contai- ner, non potevano essere lunghi e pesanti per attraver- sare dei viadotti. Oggi è invece fondamentale inserirsi nei grandi corridoi modali europei e l’asse ferroviario Torino-Lione è parte fondamentale del Corridoio europeo mediterraneo, uno dei nove corridoi prioritari della rete Ten-T (Trans-Europe- an Networks), nonché asse prioritario di connessione alla nuova Via della Seta (Silk Road), il più grande programma al mondo in termini di infrastrutture lanciato nell’autunno del 2013 da Xi Jinping con l’obiettivo di connettere in una rete transcontinentale Europa, Asia e Africa. In questo scenario il ruolo del Corridoio mediterraneo, e quindi della Torino-Lione, diventa centrale come asse prin- cipale di distribuzione in relazione con il Nord Africa, da un lato, e dall’altro con l’Ucraina e la Federazione Russa. “In Italia – segnalano i tecnici – il Corridoio, attraversa l’in- tera pianura Padana connettendo il sistema della portua- lità ligure (Savona, Genova) e della portualità adriatica, in particolare Trieste. Si tratta di un sistema al servizio del 18% della popola- zione europea e di regioni che rappresentano circa il 17% del Pil europeo. Risulta pertanto evidente la priorità strate- gica europea di eliminare il collo di bottiglia (bottleneck) costituito dalla tratta Torino-Lione”. Per render ancor meglio l’idea, nel workshop Foietta su- pera il concetto di “collo di bottiglia” e parla “anello man- cante” delle reti europee. Questo è l’asse Torino-Lione nello scenario del Corridoio mediterraneo, il “missing link” di un’infrastruttura che va al di là della sola dimensione binazionale di Italia e Francia. L’IMPATTO “INTERNO” DELLA TORINO-LIONE. IL RUOLO DI ORBASSANO Anello essenziale del Corridoio europeo mediterraneo, l’as- se ferroviario Torino-Lione dovrà svolgere un ruolo impor- tante anche nella rete ferroviaria nazionale. Il gruppo di lavoro dell’Osservatorio mette in evidenza tre punti circa l’impatto “interno” dell’opera. Ora, al di là delle indicazioni di dettaglio, quel che occorre mettere in evi- denza è l’opportunità di sfruttare l’asse ferroviario Torino- Lione come una sorta di catalizzatore di ammodernamenti, primo tra tutti l’integrazione modale di tutte le infrastrut- ture e i sistemi di trasporto (nave, ferro, strada, aereo) in modo da favorire il libero mercato e la libera concorrenza. “Occorre – scrivono gli esperti – sviluppare una policy sul traffico merci ferroviario adatta a gestire al meglio tutte le diverse opzioni e tipologie di traffico ferroviario (con- venzionale, intermodale) adattandosi alle possibili evo- luzioni della domanda e del mercato e verificando l’at- trattività dei nuovi sistemi e servizi nelle scelte modali, per realizzare gli obiettivi europei di trasferimento mo- dale previsti nel Libro Bianco del 2011 e fatti propri dalla programmazione nazionale”. I più recenti sviluppi progettuali dell’asse ferroviario si collocano per forza di cose all’interno di un contesto pro- grammatico nazionale in evoluzione. Nello specifico, il nodo di Torino si connette alla rete in di- rezione di Modane, Novara-Milano, Alessandria-Bologna/ Genova, e Savona. Su tutte queste tratte il trasporto ferro- viario merci e passeggeri dovrà avere requisiti prestazio- nali specifici. Così come dovranno essere pronti a rispon- dere ai nuovi scenari di traffico i centri logistici. È il caso, OPZIONI PROGETTUALI IN CORSO DI VERIFICA Interventi Società 1. Tratta nazionale. Adeguamento l.s. Bussoleno Avigliana. Verifica tecnica della capacità della tratta di gestire i flussi di circolazione previsti RFI 2. Tratta nazionale. Variante della “Collina Morenica” Lotto funzionale PP2011 n° 1; verifica della criticità della tratta di linea storica Avigliana - San Paolo a gestire i flussi di circolazione previsti e verifica della necessità di realizzare la variante RFI 3. Nodo di Torino; adeguamento e completamento . Verifica della capacità del nodo di gestire i flussi di traffico merci per l’attraversamento sulle direttrici San Paolo-Stura-Settimo T.se (NE) e San Paolo-Lingotto-Trofarello (SE) in sostituzione della nuova Gronda Merci di Torino RFI Fonte: Commissario di Governo per l'asse ferroviario Torino-Lione

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